Nelle acque siciliane di fronte a Sciacca riemerge l’isolotto di San Giorgio insieme a un tratto di costa sommersa dal 1700. Un fenomeno sorprendente e inquietante anche per gli scienziati.
L’isolotto di San Giorgio nei pressi di Sciacca ad Agrigento era annotato nelle mappe geografiche fino al 1700, dopodiché per ragioni sconosciute è scomparso inabissandosi in mare. Ora, a causa di un eccezionale abbassamento del livello dell’acqua questa porzione di territorio siciliano è ricomparso il 23 marzo scorso. In alcuni punti del fondale l’acqua raggiunge addirittura i 40 centimetri di altezza. Fenomeni analoghi, sottolineano i ricercatori del Wwf, negli ultimi anni hanno interessato anche Milazzo, l’isola di Pantelleria le coste di Lecce e di Pozzuoli. A capo Bianco di Eraclea Minoa, l’abbassamento delle acque, ha fatto affiorare strutture che si ipotizza appartenessero all’antica città di Eraclea.
Leggi anche: Acqua più calda e specie aliene: povero Mediterraneo!
Le maree non c’entrano, è il riscaldamento climatico
Riemerge in Sicilia l’isolotto di San Giorgio. L’abbassamento anomalo non dipende dalle maree come verrebbe da pensare. Secondo i climatologi potrebbe infatti essere legato a particolari condizioni di alta pressione che nelle scorse settimane hanno dominato sul Mediterraneo. “Ci stupisce – afferma Domenico Macaluso, direttore scientifico di Wwf Sicilia – un abbassamento del livello del mare di questa portata.
Secondo i nostri ultimi studi il riscaldamento climatico, con il conseguente scioglimento dei ghiacciai, ha causato un aumento del livello del mare. Al contrario, ci siamo trovati davanti ad animali marini, ricci, e praterie di posidonia completamente seccate: uno scenario davvero preoccupante”. Sul fenomeno della ricomparsa di San Giorgio la cui genesi è al momento ignota sta indagando anche l’Istituto Idrografico della Marina Militare.