Ogni anno sono molte le avarie al motore che rovinano le nostre crociere in barca. Ecco come evitarle imparando a conoscere meglio l’entrobordo, il suo funzionamento, le singole componenti e i punti critici. Presupposti fondamentali per assicurargli una manutenzione ordinaria efficace e a prova di brutte sorprese.
Il propulsore di bordo deve essere oggetto di cure e attenzioni da parte dei diportisti. Sono molti tuttavia gli armatori che non vantano un buon rapporto con l’entrobordo pur riconoscendo a questo apparato una grande importanza, non solo per le manovre in porto e in funzione di generatore, ma soprattutto per la sicurezza della navigazione. Oggi i cabinati moderni sono dotati di motori molto affidabili e bene installati, quindi meno soggetti ad avarie.
Ci sono in ogni caso una serie di inconvenienti comuni che possono interessare un motore diesel e a cui è bene sapere fare fronte, anche in navigazione. Ma soprattutto occorre conoscere i singoli componenti e il corretto funzionamento di questo prezioso compagno di bordo, come effettuarne la manutenzione ordinaria e quali sono i suoi punti critici.
Controlli ordinari come da manuale
Un armatore dovrebbe essere in grado di seguire tutte le manutenzioni elencate nel manuale dell’utente allegato al motore. È pertanto necessario prima di tutto studiare attentamente il manuale e soprattutto individuare sul motore la posizione dei vari componenti. Normalmente le operazioni di manutenzione ordinaria riportate dal manuale includono: il controllo dei livelli dell’olio del motore, dell’olio dell’invertitore, del liquido refrigerante e il loro eventuale rifornimento; la sostituzione dei filtri del gasolio, dell’aria, dell’olio; la verifica dello stato e l’eventuale sostituzione dello zinco, della girante, della pompa dell’acqua di mare e di tutte le cinghie diverse da quella di distribuzione (alternatore, pompa dell’acqua di mare, etc.); la pulizia del filtro acqua mare, il controllo e la sostituzione dei manicotti eventualmente usurati, la sostituzione dei fusibili eventualmente interrotti ossia bruciati, lo spurgo del circuito del combustibile.
Quando sostituire la girante?
Per la sostituzione della girante è opportuno attenersi a quanto scritto dal costruttore sul manuale di uso e manutenzione del motore. Se non specificato, sostituire la girante ogni 250 ore e verificare il suo stato ogni 100 ore o comunque due volte l’anno. Si consiglia inoltre una verifica anche dopo un lungo periodo di sosta o alla vigilia di una lunga crociera. In caso di rottura della girante, è assolutamente necessario trovare tutti i pezzi rotti della stessa, in modo da evitare eventuali occlusioni dell’impianto di raffreddamento.
Cinghie del motore. Quanta tensione?
Le cinghie, sia quella della pompa di raffreddamento che quella dell’alternatore per caricare le batterie, necessitano di cure essendo di gomma e continuamente soggette a frizione. A causare la loro usura può essere un allineamento non corretto, un allentamento o un’eccessiva tensione. Tra le parti di rispetto da conservare in barca è bene comunque che ci siano delle cinghie nuove della stessa misura di quelle utilizzate dal motore. Come si controlla la tensione? Le cinghie devono essere tesate in modo che applicando un carico di 7-8 kg, quello cioè che normalmente si può esercitare con la pressione di un dito, la loro flessione sia inferiore a 10 mm.
Controllo e sostituzione filtri
Il filtro di decantazione del gasolio deve essere di ottima qualità e possibilmente dotato di sensore per la segnalazione (tramite la spia sul quadro) di acqua nel combustibile. È consigliabile usare filtri che abbiano un grado di filtraggio tra i 30 e i 40 micron. Importante è anche controllare l’efficienza del filtro dell’olio motore che trattiene le impurità e i depositi di carbonio del lubrificante. La relativa cartuccia va cambiata a ogni sostituzione dell’olio oppure pulita accuratamente con benzina, se è del tipo riutilizzabile.
Il motore si spegne. Che fare?
Se il motore diesel della barca si spegne è bene procedere per gradi. Verificare innanzitutto che i parametri di funzionamento siano entro i limiti segnalati dalle spie di allarme sul quadro strumentazione. Un’eventuale spia accesa potrebbe segnalare problemi di surriscaldamento o bassa pressione olio. Se le spie sono spente, controllare tutto il circuito del combustibile come segue: verificare il livello del combustibile nel serbatoio, staccare il tubo dalla pompa alimentazione del carburante e controllare facendo girare il motore con il motorino di avviamento che fuoriesca gasolio dal tubo staccato. Se non dovesse arrivare gasolio, verificare che non vi siano occlusioni o perdite lungo il circuito del combustibile tra il motore e il serbatoio e eventuali aspirazioni di aria (controllo delle fascette di tenuta). Verificare anche l’eventuale intasamento del prefiltro separatore. Verificare infine un eventuale intasamento del filtro gasolio del motore.
