Avvistare i delfini e proteggerli con una App: ora si può

Chiunque naviga in Mediterraneo può dare il suo contributo per la salvaguardia di molte specie animali: tartarughe, squali, delfini, etc. L’applicazione “Plastic Free Gc” della Guardia Costiera si è arricchita della funzione “Avvistamenti” e consente di segnalare con il proprio smartphone la presenza di particolari specie marine.

Il mare che navighiamo, dove passiamo le nostre crociere, quello che utilizziamo per andare a pesca o farci una nuotata o una bella veleggiata, quello dove possiamo avvistare delfini e tartarughe, è un habitat naturale delicato, anzi sempre più fragile ed è arrivato il momento di restituirgli qualcosa in cambio dei suoi meravigliosi doni. È la scienza a chiedercelo, proprio per aiutarla a conoscerlo meglio e più a fondo e cercare di salvaguardarlo il più possibile. Come? Facilissimo…

Avvistare delfini

Un’App per condividere tutti gli avvistamenti in mare

Per esempio noi diportisti durante le nostre uscite in mare potremmo avvistare monitorare i cetacei, delfini, balene, capodogli in modo da mappare le aree del Mediterraneo dove questi animali passano o sostano durante la stagione, creare statistiche, censire le specie, insomma aiutare i ricercatori nel loro lavoro di studio e conservazione di questi preziosi abitanti del pianeta azzurro. Di recente l’applicazione Plastic Free Gc della Guardia Costiera si è arricchita di una nuova funzione. Si chiama “Avvistamenti” e consente di segnalare con il proprio smartphone la presenza di particolari specie marine. L’App ne rileverà automaticamente la posizione e geocalizzerà le immagini che verranno condivise in diretta.

Tutte le informazioni derivanti dalle segnalazioni confluiscono presso il Comando generale della Guardia Costiera e verranno poi sottoposte a una verifica di carattere scientifico curata dal Tethys Research Institute, organizzazione di ricerca senza scopo di lucro fondata nel 1986 per sostenere la conservazione marina.

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Avvistare delfini

Avvistare e proteggere: gesti per aiutare la scienza

“L’applicazione – ha detto il direttore di Tethys, Sabina Airoldi – consente a chiunque vada per mare e sicuramente a tutte le unità navali della Guardia Costiera, ma anche ai diportisti e pescatori e a chi sta in spiaggia di segnalare, in tempo reale, semplicemente inviando una fotografia un delfino, una tartaruga, ma anche uno squalo o altri grandi vertebrati marini. Si tratta di un gesto importante per la comunità scientifica che non la possibilità di monitorare tutti i mari italiani o di farlo in periodi come l’autunno e l’inverno”.

Ognuno ha un telefonino in barca: se avvistate un delfino, oltre a condividere le foto o i video sui social, inviateli anche a noi. Questo piccolo gesto a portata di smartphone dei diportisti si trasformerà in un dato importante per la scienza.

Navigare tra delfini e capodogli nel Santuario dei Cetacei

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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