Sempre più diportisti decidono di imbarcare un telefono satellitare a favore della sicurezza: questi dispositivi consentono infatti di effettuare una chiamata anche da chi naviga in zone lontane e isolate oppure in situazioni di emergenza. Ecco come funzionano e quali sono i principali operatori sul mercato.
Sempre più piccoli, potenti e versatili, i telefoni portatili satellitari sono dei dispositivi che usano la trasmissione via satellite per potere chiamare e ricevere anche nei luoghi più sperduti del mondo. Per dimensioni e facilità di utilizzo sono diventati ormai piuttosto diffusi tra chi naviga in zone lontane e isolate. Un interesse dovuto anche alla possibilità di abbinare a una conversazione telefonica altre funzioni, come per esempio inviare email, fax e accedere a servizi internet se collegati a un computer. Le comunicazioni satellitari infatti garantiscono le chiamate sempre, anche in situazioni di emergenza. Un enorme vantaggio in termini di sicurezza: nei luoghi o nelle condizioni in cui è assente il segnale, come in mare, le comunicazioni satellitari sono servizi preziosi. Inoltre i servizi satellitari sono spesso molto più convenienti dei profili Gsm in roaming all’estero, con tariffe certe e trasparenti, senza alcun costo di ricezione della chiamata.
Ogni modello di telefono satellitare è studiato per poter essere adoperato con uno specifico sistema di satelliti. Non tutti però offrono gli stessi servizi e le medesime coperture. Vediamo allora come funzionano e quali sono i principali operatori sul mercato.
Telefoni satellitari e cellulari: ecco le differenze
La differenza tra la tecnologia dei telefoni satellitari e quella dei telefoni cellulari sta, nei mezzi utilizzati per le telecomunicazioni: nel caso dei cellulari, lo scambio comunicativo è assicurato dalle celle terrestri (ripetitori di onde radio capaci di coprire un’area di pochi chilometri quadrati); i telefoni satellitari, come lascia intendere il nome stesso, basano il funzionamento su una rete di satelliti che orbitano a distanza variabile dalla superficie terrestre. Le comunicazioni via satellite, inoltre, garantiscono mediamente un maggior grado di sicurezza rispetto a quelle cellulari: tutte le chiamate sono cifrate, così da evitare possibili spioni digitali interessati ad ascoltare le nostre comunicazioni.
Per il resto, le differenze tra le due tecnologie vanno sempre più assottigliandosi: se fino a qualche anno fa un telefono satellitare ricordava, per forme e dimensioni, i telefoni cellulari dei primi Anni 90, oggi i cosiddetti “satphone” sono sempre più leggeri e piccoli.
Come funziona un telefono satellitare?
Affinché sia possibile effettuare chiamate o inviare messaggi con un telefono satellitare è necessario che il dispositivo sia in linea di vista (“line of sight” in inglese) con almeno uno dei satelliti che formano l’infrastruttura della rete di telecomunicazioni. Ciò vuol dire che tra telefono satellitare e almeno uno dei satelliti della costellazione non devono esserci ostacoli che impediscano il passaggio del segnale. I vari operatori telefonici attivi in questo settore adottano diverse tattiche e tecnologie per riuscire a raggiungere questo obiettivo. Tutte, però, possono essere racchiuse in due macrocategorie: le reti di telecomunicazioni basate su satelliti geostazionari e quelle basate su satelliti LEO (acronimo di Low Earth Orbit, orbita terrestre bassa).
Quando si effettua una chiamata con telefono satellitare, la richiesta sarà fatta rimbalzare tra i vari satelliti della rete di telecomunicazioni fino a raggiungere il destinatario; in caso si voglia contattare un numero di telefono non satellitare, la chiamata sarà indirizzata verso una base fissa a Terra e da lì instradata verso la rete telefonica locale.
Le costellazioni di satelliti geostazionari
I satelliti geostazionari, come suggerisce il nome, sono in grado di viaggiare con una velocità simile a quella di rotazione terrestre e sono fissi su un singolo punto della sfera terrestre. Situati a circa 36.0000 chilometri di distanza dalla superficie della Terra, riescono a coprire ampie fette di territorio con il loro segnale: un singolo satellite, ad esempio, può coprire l’intera regione del sudest asiatico, mentre con tre o quattro satelliti geostazionari si è in grado di coprire l’intera superficie terrestre.
