Costa Azzurra: una barca pubblicitaria crea polemiche

La società francese BoatCom ha varato e fatto navigare in Costa Azzurra una barca che in teoria dovrebbe essere ecologica ma che ha installato un enorme cartellone pubblicitario di 32 metri quadri dove vengono proiettate reclame e annunci. Contro l’iniziativa si sono levate molte polemiche.

I pubblicitari, si sa, ne inventano una più del diavolo. Ma non sempre le loro idee sono apprezzate e condivise. È il caso per esempio della società francese BoatCom che nelle settimane scorse ha deciso di unire un messaggio di ecosostenibilità in mare accoppiato però a informazioni prettamente pubblicitarie. Avranno pensato che il mare può essere un ottimo spazio libero da invadere con cartelloni pubblicitari.

In pratica i dirigenti dell’azienda hanno armato un catamarano di alluminio con una speciale rete per la raccolta dei rifiuti in mare stesa tra i due scafi, ma hanno anche montato sulla stessa barca un mega schermo pubblicitario da 32 metri quadrati dove vanno in loop inserzioni pubblicitarie di ogni tipo. Dopodiché lo hanno fatto navigare lungo i litorali della rinomata Costa Azzurra piena in queste giornate estive di diportisti e bagnanti in vacanza.

Una barca pubblicitaria spacciata per ecologica

L’iniziativa ha subito scatenato una serie di polemiche e resistenze sia da parte della popolazione e che delle associazioni ambientalistiche che giudicano l’idea della giovane società un tentativo di strumentalizzare l’ecologia a fini pubblicitari. I dirigenti di BoatCom probabilmente erano convinti che la loro idea di unire la raccolta rifiuti in mare, ovvero un’idea ecologica, con quella della pubblicità, sarebbe stata accolta con un plauso, ma così non è stato.

Contro la barca pubblicitaria in mare. Tra le contestazioni che si sono levate contro l’iniziativa c’è anche quella della skipper del Vendée Globe, Alexia Barrier: “Quando vedo queste cose mi sento male, anche se di solito non ho il mal di mare”, ha dichiarato la navigatrice sulle pagine della testata Voiles et Voiliers. Quello che in particolare ha indispettito chi crede che l’ecologia sia una cosa seria è che la barca di BoatCom è decisamente una barca che come primo scopo ha l’impianto pubblicitario, visto che la rete tra i due scafi è piccola e non dà l’impressione di essere un impianto serio per raccogliere spazzatura dal mare. La società che gestisce il catamarano non capisce la controversia. “Non stiamo degradando il paesaggio, stiamo solo trasmettendo un messaggio pubblicitario”, ha spiegato Pascal Dorster, cofondatore di Boatcom.

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La natura è uno spazio sacro: fuori la pubblicità

Barca pubblicitaria in mare. Anche la giustificazione che hanno trovato i signori della BoatCom che l’impianto pubblicitario serve a pagare le spese per la raccolta della spazzatura in mare, non ha convinto nessuno e le polemiche si sono moltiplicate. Non è chiaro se BoatCom ha intenzione o no, dopo le molte critiche ricevuti, di continuare con la sua iniziativa o rinunciare a portare i cartelloni pubblicitari in mezzo al mare.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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