Con la Fase 3 si apre finalmente la libera navigazione in acque italiane con la possibilità di spostarsi da una regione all’altra. Per il momento niente crociere all’estero e l’osservanza di alcune regole sanitarie a bordo sia per gli armatori che per chi noleggia.
Il momento tanto atteso finalmente è arrivato per i tanti diportisti italiani. Dopo questi mesi di lockdown per l’emergenza Coronavirus si può tornare liberamente a navigare in tutta Italia. Il via libera è segnato dalla cosiddetta Fase 3 con il decreto del Governo che sancisce la possibilità di spostarsi tra le regioni italiane. A partire da questa data dunque chiunque potrà raggiungere la propria barca ormeggiata in un porto fuori dai confini regionali, ma anche coloro che noleggiano imbarcazioni potranno raggiungere la base d’imbarco. Dopodiché si potrà navigare liberamente lungo le coste e le isole italiane.
Naturalmente il decreto governativo vale in tutto il Bel Paese e può essere derogato soltanto da qualche presidente regionale che potrebbe limitarlo o condizionarlo in qualche modo. Ad oggi, dopo il dietro front della regione Sardegna e il conseguente l’annullamento del cosiddetto “passaporto” sanitario” che avrebbe dovuto essere imposto a quanti volessero raggiungere l’isola, non si ha notizia di altre limitazioni regionali.
Si naviga solo lungo le coste italiane, non all’estero
L’unico vero limite alla navigazione dei diportisti italiani è quella di non valicare le acque extraterritoriali e andare all’estero. Fino a questo momento infatti non si hanno certezze sulla stipula di un accordo tra nazioni europee per la riapertura delle frontiere: la Croazia, per esempio esempio, ha riaperto i confini ma non all’Italia, almeno per il momento. Lo stesso vale per la Grecia a partire dal 15 giugno, anche qui gli italiani non possono entrare, ma dovrebbe trattarsi di una misura cautelativa destinata a svanire nelle prossime settimane.
Formazione equipaggi: ecco le regole
Per quanto riguarda la formazione degli equipaggi, la navigazione è aperta a tutti e si può dormire in barca, a patto di rispettare i limiti di carico massimo delle persone dichiarato per ogni imbarcazione. Inoltre, se a bordo salgono persone che non fanno parte del proprio nucleo familiare con le quali si è passato il lockdown, si deve sempre rispettare la distanza di sicurezza, ossia una persona per ogni metro lineare della barca, e indossare la mascherina quando si resta in ambiente chiuso.
Resta obbligatorio per chi gestisce la barca utilizzare gel e saponi igienizzanti con cui trattare per le superfici. Insomma con i propri familiari si può stare sereni mentre in caso si navighi con amici e parenti, questi devono dormire in cabine separate e va mantenuta la distanza di un metro tra persona e persona. Gli stessi amici o persone non familiari non devono essere sottoposti a misure sanitarie particolari prima di salire a bordo, ma occorre quanto meno avere rassicurazioni sul loro effettivo stato di salute.
Vita di bordo e soste in rada e in porto
Per quanto riguardo la vita a bordo durante una crociera o un trasferimento o un’uscita giornaliera occorre avere delle piccole precauzioni. Durante per esempio le manovre di ormeggio si devono indossare le mascherine e i guanti e verificare che anche gli eventuali operatori dei porti facciano altrettanto. Si può fare il bagno naturalmente avendo cura di utilizzare un asciugamano personale per asciugarsi o stendersi al sole, così come si può rimanere all’ancora in rada anche se sono sconsigliati eventuali ancoraggi con le barche ravvicinate in stile flottiglia.
Per quanto riguarda infine le soste nei porti e nei marina turistici i gestori della struttura devono dotarsi di appositi cartelli informativi, in italiano e in inglese, sulle misure comportamentali da rispettare, l’uso dei dispositivi di protezione individuale, l’installazione di dispenser di igienizzante sui pontili, la limitazione degli spostamenti, i divieti di assembramenti e il rispetto del distanziamento sociale.
Le misure anti Covid-19 per chi noleggia
In caso non si disponga di una propria barca e si decide di noleggiarne una a vela o a motore, si applicano le stesse norme di prevenzione previste per le imbarcazioni private. Sono consentiti alloggi nella stessa cabina a persone che vivono nella stessa unità abitativa e il locatore ha l’obbligo sanificare superfici e ambienti, anche in caso di utilizzo ad ore dell’imbarcazione. Nel caso di ingaggio di uno skipper da parte del locatario, si applicheranno le disposizioni previste nel noleggio per l’equipaggio.
Lo stesso locatore deve certificare la buona salute dello skipper e dell’eventuale cuoco o hostess, mentre il personale imbarcato, oltre a chi noleggia, deve periodicamente effettuare accertamenti sanitari, come la misura della temperatura. Lo skipper inoltre se estraneo, deve inoltre soggiornare in ambiente diverso da quello del nucleo che ha noleggiato la barca e mantenersi sempre a distanza di sicurezza.