Dopo mesi di lavoro è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Codice della Nautica che entrerà in vigore a partire dal 13 febbraio. Tra le novità il Registro Telematico delle imbarcazioni, pratiche burocratiche più snelle, controlli in mare più razionali e una regolamentazione più omogenea della gestione degli ormeggi in porto. Mancano ancora alcuni decreti attuativi, ma la strada è ormai spianata a una nautica più efficiente e a misura del diportista.
Semplificare la vita ai diportisti, snellire le pratiche burocratiche nautiche, aumentare la sicurezza nelle compravendite di barche, uniformare la normativa riguardo la navigazione e la portualità. Sono questi i principali obiettivi del Nuovo Codice della Nautica che entrerà in vigore martedì 13 febbraio 2018. Approvato lo scorso 3 novembre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana lunedì 29 gennaio, il decreto legislativo 229 è frutto del lavoro congiunto del Ministero Infrastrutture e Trasporti con la Direzione del Trasporto marittimo, le Capitanerie di Porto, il Parlamento e le Associazioni Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca, Ucina Confindustria Nautica.
Atteso come una manna dal popolo dei diportisti, il nuovo testo affronta finalmente tutte le materie nautiche e risolve le principali questioni aperte da anni. Un cambio di passo che dovrebbe garantire il rilancio del mercato nautico, una maggiore tutela del diportista sul piano amministrativo e fiscale e soprattutto un nuovo rapporto tra la nautica e lo Stato. Vediamo cosa cambia in concreto per coloro che vanno per mare con la nuova legge.
Nasce il Registro della Nautica: pratiche più semplici e veloci
Tra le principali novità introdotte dal nuovo Codice della Nautica c’è l’introduzione del Registro Telematico della Nautica che diventerà operativo entro 6 mesi. Si tratta di un server che raccoglierà in forma digitale tutte le informazioni relative alle imbarcazioni. Si comincerà con le nuove per poi gradualmente inserire anche quelle iscritte nei 104 registri cartacei delle Capitanerie di Porto. L’interfaccia pubblica del registro sarà lo Sportello Telematico del Diportista o STED. Proprio come accade con le automobili, sarà lo sportello a rilasciare la licenza di navigazione, procedendo anche agli aggiornamenti (residenza, cambio di proprietà, nomina di armatore, ipoteca, leasing), con specifici tagliandi. Lo STED inoltre svolgerà le procedure relative al rilascio, rinnovo e convalida del certificato di sicurezza e del certificato di idoneità al noleggio, nonché quelle per l’autorizzazione alla navigazione temporanea e per il rilascio della nuova licenza provvisoria.
Il nuovo Codice prevede anche tempistiche precise per il rilascio della documentazione. Una volta che la richiesta di iscrizione è stata effettuata, infatti il rilascio dei documenti ad opera dello STED ha un termine di 20 giorni, ridotti a 7 giorni per i duplicati. La ricevuta della presentazione dei documenti per l’iscrizione inoltre vale come licenza di navigazione sostitutiva per quei 20 giorni e permette per esempio di navigare già a luglio per gli armatori che hanno acquistato la barca in giugno.
Il Bollino Blu diventa legge: controlli più razionali
Altra novità è la configurazione come vera e propria legge del famoso Bollino Blu. Il diportista potrà anche richiederlo preventivamente andando presso gli uffici della Capitaneria locale e chiedendo di essere controllato. Una volta che tutto risulterà in regola (documenti, assicurazione, dotazioni) riceverà l’adesivo che sarà valido per tutta la stagione balneare, da giugno a settembre. Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza disporranno inoltre di un’anagrafe telematica delle patenti nautiche (in contatto con il registro telematico) per essere agevolati nei controlli in mare.
Dotazioni di sicurezza e ormeggi al transito
Per quanto riguarda invece le dotazioni di sicurezza il nuovo Codice rinvia al regolamento di attuazione per il loro aggiornamento. Per i Vhf restano valide le licenze di utilizzo già rilasciate per le imbarcazioni da diporto e si prevede l’esclusione di qualsiasi esame per l’impiego di Vhf sui natanti. Nuove misure sono previste anche per la normativa relativa agli ancoraggi lungo le nostre coste e la portualità in direzione di una maggiore uniformità delle disposizioni. Il nuovo Codice prevede infatti criteri generali su scala nazionale, ma anche la possibilità di diversificare sulla base delle aree geografiche. Il nuovo Codice riconosce tra l’altro il diritto di rifugio per maltempo e l’accosto gratuito per i posti in transito nei porti turistici, per un massimo di 4 ore fino a tre volte nel mese. La riserva di posti al transito è fissata dalla legge per la stagione estiva (giugno-settembre) ed è pari all’8 per cento del totale degli ormeggi nei restanti mesi.
Dovrebbe infine prendere forma definitiva grazie a un decreto attuativo la cui emanazione è prevista in un termine di 6 mesi la figura professionale dell’istruttore di vela.
Insomma tante le novità apportate da questo nuovo Codice della Nautica che rappresenta un importante punto di svolta normativo costato mesi di lavoro e frutto di un lavoro condiviso tra Stato e associazioni di settore, Ucina su tutte. Il settore nautico italiano negli ultimi mesi da segni concreti di ripresa. Speriamo che con regole più precise e finalmente favorevoli ai diportisti possa finalmente decollare come merita dopo anni di buio.
bella teoria purtroppo.. per ora il rinnovo certificato sicurezza è diventato un problema ad ostacoli.. e pure sui costi mi pare.. ancora non l’ho chiaro
cordiali gabriele farronato