Quali componenti sopra la linea di galleggiamento?
È importante installare il motore in maniera tale che non ci sia il rischio di un rientro di acqua di mare all’interno dello stesso. Quest’ultima provoca infatti nel giro di pochi giorni una corrosione ai cilindri tale da dover provvedere nel migliore dei casi a una rettifica o a una sostituzione degli stessi dovesse essa è possibile. È necessario quindi verificare che l’uscita dell’acqua di mare dal propulsore (ingresso del miscelatore) sia almeno 20 cm sopra la linea di galleggiamento. Se l’uscita dell’acqua è al di sotto di questo valore è indispensabile montare un antisifone nell’impianto di raffreddamento posizionato almeno 20 cm sopra la linea di galleggiamento. L’antisifone può essere montato tra la pompa dell’acqua e lo scambiatore di calore oppure tra lo scambiatore di calore e il miscelatore.
Ventilazione corretta nel vano motore
L’aria nel vano motore non deve essere messa a forza ma estratta tramite un aspiratore. Immettere a forza l’aria al suo interno può far sì che in caso di perdite di gas dal motore questi vengono spinti attraverso eventuali feritoie negli adiacenti locali della barca. È necessario quindi predisporre nel vano del propulsore un ingresso di aria fresca nella parte bassa e un’uscita nella parte alta per l’espulsione dell’aria calda. È in questa uscita che deve essere posizionato l’aspiratore.
Come utilizzare la valvola di decompressione?
La valvola di decompressione serve per agevolare la avviamento del motore soprattutto quando l’avviamento è di tipo manuale (a manovella). Il principio è valido anche per il resto del motore in quanto non si permetterebbe al pistone di comprimere l’aria nel cilindro. Usare comunque la valvola di decompressione per lo spegnimento solo in emergenza.
I segreti del cambio olio motore
Una corretta manutenzione del motore passa anche per il controllo periodico del livello dell’olio del propulsore. Come procedere? Si verifica a motore freddo e spento, quando l’olio è tutto raccolto nella coppa utilizzando l’apposita asta dotata di tacche che indicano il minimo e il massimo. Il rabbocco deve essere fatto sempre con lo stesso tipo di olio presente nel circuito. Dopo il rabbocco, per verificare il livello occorre attendere qualche minuto per dare modo al liquido di scendere. Vi accorgete che il vostro propulsore perde potenza e fuma? Probabilmente avete rabboccato l’olio oltre il massimo consentito. Un buon livello è in prossimità del massimo, ma non oltre altrimenti possono crearsi tali inconvenienti.
Il cambio dell’olio è un’operazione altrettanto semplice. La sostituzione va fatta a motore caldo per consentire al liquido di diventare più fluido e assicurare un completo ricambio. Utilizzare sempre olio della stessa marca e comunque della stessa qualità e viscosità. È consigliabile procedere al cambio dell’olio esausto a fine stagione. Le parti in movimento del motore rimangono ugualmente lubrificate. All’inizio della nuova stagione si procede quindi al rifornimento con olio nuovo. Ma quanto olio consuma un motore in buone condizioni? Un consumo di olio pari al 1 per cento del gasolio consumato è un valore da considerare normale.
Motore ai massimi regimi. Un errore?
Un buon utilizzo e manutenzione del motore assicurano un regime continuativo del 70-80 per cento della potenza massima dello stesso. In caso di necessità o altro si può fare girare il motore al massimo dei regimi per periodi prolungati purché questo si trovi nelle condizioni di funzionamento previsto dalla casa e precisamente che non soffra per carenza di raffreddamento o per sovraccarico causato per esempio da un’elica sovradimensionata.
a mio parere c’è un ulteriore problema che va considerato : dopo il periodo invernale durante il quale non si è usato il motore, nel serbatoio del gasolio si sono formate piccole alghe dovute al nuovo tipo di gasolio che dobbiamo usare. Sono alghe che una volta in mare ce le troviamo nei filtri.
A questo proposito sarei grato a chi ne sa di più nel ricevere un consiglio sul come preparare il serbatoio prima della messa a riposo invernale.
saluti e buona navigazione, Giorgio