Calandra del fuoribordo danneggiata: cambiarla o restaurarla?

La calandra del fuoribordo è esposta costantemente agli agenti atmosferici e dopo qualche stagione è facile trovarla rovinata o peggio danneggiata. Trovarne una nuova è piuttosto semplice, ma un’altra soluzione più economica e sostenibile c’è.

La nostra società per fortuna si muove verso consumi sempre più responsabili e si fa sempre più largo per certi componenti la voglia di riutilizzarli, magari ricondizionati. In quest’ottica ha senso chiedersi qualunque sia la potenza o il prezzo del motore fuoribordo che possediamo se in caso di calandra danneggiata sia il caso di acquistarne una nuova oppure cercare di restaurarla. Con buona pace anche del portafoglio.

La calandra dei nostri fuoribordo è in genere esposta a molte sollecitazioni. La pioggia, l’acqua, la sabbia o anche eventuali urti che possono danneggiare i rivestimenti. Per questo il mercato nautico offre speciali coperture per la calandra del fuoribordo che garantiscono la massima protezione da pioggia e raggi UV. Dopo qualche stagione di utilizzo in ogni caso è normale per questo componente mostrare segni di usura, tanto che potremmo voler considerare l’acquisto di una nuova copertura per motivi estetici o per proteggere il motore.

Calandra fuoribordo

Un approccio ecologico ed economico

Una calandra per il fuoribordo può essere facilmente sostituita con una nuova che è quello che fanno molti diportisti. Il vecchio componente sarà così buttato via, anche se nella maggior parte dei casi è ampiamente riparabile. Se tuttavia si sceglie di tentare la strada del restauro il consiglio è di rivolgersi a un professionista quando il danno è recente. In questo modo si evita di correre il rischio di far entrare l’umidità e di passare da una piccola riparazione a una revisione completa.

A seconda del danno un riparatore professionista può chiedere dai 50 ai 100 euro. Una delle voci di spesa più importante è sicuramente la verniciatura che va fatta a regola d’arte, in una apposita cabina di verniciatura e, se necessario, con passaggio nel forno per il fissaggio. Per quanto riguarda invece eventuali adesivi o altri accessori decorativi, questi si possono facilmente trovare a prezzi molto bassi su internet. Anche in questo caso per risparmiare si possono acquistare da soli e applicarli in pochi secondi.

Calandra fuoribordo

Un lavoro facile, a prova di fai-da-te

Se la calandra del vostro motore fuoribordo non è danneggiata, ma volete comunque dargli una rinfrescata oppure aggiungere un tocco personale al suo look, anche in questo caso un professionista può venirvi in aiuto. Basta indicargli cosa volete, a livello di colori, forme o disegni, e l’artigiano farà uno schizzo su carta; poi, una volta che raggiunto l’accordo, vi farà un preventivo per il lavoro necessario.

Se poi siete appassionati di bricolage, avete tempo e soprattutto gli strumenti giusti, potete sempre eseguire il lavoro di restauro della vostra calandra in totale economia. Molti diportisti lo fanno e anzi hanno cominciato la passione del fai-da-te proprio grazie alla barca che in male e in bene offre sempre mille spunti.

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David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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