Incidente al Sail GP: collassa l’ala rigida del cat neozelandese

In un video impressionante si vede l’ala rigida lunga 29 metri crollare all’improvviso sulla coperta del catamarano F50 del team neozelandese che partecipava al circuito Sail GP in scena a Saint Tropez. Illeso l’equipaggio.

Uno spettacolare incidente, per fortuna senza conseguenze per l’equipaggio, ha avuto per protagonista il catamarano F50 del team neozelandese durante il Sail GP che si è svolto lo scorso week end nelle acque di Saint Tropez, Francia. In pratica l’ala rigida alta 29 metri all’improvviso è collassata andando in pezzi e cadendo in acqua. L’incidente è stato ripreso in un video di uno spettatore che sta facendo giustamente il giro del mondo.

Sail GP

Immagini impressionanti, ma stanno tutti bene

Nel video si vedono i tronconi dell’ala rigida che ricadono sugli scafi nella zona dove è posizionato l’equipaggio. Nessuno incredibilmente ha riportato danni nonostante la scena inquietante. A bordo della barca erano presenti anche due fuoriclasse di Team New Zealand, Peter Burling e Blair Tuke, protagonisti di due America’s Cup vinte con i kiwi. Dalle immagini sembra che il crollo sia iniziato nel primo terzo basso dell’ala, il primo a cedere, causando poi a catena il cedimento di tutta la struttura.

La flotta di F50 in gara nel Sail Gp in quel momento stava regatando in condizioni di vento medio-leggero e mare calmo. Nulla di eccezionale, per questo ci si chiede quali siano le cause di un quello che sembra un cedimento strutturale dell’ala rigida così improvviso ed eclatante. Nel circuito di regate Sail GP, secondo il regolamento le ali rigide sono uguali per tutti i team. Una volta ricomposto quel che rimaneva dell’ala il team ha fatto ritorno alla base nautica dove nei prossimi giorni, tecnici e progettisti cercheranno di indagare su quanto accaduto.

Gli organizzatori sospendono l’uso dell’ala grande

L’ala di un F50 è composta da diversi elementi, aerodinamici fuori e meccanici all’interno, e offre un rendimento di gran lunga superiore a qualsiasi vela classica grazie alla sua bassa deformazione e ad un profilo perfettamente aerodinamico. Le parti rigide che compongono l’ala, ovvero una sorta di telaio interno non visibile quando questa è “issata” sugli F50, avrebbero potuto ferire gravemente un membro dell’equipaggio.

Per questa ragione il Sail GP ha deciso lo stop a quella di 29 metri, mentre nessun problema simile è stato riportato con quelle più piccole che vengono usate in condizioni di vento e mare più intense.

GUARDA IL VIDEO

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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