Quello dei maxi rib è un settore della nautica in forte espansione che riscuote parecchio successo in mare e in banchina. Merito della grande ricerca tecnologica che caratterizza il design, le soluzioni high-tech e la propulsione aggressiva di questi mezzi che incarnano la nuova filosofia dell’andar per mare.
Un settore della nautica in grande espansione a livello di ricerca progettuale, design e innovazioni tecniche è quello dei maxi rib, i grandi gommoni di oltre 10 metri di lunghezza che a giudicare dai recenti saloni sono le barche che riscuotono più successo in banchina e nelle prove in acqua. Del resto come rimanere indifferenti alle loro dimensioni titaniche, le linee aggressive e le tante soluzioni high-tech che sfoggiano in coperta e negli interni?
Insomma queste barche la fanno da padrone sia quando sfrecciano in acqua a oltre 40 nodi sia quando sono ormeggiati in porto. Vediamo cinque nuovi modelli che rappresentano lo stato dell’arte di questo mondo.
Pirelli 1900, una “bestia” di 18,50 metri
Firmato da Mannerfelt Design Team per il cantiere Tecnorib, il Pirelli 1900 è una “bestia” di 18,50 metri di lunghezza con elevati standard di qualità: dallo scafo costruito in infusione all’hardtop in carbonio che si allunga verso poppa a proteggere il pozzetto. La consolle del Pirelli 1900 è a tutta schermata perché il parabrezza è un pezzo unico con il Top. La carena garantisce prestazioni elevate e facilità di conduzione senza pregiudicare il comfort: assicura infatti interni accoglienti con un’altezza fino a 2 metri. A prua domina il grande prendisole, mentre a poppa tutta la zona del pozzetto è personalizzabile a seconda della scelta degli armatori. La motorizzazione è affidata a due MAN da 800 cavalli con trasmissioni a eliche di superficie Top System T65: la velocità massima è di 45 nodi (crociera 30 nodi), ma la guida è comunque agevole grazie al joystick e al trim automatico. C’è anche l’easy docking che si avvale di un joystick per l’ormeggio che lavora simultaneamente sulle trasmissioni e sull’elica di prua.
Sottocoperta l’interno è elegante ed essenziale, con l’impiego di materiali “caldi” come legni detonalizzati accostati a laccature a effetto metallico dai colori morbidi e chiari. Il layout prevede due grandi cabine, altrettanti bagni, e la zona living centrale con cucina, quadrato trasformabile in un posto letto aggiuntivo e tavolo da pranzo. Il dislocamento è di kg 16.500.
Anvera 55: costruzione high-tech e beach area da vip
Prodotto interamente in fibra di carbonio, l’Anvera 55 è il crossover portabandiera del cantiere Lg-Yacht disegnato da Aldo Drudi. Con 16,80 metri di lunghezza e 5,06 metri di larghezza, questo maxi rib è caratterizzato da due particolari montanti di 12 metri a profilo alare che delimitano la tuga, la plancia dei comandi e la copertura del pozzetto. Innovativa e armonica anche la presa d’aria, integrata nell’unica leggera colonna di sostegno della sovrastruttura. Nonostante le linee aggressive non manca il comfort a bordo: la beach area di 20 metri quadri, il prendisole di 6 metri e mezzo a prua e una tavola da 8/10 posti offrono spazio e comodità. Inoltre, grazie alle terrazze apribili automaticamente, che aumentano la superficie di poppa, il pozzetto è estremamente versatile e vivibile. Le prestazioni sono eccellenti grazie ai 2 motori Cummins da 550 cv ciascuno. Le eliche di superficie Top System permettono all’Anvera di superare i 40 nodi (74 km/h); anche i 50 nodi con i motori da 650 cavalli.
Ingegnosi e confortevoli gli interni con zona living a prua con cucina, che si trasforma in una ampia cabina con bagno per l’armatore, con letto a 2 piazze più 2 divani per eventuali bambini piccoli. Altri 2 ospiti trovano posto in 2 letti singoli sotto la plancia.
Cayman 38: stile racing e sospensioni attive
Design ricercato, livrea accattivante, dimensioni compatte e costruzione tecnologica caratterizzano il Cayman 38, nuova ammiraglia del cantiere calabrese Ranieri International. Tra i suoi punti di forza oltre alla lunghezza di 11,70 metri, c’è la struttura dei tubolari in hypalon-neoprene che prevede 8 comparti e la carena HIS di seconda generazione (Hull Innovative System) realizzata con doppio redan e studiata per garantire il migliore rapporto fra prestazioni, consumi e comfort. Interessante anche l’Active Suspension System, una sorta di “telaio attivo” d’ispirazione automobilistica che ammortizza attutiti i colpi del mare formato, un po’ come avviene sulle auto dotate di sospensioni attive. Altro “valore aggiunto” è la possibilità di adottare anche la tripla motorizzazione, e persino quadrupla e arrivare fino alla potenza complessiva di 1.200 cavalli, sfruttando l’appoggio su una fascia in alluminio. Ciò detto, il cantiere consiglia comunque di adottare due motori da 350 hp Suzuki molto silenziosi.
