Nel libro Rotta su Venezia Giorgio Pasin racconta e suggerisce a tutti un suggestivo viaggio in barca e in bici solcando le lagune, i fiumi e i canali della Litoranea Veneta, antico sistema di vie d’acqua che collega il Po al Golfo di Trieste.
Il viaggio di Giorgio Pasin. Andare in barca è uno dei modi migliori di viaggiare. Ma diventa ancora più ricco se associato a lunghe pedalate in bicicletta che tra una sosta e l’altra consentono di esplorare a fondo anche la costa e l’entroterra dei luoghi che si raggiungono navigando. Ne è convinto Gianni Pasin, imprenditore, cicloturista e appassionato navigante che di recente ha pubblicato il libro “Rotta su Venezia. In barca e in bici lungo la litoranea veneta da Chioggia a Trieste” (Ediciclo editore).
Il volume, che si pone come una vera e propria guida, è un suggestivo diario in cui l’autore descrive il suo intenso viaggio in barca, in bicicletta e a piedi lungo le lagune, i fiumi e i canali della Litoranea Veneta, l’antico sistema di vie d’acqua che collega il Po al Golfo di Trieste. Un’avventura semplice e per così dire “dietro casa”, ma non per questo piena di scorci magnifici, città antiche come Chioggia, Venezia e Trieste, ma anche porti, borghi, isole, spiagge e aree naturali che si alternano lungo l’arco costiero che si spiega tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
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Borghi, scorci e antiche storie della laguna veneta
Navigando, passeggiando e pedalando Pasin esplora la laguna e le sue isole, dà informazioni storiche e naturalistiche visita Venezia, di cui offre indirizzi e angoli non scontati. Poi si spinge lungo il Brenta fino alle porte di Padova, naviga tra ghebi e barene. Risale il Piave, attraversa la laguna di Marano, punta su Trieste. Intanto parla con la gente e scopre le loro storie: Berto, il molecante, esperto nella caccia alle moeche, i morbidi granchi che fritti sono una prelibatezza sempre più rara. Silvia, l’hostess di linea che diventa contadina e fa street food in una roulotte sull’isola Sant’Erasmo.
Pasin raccoglie anche ricordi antichi, come quello delle donne che da Burano se ne andavano remando alla messa, e luoghi evocativi, come il cimitero dei burci (barche in legno dal fondo piatto, usate per il trasporto merci) lungo il Sile. Visita le valli da pesca. Insomma un viaggio autentico e consapevole tra storia, sapori e tradizioni di genti e terre strappate all’acqua.
Un invito per tutti a mettersi in viaggio
Rotta su Venezia è anche un invito al lettore a fare lo stesso, mettersi in viaggio con curiosità, passione, voglia di riscoprire il nostro territorio. E per farlo suggerisce e definisce in dettaglio 10 percorsi nautici e 5 percorsi in bicicletta in queste zone allegando al testo anche una cartina in scala 1:170.000. “Non smetteremo mai di esplorare – dice Pasin nel libro – e alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta”. Perché per scovare certi scorci ci vuole un cambio di prospettiva, un nuovo sguardo, non da turista impaziente, ma da viaggiatore curioso. E mezzi come la barca o una vecchia bici diventano come dei magici “tappeti volanti”.