FD Switch: la nuova deriva foil tutta “made in Italy”

Da un’idea dei fratelli Gian e Stefano Ferrighi e di Luca Devoti, arriva FD Switch, una deriva che vuole rendere il concetto degli avveniristici foil il più accessibile a tutti i velisti.

Non importa con quale mezzo si va a vela, gli hydrofoil sembrano ormai alla portata di qualsiasi cosa tocchi l’acqua, dalle barche d’altura, ai trimarani oceanici, alle barche dell’America’s Cup, giù fino alle derive, ai windsurf, per non parlare del kitesurf. Il problema è che sono ancora piuttosto difficili da manovrare, tecnici e riservato ad esperti. Un trend che anche in Italia vuole essere ribaltato.

Merito della nuova deriva foil concepita dalla mente del vulcanico velista e specialista dei foil Luca Devoti, argento olimpico a Sydney 2000. Si chiamerà FD Switch e alla sua ideazione hanno partecipato anche i fratelli Gian e Stefano Ferrighi, due giovani progettisti che hanno da poco fondato un cantiere sul Garda dedicato alle costruzioni in composito, il Garda Carbon Lab.

FD Switch

La FD Switch si alza in volo già con 5 nodi

La FD Switch è una barca che ha l’ambizione di alzarsi in volo già con 5 nodi di vento per offrire anche a velisti che non sono specialisti del foil la meravigliosa sensazione di “volare” sull’acqua. Queste incredibili prestazioni sono possibili grazie a un sistema di regolazione del foil centrale e dei flap del timone, che avviene in modo automatico. Il sistema funziona infatti tramite l’utilizzo della meccatronica e di attuatori idraulici ideati dall’azienda Cariboni, specialista del settore.

Non ci saranno regolazioni da fare in tempo reale sui flap delle appendici, in questo modo anche chi non è uno specialista delle barche volanti riuscirà velocemente a navigare sui foil anche con un po’ di onda. La barca sarà veramente maneggevole: lunga 3,90 metri, peserà solo 30 chili e il suo albero, di circa 2,650 chilogrammi sarà smontabile in due pezzi per essere facilmente trasportato.

A metà tra un Moth e i Waszp

La FD Switch a livello di look ricorda i Moth e i Waszp, anche se con volumi ancora più affilati. Leggermente più lunga rispetto ai Moth, nelle intenzioni dei progettisti sarà però in grado di raggiungere velocità simili navigando anche oltre i 20 nodi. Come sempre nelle derive foil, che anche se piccole prevedono molta tecnologia a bordo, il costo è una nota dolente. Il prezzo al pubblico dell’FD Switch si dovrebbe aggirare intorno ai 19.000 euro + iva. In pratica un po’ più di un Waszp, ma decisamente meno rispetto a un Moth di nuova generazione.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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