I cirripedi che si attaccano alle superfici immerse della barca, compresi timone, derive e pale dell’elica, creano una serie di problemi che non riguardano solo l’estetica dello scafo. Ecco perché vanno rimossi il prima possibile.
Perché rimuovere i cirripedi dalle nostre barche. Chiunque abbia una barca deve prima o poi fare i conti con i cirripedi che si attaccano sotto alla carena, sulle appendici immerse e le eliche del motore. Si tratta di piccoli crostacei che secernono una sostanza collosa che con il tempo si indurisce come cemento quando si attaccano su uno scoglio, allo scafo di un’imbarcazione o a qualsiasi altra superficie. I cirripedi, il cui nome significa “dai piedi a forma di riccio” sono in genere attratti dai luoghi in cui c’è molto movimento. Quindi non sorprende che si attacchino al fondo delle imbarcazioni, ma anche a boe, banchine e persino ad altre creature marine, come per esempio tartarughe e balene.
Se tenete la vostra barca in acqua salata per un periodo sufficientemente lungo, ma a volte bastano anche pochi giorni, è molto probabile che i cirripedi inizino ad attaccarsi e a crescere sullo scafo. Bisogna assolutamente rimuoverli il prima possibile perché creano una serie di problemi.
Contro i cirripedi usare solo antivegetative non tossiche
Le incrostazioni sugli scafi dovute a cirripedi costituiscono un bel problema per la navigazione. Tradizionalmente gli armatori tentano di prevenire le incrostazioni dei cirripedi dipingendo gli scafi con vernici contenenti rame o stagno. Tuttavia queste vernici sono altamente tossiche e possono disperdersi in acqua, mettendo a repentaglio la vita marina. Il loro uso negli ultimi anni è stato quindi proibito in molti Paesi. Come alternative ci sono vernici antivegetative non tossiche, idrofile e idrofobe, che prevengono con successo le incrostazioni dei cirripedi.
Tali vernici funzionano non soltanto minimizzando l’adesione degli organismi, ma anche permettendo agli scafi in qualche modo di pulirsi da soli. Mentre la barca si sposta in acqua a una velocità di circa nodi, la turbolenza che si crea rimuove i cirripedi.
I cirripedi aumentano il consumo di carburante
Ma perché è necessario rimuovere i cirripedi dalla barca? È difficile da credere, ma questi piccoli parassiti antiestetici non si limitano a rendere brutta la vostra barca. Grandi colonie di cirripedi sullo scafo possono provocare un pesante attrito in acqua da parte dello scafo, con conseguente aumento del consumo di carburante.
Questo accade perché i cirripedi rendono più ruvida la superficie dello scafo dell’imbarcazione e la resistenza aerodinamica che si crea costringe il motore ad aumentare la potenza e il consumo di carburante. Naturalmente, un maggiore consumo di carburante significa una maggiore spesa, quindi questo è un motivo piuttosto valido per rimuovere i cirripedi dallo scafo dell’imbarcazione. È stato stimato, per esempio, che le incrostazioni possono creare, durante il movimento delle barche in acqua, turbolenze tali da incrementare il consumo di carburante anche del 30 per cento.
I cirripedi influiscono sulla velocità dell’elica
Con il peso e la resistenza che i cirripedi creano una volta che si attaccano alle superfici immerse dello scafo, anche l’elica dell’imbarcazione ne risentirà. Per cominciare, i cirripedi si attaccano sia alle eliche che allo scafo, disturbando la capacità dell’elica di ruotare come è stata progettata. I cirripedi disturbano il flusso dell’acqua sull’elica, che è progettata per tagliare l’acqua senza sforzo. Un’elica ricoperta di cirripedi influisce negativamente sulla velocità dell’imbarcazione, poiché il motore deve lavorare di più per spingere l’imbarcazione in avanti.
Questo può danneggiare non solo l’elica stessa, ma anche le parti che la tengono insieme. Le eliche sono efficaci al 100% solo quando sono prive di imperfezioni, quindi i cirripedi devono essere rimossi per proteggere lo scafo dell’imbarcazione e le sue eliche.
I cirripedi danneggiano le superfici dello scafo
Quando i cirripedi diventano più grandi e rimangono più a lungo, possono danneggiare la superficie dello scafo di un’imbarcazione, in particolare di uno scafo in legno. Non è tanto il fatto di essere attaccati allo scafo a causare il danno, quanto ciò che i cirripedi lasciano dietro di sé una volta rimossi. La rimozione dei cirripedi dallo scafo può infatti danneggiare la vernice e il gelcoat in fibra di vetro. Oltre ai danni alla vernice e alla vetroresina, i cirripedi lasciano anche macchie di calcio che intaccano lo strato superficiale dell’imbarcazione.
I cirripedi ostruiscono le prese a mare
Rimuovere i cirripedi dalle prese a mare. I motori delle imbarcazioni generalmente aspirano l’acqua in cui si trovano come sistema di raffreddamento e i cirripedi possono ostruire la presa a mare del motore. Qualsiasi ostruzione alla presa d’acqua del motore di un’imbarcazione può portare al surriscaldamento e influenzare altre parti del sistema di raffreddamento, come per esempio le giranti. Se l’imbarcazione è dotata di motori fuoribordo, si consiglia di tenere il motore inclinato verso l’alto per evitare che la crescita dei cirripedi possa interessare qualsiasi parte del motore.
Come tenere lontani i cirripedi dalla barca
Infine c’è il danno estetico. Che vi interessi o meno, l’attacco di cirripedi rovina l’aspetto della vostra barca e influisce negativamente anche sul suo valore di vendita. Se non rimuovete i cirripedi dalla vostra barca, darete l’impressione di averla trascurata, rendendo molto più difficile la vendita.
Per tenere la vostra imbarcazione lontana dai cirripedi il consiglio è di ispezionare e pulire regolarmente lo scafo per evitare che i cirripedi si formino o peggiorino. E in ogni caso pulire lo scafo della barca almeno una volta ogni 3 mesi. Per rimuovere i cirripedi si può utilizzare un’idropulitrice, un raschietto e un detergente per scafi biodegradabile.
Per rimuovere i cirripedi è importante inoltre rivestire l’opera viva con una vernice di fondo antivegetativa. Questa evita che i cirripedi vi si attacchino. Inoltre è bene tenere l’imbarcazione fuori dall’acqua quando non viene utilizzata, poiché i cirripedi hanno bisogno di umidità per sopravvivere.