Questa infrastruttura di telecomunicazioni, però, non è esente da problemi. Come accade anche con Internet via satellite, lo scambio di dati è affetto da lag (o ritardi comunicativi) causati dalla distanza che il segnale deve coprire. Un singolo pacchetto dati contente informazioni di qualunque genere deve compiere un viaggio di almeno 72.000 chilometri: 36.000 per coprire la distanza che separa il mittente della comunicazione dal satellite e altri 36.000 chilometri dal satellite verso il destinatario. I satelliti, inoltre, sono estremamente pesanti (circa 5 tonnellate di peso), costosi da realizzare e da lanciare in orbita
Inmarsat, il pioniere del settore
Il sistema satellitare Inmarsat è entrato in servizio nel 1979 ed è stato il pioniere del settore. Si compone di una rete di 11 satelliti posti a 36.000 chilometri in orbita geostazionaria, ovvero che ruotano insieme alla terra. Il fatto di essere fissi rispetto alla superficie del pianeta garantisce un’elevata stabilità dei collegamenti telefonici. Inmarsat copre praticamente tutto il mondo a esclusione delle zone polari. Recentemente ha lanciato il suo nuovo telefono satellitare: l’Isatphone 2. Si tratta di un telefono di nuova generazione, robusto, con una batteria dalla lunga durata e un tasto di emergenza e tracciamento. Con il nuovo Isatphone 2 è possibile ricevere chiamate anche quando l’antenna è chiusa, inoltre il nuovo dispaly Gorilla Glass evita spiacevoli graffi e la carcassa prodotta con standard di protezione IK04 & IP64 lo rendono ancora piú resistente a colpi, schizzi d’acqua e polvere.
Iridium, massima copertura
Il sistema satellitare Iridium risale al 1985 e garantisce la copertura completa di tutta la superficie terrestre. È l’unico ad offrirla tramite 66 canali che ruotano a bassa orbita a 780 chilometri intorno alla Terra. Questa relativa vicinanza consente collegamenti rapidi e affidabili con meno potenza: i relativi telefonini quindi hanno piccole dimensioni e antenne poco estese. Molto apprezzato tra gli ultimi modelli del brand il nuovo Iridium Extreme che vanta una tecnologia di ultima generazione nel campo della comunicazione via satellite. É l’unico telefono satellitare con protezione IP65 e durevolezza di grado militare (MIL-STD 810F) che lo rendono robusto e resistente a urti, polvere e getti d’acqua. Compatto ed intuitivo, offre maggiori funzioni che qualsiasi altro telefono presente nel mercato, tra cui: localizzazione tramite GPS e tracciabilitá on-line, tasto SOS, accessori per la connessione WI-FI, vivavoce integrato, due indirizzi di posta elettronica (SMS ed e-mail), segreteria telefonica per chiamate e messaggi di testo, schermo illuminato e indicatori di segnale, batteria e volume.
Thuraya, il consorzio inventato dagli emiri
Il consorzio Thuraya nasce nel 2000 su iniziativa di alcuni paesi arabi. Lo scopo era superare le difficoltà di creare una rete per i normali telefonini in un territorio ostile come quello desertico. Dispone di quattro satelliti che offrono oggi una copertura che include circa 160 Paesi, ovvero due terzi della Terra. Rinomata per essere la rete satellitare dalla copertura più affidabile, Thuraya propone diversi modelli di palmari telefonici, tutti di dimensioni particolarmente ridotte che funzionano anche con Sim card di altri operatori come Tim e Vodafone e alcuni modelli possono essere usati come semplice telefonini Gsm triband. La qualità eccellente e chiara della voce, le chiamate ininterrotte, oltre alla stabilità dell’azienda stessa, assicurano all’utilizzatore dei sistemi Thuraya un ottimo servizio.
Uno dei nuovi modelli in catalogo è il Thuraya X5-Touch. Si tratta del primo telefono satellitare e Gsm basato su sistema operativo Android nel settore delle comunicazioni satellitari, garantendo ai suoi utenti una grande flessibilità. Permette infatti di scaricare qualsiasi app. Dotato di schermo da 5.2″ full HD touchscreen con protezione Gorilla® glass, permette il Dual Mode (GSM e Satellitare), ha una doppia SIM, camera posteriore e frontale, antenna omnidirezionale e batteria dalla lunga durata. Utile anche il bottone SOS integrato.
Globestar, la navigazione satellitare made in Usa
Il sistema statunitense Globestar è tra i più grandi provider al mondo per servizi mobili e di dati e voci. Fondato nel 1991, il suo sistema si basa su una costellazione a bassa orbita (LEO) di satelliti con la semplice funzione di ripetitori radio “bent tipe”. Una rete di stazioni di terra (gateway) fornisce la connessione fra i 40 satelliti e la rete telefonica generale e Internet. Agli utenti vengono assegnati numeri telefonici basati sul piano di numerazione nel qual è posizionato il gateway. Per fornire il servizio agli utenti, il satellite deve avere in vista una stazione di terra (gateway), questo significa che alcune aree, benché sorvolate, non hanno gateway raggiungibili e risultano quindi fuori copertura. Ciononostante, la rete copre oltre 120 Paesi.
Tra i dispositivi in catalogo c’è il Globalstar GSP 1700, un telefono satellitare leggero e di piccole dimensioni. Il design ergonomico lo rende facile da maneggiare, anche in condizioni precarie di utilizzo, mentre la qualità della voce è eccellente. Il telefono consente comunicazioni voce, SMS e connettività dati in dial-up, la batteria ha una durata fino a 36 ore in stand-by ed è possibile visualizzare le proprie coordinate durante una chiamata. Globalstar GSP 1700 offre un’eccellente qualità del servizio voce e non necessita di SIM Card. Per effettuare una chiamata è necessario ruotare ed estrarre l’antenna.