La seduta del posto di comando è comoda ed ergonomica, con tre posti in stile racing. Il prendisole di prua è ampio e comodo. La dinette di poppa può essere trasformata in seconda zona prendisole, utilizzando la cuscineria interna. Dietro alla postazione di guida, c’è una cucina a due piastre affiancata da un lavello. Due scalette sono a disposizione per salire e scendere dal mare. Un altro dettaglio interessante riguarda il tendalino: quando ripiegato, scompare lungo il perimetro del pozzetto. Sottocoperta c’è, come dotazione standard, un’altra cucina con lavello. Ma l’autentica chicca è costituita dai quattro posti letto. Il bagno è ad altezza d’uomo e comprende la doccia incorporata nel lavabo.
Mito 45: leggero, potente e curato nei dettagli
Elegante, sportivo, funzionale è il nuovo Mito 45, varato dal cantiere MV Marine dell’ingegnere Vincenzo Nappo. Raggiunge i 45 nodi di massima velocità e i 30 nodi di crociera grazie ai due motori Turbo Diesel Mercruiser 4.2 TDI 370 HP. Il Mito 45, realizzato rigorosamente in infusione, pesa il 30% in meno rispetto alla media, riducendo consumi ed emissioni a vantaggio del costo di esercizio e dell’ambiente. Molta attenzione è stata data al posto di guida: i sedili del pilota e copilota sono infatti regolabili elettricamente e in tutte le condizioni di mare garantiscono una buona visibilità di guida. Nel pozzetto c’è anche un ampio divano ad U con al centro un tavolo apribile che completamente aperto ha una dimensione di 65 x 140 cm. Sotto le sedute del divano vi sono ampi gavoni rivestiti in moquette, tra cui il terzo frigo. L’elegante T-Top oltre a proteggere dal sole è corredato di luci per illuminare tutto il pozzetto. Il Mito 45 pur avendo una dimensione di quasi 14 metri, con la tuga che non emerge molto dalla cintura dei tubolari, con i grandi prendisole di poppa e prua e il pozzetto centrale, resta ancora un vero gommone.
Per quanto riguarda gli interni, la cabina ha un letto matrimoniale, poi c’è un bagno separato con doccia interna, un vano armadio, una cassettiera, un divanetto e tanti gavoni per lo stivaggio. Curato anche il mobile impianti, dove oltre al quadro elettrico, vi sono tutti gli strumenti per il monitoraggio di bordo. Utilizzando ogni piccolo spazio vi è l’impianto di aria condizionata, la macchina espressa del caffè e vani per il deposito di oggetti. Due grandi vetrate ricavate nella carena consentono la visione esterna, stando sdraiati è possibile godere della vista mare.
Rebel 47: un maxi rib con un’anima da yacht
Il modello Rebel 47 è uno dei maxi rib di Sacs che sta riscuotendo un enorme successo, grazie ad un concetto moderno di fusione tra yacht e rib. Si tratta infatti di un battello pneumatico che unisce i vantaggi della navigazione con un maxi rib al gusto, alla comodità e al layout di uno yacht. I tubolari sviluppati da Sacs sono ultra-resistenti e anticollisione, mantengono intatte tutte le peculiarità funzionali ed estetiche tipiche della categoria, garantendo però i comfort di uno yacht.
Due le versioni: Limousine che si distingue per il grande parabrezza avvolgente che si allunga molto verso poppa arrivando fino a tre quarti del pozzetto, allungando così anche i passavanti laterali protetti da un tientibene da un lato e dal parabrezza stesso dall’altro. L’organizzazione di quest’ultimo è asimmetrica: cucina lineare sulla sinistra, divano a “L” sulla destra, dietro alla doppia postazione di guida a due posti. Configurazione molto originale, più da barca che da battello, con la zona living esterna molto protetta. Nella versione Open regna invece la simmetria. Lo spirito è molto più da gommone, la circolazione a bordo è più semplice, ma c’è meno privacy in pozzetto. Il parabrezza è tradizionale a protezione della consolle a tre sedili. Alle sue spalle un nuovo modulo centrale: da un lato c’è la cucina, orientata verso prua e proprio alle spalle della zona pilotaggio; dall’altro c’è un divanetto che fronteggia la zona living. Invariate sulle due versioni rimangono invece le sconfinate aree prendisole di prua, con doppia chaise-longue, e di poppa.
E gli interni? Tante le possibilità di personalizzare ogni cosa a seconda delle preferenze degli armatori. Di certo scendendo quei pochi gradini il mondo dei battelli gonfiabili lo si lascia alle spalle. Di base il layout prevede la grande cabina armatoriale a prua, con spazi “esagerati”, così come lo è la visione verso l’esterno attraverso la lunghe finestre laterali. Soluzione, questa, da mega yacht, così come il grande bagno centrale. A poppa c’è la seconda cabina, anche lei dalle volumetrie più che adeguate, con il letto matrimoniale orientato per baglio.