Le migliori 6 barche da oceano per famiglie

Gli equipaggi familiari che navigano in oceano hanno precise esigenze riguardo a comfort, qualità marine, sicurezza e prestazioni. Al di là delle scelte soggettive il mercato nautico offre dei modelli di monoscafi e catamarani che più di altri soddisfano le famiglie di giramondo.

Le barche degli equipaggi familiari che navigano su e giù per gli oceani sono tante e diverse. Ci sono scafi grandi, lussuosi e superaccessoriati accanto a barche minuscole, semplici e spartane, cabinati avveniristici accanto a barche classiche, ci sono monoscafi, e sempre più catamarani. Per quanto riguarda lo scafo, la stragrande maggioranza delle barche, intorno all’80 per cento, è in vetroresina. I proprietari le considerano sicure e affidabili e sono quelle che meno necessitano di cure e di manutenzioni. Seguono, piuttosto distanziate (il 20 per cento), le barche di alluminio.  L’armo prevalente è con un solo albero, sloop per le dimensioni minori, cutter per le dimensioni più grandi, mentre i ketch, gli yawl, le golette e gli altri armamenti più azzardati stanno scomparendo. Per quanto riguarda infine le dimensioni, le barche che girano il mondo in genere si collocano tra i 12 e i 18 metri.

Ma qual’è la barca da oceano ideale per un equipaggio familiare? In questo articolo ne presentiamo sei, nuove e usate, che vantano un mix di comfort, qualità marine e prestazioni che potrebbero essere la scelta giusta.

Lagoon 450 F

Non sorprende che per molte famiglie il Lagoon 450 sia un catamarano che può soddisfare al meglio le loro esigenze di vita a bordo. È sicuramente uno dei migliori progetti in questa fascia di barche votate alla stabilità e al comfort in crociera e insieme al Fountaine Pajot 44 ha indubbiamente contribuito alla diffusione dei catamarani in tutto il mondo. Sono stati oltre 1.000 i modelli del Lagoon 450 costruiti dal 2010, anno del suo varo.

Firmato dai progettisti Van Peteghem & Lauriot Prevost, il Lagoon 450 F presenta l’eleganza elaborata tipica delle barche progettate da Lagoon-Bénéteau. Con i suoi 13,96 m di lunghezza il catamarano si contraddistingue per il flybridge attorno al quale è centrata l’intera struttura del ponte (la “F” del nome sta proprio per “flybridge”). Varie scalette incorporate direttamente nel pozzetto, a sinistra e a destra, permettono un facile accesso al ponte, alla postazione di guida, ai comandi del motore, agli strumenti di manovra e al quadrato. Completano la coperta ampi spazi prendisole, tavolo con sedute e una grande area a prua dove rilassarsi. Gli interni, eleganti e luminosi, offrono da quattro a sei cabine e quattro bagni, ideali per ospitare comodamente da otto a dodici persone. La barca possiede inoltre un serbatoio del carburante da 1.000 litri, un serbatoio dell’acqua da 800 litri e due propulsori da 57 cavalli.

Hanse 575

Disegnato dallo studio di Judel e Vrolijk, l’Hanse 575 è una barca di serie per la crociera pura con grandi possibilità di personalizzazione. Per gli interni si può scegliere fra diversi layout: da 3 cabine e 3 bagni a 5 cabine e 3 bagni, fino a uno con 4 cabine e 4 bagni. L’armatore può scegliere inoltre tra circa 1.200 combinazioni interne, tra tipi di legno per mobili e pagliolati, imbottiture e molto altro. Il cabinato ottimizzato anche per un equipaggio ridotto e presenta linee d’acqua, appendici e piano velico di 160 mq pensati per garantire buone prestazioni in ogni condizione e andatura: un fiocco auto virante e tutte le manovre rimandate a 4 winch vicini alle timonerie. Tutto a bordo è studiato per avere il massimo comfort di bordo: per esempio premendo un semplice tasto i due tavoli del pozzetto si trasformano in un’ampia area di 4,6 mq dove ci si può stendere per prendere il sole. Il ponte ha linee moderne che ampliano notevolmente lo spazio disponibile sottocoperta.

Lo scafo è laminato in resina di vinilestere, con linee eleganti e dai tagli della prua e della poppa quasi verticali con un bordo libero alto. Un’ultima soluzione interessante: il tender è alloggiato nel garage e può essere facilmente sceso in acqua con sistema di scorrimento elettrico integrato.

