Il trimarano Lakota ha subito un assalto da parte dei pirati mentre si trovava al largo dello Yemen. Incolumi l’equipaggio e la barca scortati a Gibuti dalla fregata militare Bergamini.
I pirati del mare esistono e non fanno sconti a nessuno. Nemmeno ai grandi nomi della vela. È il caso del trimarano Lakota, un 60 piedi di classe Orma che sotto il nome di Pierre 1er al comando di Philippe Poupon vinse la Route du Rhum nel 1990 insieme a Florence Arthaud. Lo scorso 19 maggio il multiscafo è stato attaccato da pirati mentre si trovava al largo dello Yemen in rotta dalle Filippine al Mediterraneo.
Al momento dell’incidente l’equipaggio della barca era formato dall’ex armatore Philippe Brillault, un co-skipper e un marinaio. Insieme dovevano trasferire l’imbarcazione per consegnarla allo stesso navigatore Poupon che l’ha acquistata col proposito di partecipare alla Route du Rhum, in partenza il 6 novembre da Saint-Malo.
Decisivo il telefono satellitare per dare l’allarme
Pirati attaccano trimarano Lakota. Durante la normale navigazione nelle prime ore del mattino due motoscafi con uomini armati di kalashnikov e lanciagranate hanno raggiunton il trimarano Lakota. Sicuramente pirati che gli organi di polizia ritengono miliziani Houthi. L’equipaggio del multiscafo è riuscito a lanciare l’allarme con un telefono satellitare. La chiamata è stata indirizzata a Maurice Ugen, il routier della barca che ne stava monitorando la rotta e che si era reso conto di un’anomala deviazione verso la costa yemenita.
Ugen ha così immediatamente contattato il Maritime Information Cooperation and Awareness Center, impegnato nella sicurezza marittima internazionale. Il centro ha così dirottato sul luogo la fregata italiana Bergamini. Grazie alla scorta della nave, ammiraglia della missione Eunavfor Somalia-operazione Atalanta, e dei suoi elicotteri, la barca è riuscita a seminare gli inseguitori e a riparare a Gibuti, nonostante sul suo albero siano evidenti segni di colpi di arma da fuoco. Il trimarano Lakota sarà ora oggetto di un inventario per stimare i danni subiti prima di tornare in mare.