Con il tempo e l’aggressione degli agenti atmosferici le cuscinerie della nostra barca o del gommone possono perdere forma oppure presentare macchie di sporco o peggio tracce di muffa. Ecco come pulirle a fondo, trattarle al meglio e farle tornare in forma.
Le cuscinerie delle nostre barche o dei nostri gommoni sono ormai componenti prodotti in tutte le fogge e colorazioni dai produttori nautici. Questi accessori assicurano il giusto comfort a bordo e contribuiscono anche a dare un bel look all’insieme. Anzi spesso sono proprio il primo aspetto a richiamare l’attenzione di chi sale a bordo. Tenerle in perfetta forma richiede tuttavia una manutenzione ordinaria e una buona pulizia stagionale. Salino, sporco, sabbia e agenti atmosferici infatti sono i grandi nemici delle cuscinerie e a lungo andare possono logorarle. Ecco allora alcuni semplici consigli su come allungarne la vita e fargli avere sempre un bell’aspetto.
Oggi il mercato delle cuscinerie nautiche propone agli armatori prodotti di qualità, duraturi e di facile gestione. In genere un cuscino, un lettino prendisole o una seduta ben realizzati, con materiali adatti all’impiego nautico, possono durare senza deteriorarsi anche oltre 5 anni. Per quanto riguarda il confezionamento, una buona cuscineria di solito presenta un’imbottitura in poliuretano a cellula chiusa e con una buona resilienza, ossia la capacità di ritornare alla forma originale dopo una pressione. A differenza del poliuretano espanso a cellula aperta, tale materiale non assorbe acqua, non imputridisce e non si deteriora per l’azione dei raggi ultravioletti. Per le sue caratteristiche, inoltre, non necessita di spessori eccessivi per supportare il peso delle persone, cosa che consente di evitare cuscinerie voluminose, pur mantenendo un ottimo comfort.
Imbottiture interne: come procedere alla pulizia
Per controllare il buono stato di salute dell’imbottitura del cuscino prendisole sfoderatelo e provate a fare pressione con un dito sul materiale. Se rimane l’impronta e non ritorna alla forma originale significa che la densità (kg/mc) non è sufficiente e il materiale è di scarsa qualità: nel tempo si deformerà e si restringerà. Con il restringimento le dimensioni cambiano e la fodera esterna non rimane tesa formando fastidiose e antiestetiche increspature. Inoltre, il fondo dei cuscini deve essere traspirante per permettere il drenaggio e l’aerazione interna, prevenendo così il formarsi di effetti indesiderati.
Se i cuscini della vostra barca o del gommone sono in poliuretano a cellula chiusa, per mantenerli sempre puliti, basterà una volta ogni tanto estrarre il contenuto dal cuscino e detergerlo con un prodotto specifico, come per esempio Euromeci Forte, un potente detergente nautico che fa miracoli per togliere macchie e sporco dalle cuscinerie di bordo. Per utilizzarlo al meglio basta spruzzarlo sulla superficie da pulire, lasciarlo agire per 3-5 minuti e infine sciacquare con abbondante acqua. Basta sottoporlo a un getto diretto di acqua dolce, magari completando il lavoro con un lieve sfregamento del materiale con una spazzola, come per esempio la Shurhold Manuale Light ideale per tessuti, tappezzeria, moquette, etc. Questa spazzola ha un’impugnatura ergonomica senza maniglia per la massima praticità di utilizzo; inoltre grazie alle setole in polipropilene è un ottimo e pratico utensile per pulire le cuscinerie, i materassi prendisole, ma anche i tendalini e le cappottine.
Il vero nemico dei cuscini è la muffa
Nei cuscini in poliuretano espanso però può entrare l’acqua che passa sempre attraverso le cuciture e, col tempo, è causa di muffe, funghi e cattivi odori. La muffa in realtà è un nemico costante di tutte le suppellettili di bordo e non sempre è possibile debellarla del tutto. Indipendentemente dalla causa, quando abbiamo una superficie colpita dalla muffa la cosa migliore da fare è cercare di rimuoverla al più presto. In questo caso può utilizzare un buon prodotto anti muffa, come per esempio MuffaNet di Euromeci espressamente formulato per utilizzo nautico e che non danneggia i materiali con cui entra in contatto. L’utilizzo è semplicissimo: occorre soltanto spruzzare il prodotto direttamente sulla superficie e attendere senza strofinare fino a completa sparizione della muffa per poi procedere a un risciacquo con acqua dolce.
Se, invece, il poliuretano dei vostri cuscini e sedute è a cellula aperta, e quindi assorbente, sarà bene effettuare il lavoro di pulizia con più frequenza e attenzione, magari cercando di asportare il grosso dello sporco con un’aspirapolvere e lasciando a una spugna umida il compito di rifinitura. Dopo un’ultima strizzata, tutti questi componenti devono asciugare completamente all’aria prima di essere rimontati.
Come trattare il rivestimento esterno
Per quanto riguarda invece il rivestimento di cuscini, sedute e lettini prendisole, questo può essere realizzato in diversi materiali sintetici, ma il più utilizzato è lo skai, anche definito “similpelle”. Nella cuscineria delle barche più datate è possibile vedere su questi materiali esterni delle aree che, anche dopo la pulizia, presentano un effetto “ombreggiato”, causato da un deterioramento del tessuto ormai irreparabile. Molti armatori infatti commettono l’errore di considerare questi rivestimenti impermeabili e inattaccabili dallo sporco. Purtroppo, non è così. Lo skai è un tessuto sintetico e come tale subisce l’azione corrosiva e lo scolorimento da sole, intemperie e prodotti non idonei. Inoltre è un materiale poroso: basta osservarlo da vicino per vedere che sulla sua superficie ci sono molti dislivelli e piccoli avvallamenti che favoriscono il deposito dello sporco.
Ripristinare e impermeabilizzare lo skai
Lo skai è utilizzato molto su tutti i tipi di barche, in particolare per le sedute del pozzetto o la classica seduta del pilota nei gommoni. Questo materiale viene trattato con antimicrobici che sono la miglior difesa a lungo termine contro le muffe, quindi è bene evitare assolutamente detergenti chimici aggressivi che possono rimuoverli. Bisogna cercare di mantenere lo skai il più possibile pulito lavandolo con acqua, sapone delicato e uno straccio morbido ogni volta che usi la barca. Le macchie difficili invece possono essere pulite con un detergente per vinile marino dedicato, seguito da un risciacquo accurato.
Una volta pulito il rivestimento esterno, può essere una buona idea per farlo durare più a lungo trattarlo con un prodotto come Euromeci Rainstop, un impermeabilizzante spray di facile applicazione e dai risultati sorprendenti. Si può utilizzare anche su tendalini e capottine. Basta spruzzarlo in modo uniforme da una distanza di circa 20 cm e lasciare asciugare qualche minuto prima di esporre nuovamente all’acqua.