Jeanneau 54

Il Jeanneau 54 è una barca da crociera familiare ma con spazi, rifiniture, arredi che la spingono verso la categoria degli yacht di lusso. Firmato da Philippe Briand è armato con genoa rollabile e trinchetta volante autovirante e con le manovre elettriche organizzate in modo che anche un equipaggio ridotto la può condurre in sicurezza. Il pozzetto è molto ampio e contornato da due sedute profonde e larghe, ma è anche concepito affinché il timoniere abbia tutto a portata di mano. Al centro del pozzetto un grande tavolo con ante richiudibili incorpora la zattera di salvataggio che può essere trascinata in acqua senza necessità di sollevarla portandola fino allo specchio di poppa dove la seduta del timoniere che corre da un bordo all’altro può essere alzata. All’estrema poppa si apre una plancia concepita per creare uno spazio esclusivo a livello del mare una volta che ci si ferma in rada, con due chaise longue laterali per prendere il sole e una piattaforma dotata di scaletta per i bagni. In navigazione lo specchio di poppa chiuso fa scomparire tutto racchiudendolo al suo interno con un movimento frutto di una soluzione di alta ingegneria.

Gli interni offrono grande abitabilità con diverse configurazioni, sia per quanto riguarda le cabine, disponibili fino a 5, sia per quanto riguarda arredi, legni e tappezzerie.

Fountaine Pajot Helia 44

Concepito per la crociera pura, il Fountaine Pajot offre un ottimo compromesso tra qualità marine e soluzioni di comfort e vivibilità. La coperta si sviluppa su tre livelli, quello della parte superiore degli scafi che culmina a prua con la classica rete, quello più basso del pozzetto a poppa e sullo stesso piano di calpestio della deck house e quello del fly bridge su cui trovano posto un grande divano e un ampio prendisole. Grazie a un piano velico che può contare su di una grande randa square top e a una vela di prua dalle dimensioni ai vertici della categoria, questo catamarano riesce a muoversi a vela più velocemente di quanto facciano pensare le sue forme abbondanti. Inoltre la semplicità della gestione della navigazione a vela è eccellente in ogni condizione. Diverse le soluzioni che si fanno apprezzare sempre in coperta, come la semplice e funzionale gruetta per il tender, i capienti gavoni di prua e la pulizia delle manovre. Buona la qualità degli acciai e di tutto il rigging, nonché dei pulpiti e delle basi dei candelieri.

Negli interni ci sono quattro grandi cabine doppie con altrettante toilette private capaci di ospitare nelle cabine fino a otto persone in un comfort pressoché totale. Molto eleganti e luminosi, tutti gli ambienti hanno uno stile caratterizzato da superfici piane articolate a creare ampi volumi di stivaggio suddivisi in numerosi stipi e stipetti.

Bénéteau Oceanis 46.1

L’Oceanis 46.1 è un cabinato a vela che offre un raro equilibrio tra eleganza, soluzioni intelligenti, comfort e prestazioni. Rappresenta un superbo miglioramento del best seller Oceanis 45 che ha avuto molto successo in tutto il mondo ed è stato premiato nel 2012 con il titolo di “European Yacht of the Year” nella categoria Family Cruiser. Lo scafo nasce da un disegno di Finot-Conq, utilizzando la stessa apprezzatissima forma a tulipano del 51.1 che si allarga a prua nell’opera morta, aumentando incredibilmente lo spazio interno senza però alterare le linee d’acqua dell’opera viva e quindi le prestazioni a vela. Fedele alla reputazione delle barche Oceanis, è un piacere viverci a bordo, grazie a una vasta scelta di arredi.

Il ponte è stato pensato per godere di un pozzetto molto più grande rispetto ad altre barche sul mercato e gli spazi sono sapientemente distribuiti. Il grande tavolo del pozzetto è stato pensato per ospitare fino a otto persone e offre rifugio anche alla zattera di salvataggio. Le manovre vengono facilitate portando tutti i winch vicino al timone, creando un ampio spazio libero su entrambi i lati della tuga vicino alla porta di accesso, dove si trovano due eleganti lettini reclinabili con porta bevande, per il sole ed il relax. Equipaggiata di serie con randa avvolgibile all’interno dell’albero e di fiocco autovirante, tutte le drizze e le scotte sono riportate a due winch, presenti su entrambe le postazioni dei timoni. Il sistema di governo con doppia pala del timone, offre un maggiore controllo nella navigazione a vela. Sottocoperta ha layout da tre fino a cinque cabine e due o tre bagni.

