Recentemente la regione Toscana ha deliberato l’istituzione di un’area marina a protezione dei delfini per salvaguardare questa specie di mammiferi marini dall’inquinamento, ma anche dalle infezioni che aggrediscono il loro sistema immunitario. Con i suoi 3.740 km quadrati è la più grande del Mediterraneo.
Incontrare un gruppo di delfini quando si naviga in mare è sempre una sorpresa e una gioia per tutto l’equipaggio. Quelle loro nuotate veloci ed eleganti, i guizzi e i salti a pelo d’acqua sono una delle più belle espressioni di madre natura. Non solo, è noto come i delfini siano animali di un’intelligenza straordinaria e non mancano casi in cui equipaggi di imbarcazioni da diporto siano stati messi in allarme da questi cetacei per un pericolo imminente oppure guidati verso rotte più sicure.
In Mediterraneo è facile avvistare i delfini, soprattutto quelli appartenenti alla specie dei tursiopi, eppure queste comunità di mammiferi marini sono messe a dura prova ogni giorno dall’inquinamento, dalle microplastiche, dal traffico marittimo e dalla pesca illegale. L’inquinamento del mare in particolare provoca immunodepressione sui delfini, rendendoli più esposti a infezioni provenienti anche da agenti terrestri: salmonella, herpes, ma anche il morbillo, anche se di un ceppo diverso da quello umano. Tali virus risultano molto più aggressivi su questi animali che non hanno ancora sviluppato gli anticorpi adeguati.
Una zona di mare protetta tutta per loro
Al fine di tutelare i delfini lungo le coste italiane recentemente la giunta regionale della Toscana ha istituito un’aerea protetta per questi bellissimi animali che si chiamerà “Il mare dei delfini”. La zona individuata come sito di interesse comunitario (Sic) si estende tra i comuni di Pietrasanta e Piombino e comprende le isole di Gorgona, Capraia e le Secche della Meloria, per una superficie di oltre 3.740 chilometri quadrati, considerando che le due Isole e la Meloria, erano già state designate nel 2015. Complessivamente si tratta del più grande sito nel Mediterraneo per la protezione del tursiope.
Inquinamento, plastica e virus i loro nemici
L’iter per la creazione di questo spazio marino protetto era stato annunciato a Viareggio lo scorso ottobre dando il via al percorso di approvazione da parte della Regione di concerto con la Capitaneria di Porto di Viareggio, il Comune di Viareggio, il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, Arpat e Università di Siena. La decisione regionale era stata presa dopo che in questa zona di mare nei mesi scorsi era stato registrato un aumento dei decessi di delfini colpiti dal cosiddetto “morbillo dei cetacei” e da altri virus mortali.
Lo scopo della nuova direttiva è appunto quello di contribuire a salvaguardare le comunità di delfini mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche in Mediterraneo.