Verificare lo stato di carica di una batteria, valutare i consumi di un dispositivo, controllare l’efficienza dell’impianto elettrico di bordo sono tutte operazioni fondamentali e alla portata di qualunque armatore di un imbarcazione da diporto. Per svolgerle al meglio basta affidarsi a un buon tester, strumento prezioso che in commercio si trova in versione analogica o meglio ancora digitale.
Nella cassetta degli attrezzi dell’armatore di una barca da diporto non dovrebbe mai mancare un tester, strumento fondamentale per verificare l’efficienza dell’impianto elettrico di bordo e il suo corretto funzionamento, nonché i consumi e la carica delle batterie. Se qualche componente non funziona o presenta un difetto, il tester può svelarci il problema e permetterci di intervenire prontamente.
Volt, Ampère e Ohm: le misure della corrente
Il tester infatti serve a misurare almeno diverse grandezze elettriche: la tensione (Volt), la resistenza (Ohm) e la corrente (Ampère). Nel Sistema Internazionale l’unità di misura della tensione è il volt (V) che esprime la differenza di energia che una carica elettrica, posizionata nei due punti tra cui si vuol misurare la tensione, possiede per effetto del campo elettrico. La tensione può essere costante nel tempo, come quella che si misura ai capi di una comune pila, o alternata se varia nel tempo, come quella misurata ai capi di una comune presa di corrente. Il tester deve essere in grado di misurare entrambi i tipi di tensione.
La resistenza elettrica è invece una grandezza che esprime l’attitudine di un corpo a opporsi al passaggio di corrente quando ai suoi capi viene applicata una differenza di potenziale.
L’Ampère esprime invece la quantità di cariche elettriche che attraversa, nell’unità di tempo, una sezione di un conduttore sotto l’azione di una differenza di potenziale applicata ai suoi capi. Differenza di potenziale che determina un flusso ordinato di cariche elettriche che costituisce la corrente elettrica che attraversa il conduttore. Anche l’intensità di corrente, così come la tensione, può essere continua o alternata e il tester deve essere naturalmente misurarne entrambe le intensità.
Una scatola “magica” che fa da spia
Il tester bordo permette di verificare lo stato di carica delle batterie oppure l’assorbimento di corrente da parte dei vari dispositivi installati e valutarne i consumi (radar, gps, plotter, navtex, ecoscandaglio, pilota automatico, pannelli solari, etc.). Il tester consente anche di fare il check sul buon funzionamento del circuito elettrico che alimenta una delle utenze di bordo oppure svelare anomale dispersioni di corrente che potrebbero spiegare lo scaricamento repentino del banco batterie.
Come si presenta il tester? Ha la forma di una scatola munita di display dalla quale partono due cavi, uno rosso e uno nero, ciascuno con un terminale metallico e il manico isolato. All’altra estremità i cavi sono connessi allo strumento oppure possono disporre di uno spinotto da inserire su diverse prese in base alla misura che si intende effettuare.
Per impostare la misurazione da effettuare il dispositivo è munito di un selettore manuale che va impostato in funzione della tipologia e delle caratteristiche specifiche dell’apparecchio da verificare.
Batterie scariche? Ce lo dice il tester
Come si effettua la misurazione con il tester? Poniamo il caso che l’armatore voglia verificare lo stato di carica di una batteria. Si collega lo spinotto del cavo rosso sulla presa del tester con il simbolo V, ossia Volt della tensione e lo spinotto del cavo nero sulla presa di ritorno, in genere indicata con la scritta Com, ossia “comune”. Dopo avere scollegato tutte le utenze tramite l’apposito staccabatterie, si porta il selettore manuale del tester sulla scala di misurazione adeguata alla batteria oggetto del test. Se la tensione misurata è tra i 12 e gli oltre 13 Volt significa che la batteria è carica, al contrario sarà bene provvedere alla ricarica.
Analogici o digitali: le offerte del mercato
Oggi il mercato dei tester accanto ai dispositivi analogici di prima generazione con lancetta e quadrante graduato di misurazione, offre dispositivi digitali molto più accurati nelle misurazioni, il cui valore numerico appare direttamente sul display. Nella scelta del prodotto da acquistare è molto importante scegliere dispositivi con la corrente massima misurabile maggiore di quella assorbita dalle utenze di bordo, così come la misurazione che deve essere nell’ordine dei centesimi di Volt per quanto riguarda la tensione e dei milliampère per la corrente.
La maggior parte dei multimetri digitali oggi in commercio oltre alle varie misurazioni offrono anche altre utili funzioni, come per esempio la verifica della polarità e del funzionamento di un diodo o il segnale acustico che attesta la continuità di un circuito, oppure ancora impostano automaticamente la portata e la risoluzione della grandezza da misurare e infine registrano i valori minimi, medi e massimi di ogni misurazione.