Nautitech Open 46

Il Bavaria Nautitech 46 offre un bel mix di comfort, sicurezza e stabilità. È disponibile in due versioni: Open e Fly, rispettivamente a 3 o 4 cabine. Il layout strutturale si integra egregiamente con un assetto perfettamente calibrato e scafi snelli e robusti che garantiscono le massime prestazioni. Il ponte offre un solarium a prua e trampolini posizionati sul lato per rilassarsi e divertirsi. Il salone e la cucina si trovano nella parte frontale del ponte di coperta, offrendo così una prospettiva a 360°, con l’aiuto di ampie vetrate panoramiche. Il salone occupa una posizione più esterna. In questo modo il concetto aperto del salone si fonde perfettamente con la grande cabina a poppa, rendendo possibile il comando e la comunicazione con lo skipper dall’interno. Anche la zona pranzo e la zona relax sono protette da bimini rigidi e da teli rimovibili che possono servire da ulteriore protezione in condizioni climatiche sfavorevoli.

Completano il ponte boccaporti a filo, un musone di prua per l’ancora e il piantone di guida con un tracciatore Gps. L’armo velico comprende una randa quadrata, un fiocco autoportante e un gennaker sul bompresso. Questa barca è progettata per ridurre al minimo il peso dell’insieme, che a sua volta aumenta la velocità e le prestazioni complessive, combinate con la potenza di due motori diesel Volvo Penta da 40 CV, che possono offrire un’autonomia di diverse centinaia di miglia.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

3 Comments
  1. Buongiorno,
    trovo i vostri articoli molto interessanti, ma questo proprio non lo comprendo.
    Se stiamo parlando di barche per oceano, la prima cosa importante non sono gli ampi prendisole, ma la sicurezza durante almeno un forza 8.
    Quindi le doti di robustezza dell scafo, i sistemi di sicurezza, i rinforzi, la protezione della conduzione con cattivo tempo.
    Altra cosa è il materiale della barca, soprattutto se devo entrare in una laguna con barriera corallina.
    Senza entrare nel merito del budget, non sceglierei nessuna delle barche presentate.

    1. Buongiorno Marco, grazie innanzitutto dell’interesse e dell’apprezzamento per il nostro blog. Quanto al tuo commento nello specifico di questo articolo, sai bene quanto è molto difficile individuare una barca ideale per dedicarsi alle navigazioni oceaniche. Ogni diportista ha le proprie esigenze, il proprio approccio e le proprie abilità e sulla scia di tutto questo è propenso a scegliere un modello di yacht piuttosto che un altro. In realtà chi viaggia per il mondo incontra barche di ogni tipo e non sempre all’altezza dei propri obiettivi. Il budget a disposizione condiziona enormemente le scelte personali. In questo articolo ci siamo limitati a descrivere alcuni modelli proposti dalla cantieristica di serie che nascono per la crociera pura anche sulle lunghe distanze. Non sono forse le barche ideali a livello generale, ma certamente un ottimo punto di partenza per eventuali personalizzazioni e rifiniture. Tu non le sceglieresti in base alla tua esperienza ma in tanti lo fanno. I nostri articoli non hanno la presunzione di dettare tesi incontrovertibili, ma essere un valido spunto di riflessione e anche, perché no, di dibattito. Scrivici, se ne hai voglia, quale modello di barca sceglieresti tu e perché. Siamo sicuri che il tuo punto di vista può essere interessante anche per i nostri lettori. Grazie ancora e buon vento!

  2. Buongiorno David,
    ho letto questo articolo del 19/4/2020, e resto perplesso sull’attualità dello stesso, forse sarebbe stato utile aggiungere nel titolo ” Scegliere le migliori 6 barche usate da oceano per famiglie”, visto che molte sono fuori produzione e sostituite da nuovi modelli. Ad esempio, l’ultima Hanse 575 è stata costruita nel 2016 ed oggi il cantiere ha nel suo listino il 588. Stessa cosa dicasi per il Lagoon 450 F sostituito dal 46 e via discorrendo. Mi piacerebbe invece tu facessi un altro tipo di analisi e magari approfondissi in un prossimo articolo , e cioè sul rapporto qualità prezzo tra i cantieri da te valutati che producono barche in serie con un taglio decisamente industriale, ed i cantieri più artigianali. Il prezzo d’acquisto delle barche tra questi sta in un rapporto che può andare dal 1:2/1:3 ed anche oltre. A parte un discorso di “economia di scala” che inevitabilmente tagli i costi di produzione, ma la loro qualità intrinseca, è cosi sostanziale da giustificare il gap?
    Grazie per la tua attenzione
    Antonello

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