Per capire quanto nella nautica ci sia sempre più bisogno di donne, della loro energia, della loro forza espressiva, del loro tocco gentile, basta osservare il lavoro svolto dalla interior designer Patricia Urquiola a bordo del nuovo Sanlorenzo SD96 presentato lo scorso 29 maggio alla Triennale di Milano, tempio del design.
L’SD96 è l’entry level della storica linea di yacht semidislocanti di Sanlorenzo, un modello di 28 metri di lunghezza che sostituirà l’SD92, prodotto di successo del cantiere ligure-toscano varato nel 2007 con ben 27 unità vendute. Per rispettare l’eredità storica e l’immagine consolidata di questo modello, il progetto delle linee esterne dello yacht è stata affidata allo studio Zuccon International Project. Per proseguire invece un percorso più aperto a nuove forme e visioni di design che pure caratterizzano il cantiere, Sanlorenzo ha affidato invece a Patricia Urquiola il progetto di interior del nuovo yacht SD96.
Patricia, designer sensibile, ironica e poetica
“Ho scelto Patricia perché volevo inserire nell’universo dei linguaggi di Sanlorenzo un apporto d’interior più femminile, fino ad ora estraneo al mondo della nautica – spiega Massimo Perotti, Chairman Sanlorenzo – e lei è oggi la donna più corteggiata dall’industria del design mondiale per la capacità di coniugare bellezza e comfort. Sempre con un tocco di ironia e una sensibilità quasi poetica, fatta di amore per ciò che è glocal e un grande rispetto per il lavoro manuale, quello degli artigiani”.
Di origine spagnola, ma laureatasi a Milano con il mitico Achille Castiglioni e affinatasi con Vico Magistretti da De Padova, Patricia Urquiola è la regina incontrastata del design e dell’arredamento Made in Italy che con questo progetto si misura per la prima volta con l’interior design nautico e lo fa con la sua innegabile firma.
La parola d’ordine per gli interni è flessibilità
Tra i punti di forza della sua visione degli spazi interni del SD96 emerge la trasformabilità per una barca capace di evolversi ed adattarsi continuamente alle esigenze di chi la vive. Interni fluidi, flessibili, capaci di combinare un approccio minimalista con un mix di materiali selezionatissimi che richiamano il mare. Tutto cambia e si trasforma: il soggiorno del main deck può ospitare a sorpresa un tavolo da pranzo per dieci persone, la sky lounge può aprirsi completamente all’esterno e funzionare a seconda della disposizione degli arredi da salotto, area pranzo, cinema, l’ambiente conviviale del lower deck può essere protetto da pannelli scorrevoli e diventare una cabina vip con bagno.
“Con l’SD96 ho voluto eliminare quasi del tutto le barriere tra interno e esterno – racconta la designer – gli ambienti interni dello yacht sono sempre a contatto con il mare, abbiamo ridotto le costrizioni visive al minimo perché il mare diventasse protagonista assoluto. I materiali usati riportano sempre attraverso il colore o la forma al tema del movimento e dell’acqua. Un altro aspetto nuovo che abbiamo voluto introdurre è la continuità della pavimentazione tra indoor e outdoor, il pattern Biscuit del parquet indoor viene proposto anche in teak per l’outdoor, così da rendere sempre più sottili i confini degli spazi”.
Materiali contemporanei e sapienza artigianale
Tutti gli arredi e i materiali utilizzati negli allestimenti, frutto di un sofisticato mix tra tecnica industriale e sapienza artigianale, rispecchiano il concept di flessibilità e di modularità che permea il progetto e sono stati realizzati ad hoc da aziende dell’eccellenza del design internazionale. Sensorialità e cura del dettaglio si rivelano nella boiserie di rovere cannettato, che rilegge in modo contemporaneo la tradizione del legno a bordo e nel contempo funziona da trait d’union di tutti gli ambienti, nel guscio di marmo extrasottile e di metal mesh che protegge la scala di collegamento ai deck, nell’acciaio bronzato della struttura portante della scala stessa, nelle superfici vetrate cannettate abbinate a specchi bronzati dei bagni.
Insomma gli interni dell’SD96 risultano caldi e accoglienti con un’impronta sofisticata, elegante e contemporanea. Il tocco magico di una donna brava e intelligente come Patricia Urquiola, capace con le sue visioni personali di reinterpretare in modo intenso e innovativo lo yachting.