Nella notte del 4 gennaio una coppia di velisti di Roma ignorando un avviso di burrasca diramato dalla Guardia Costiera e dalla Protezione Civile è partita dalla Corsica a bordo di una barca a vela di 10 metri per attraversare il Tirreno. Lanciato l’SOS è stata tratta in salvo nella notte.
Per qualunque equipaggio di una barca a vela è imperativo prima di lasciare gli ormeggi e affrontare una traversata ascoltare i bollettini meteo emanati dalla Capitaneria di Porto. Se viene diramato un avviso di burrasca un comandante con esperienza e un minimo di buon senso desiste dall’abbandonare la banchina del porto in attesa che il tempo migliori. È una delle regole più importanti per garantire la sicurezza in mare, un ambiente naturale che non va mai sottovalutato, anche quando si conoscono le sue acque.
Purtroppo spesso queste semplici ma fondamentali precauzioni vengono disattese con troppa leggerezza da parte di velisti, anche preparati. È quanto successo per esempio lo scorso 4 gennaio a una coppia di diportisti romani che nonostante una tempesta in arrivo ha deciso di tentare la traversata del Tirreno dalla Corsica al Lazio.
Vento forte e grossi frangenti: impossibile continuare
Partiti nel pomeriggio assieme a un cane dal porto di Solenzara, nel sud della Corsica, i due velisti avevano intenzione di raggiungere l’isola d’Elba a bordo di una barca a vela di 10 metri senza tener conto dell’allerta diramata dalla protezione civile e dai bollettini meteo ufficiali. Una scelta rivelatasi molto azzardata visto che il forte vento e i grossi frangenti hanno subito messo in difficoltà i diportisti. Alle ore 19 di fronte all’impossibilità di proseguire la navigazione in sicurezza i diportisti hanno deciso di lanciare l’SOS, richiesta di soccorso che è stata intercettata dalla sala operativa della Capitaneria di Porto di Livorno.
Una nave come scudo dalle onde per recuperare i naufraghi
Immediatamente avvisata, la locale Capitaneria di Olbia ha chiesto alle navi in transito in quel tratto di mare di cercare l’imbarcazione in difficoltà che è stata rintracciata nelle ore successive da una nave cisterna battente bandiera liberiana, la Central Park. Tuttavia il mercantile non è riuscito, a causa delle onde alte, a recuperare i due naufraghi. A quel punto la centrale operativa del Comando generale di Roma ha inviato sul posto la motovedetta d’altura CP 306 della guardia costiera di La Maddalena che è riuscita, non senza difficoltà, a trarre in salvo i naufraghi e il loro cane intorno alle 3 di notte.
La barca dei due velisti è stata lasciata alla deriva per essere poi recuperata da una società specializzata il giorno successivo. Un naufragio a lieto fine e sicuramente una lezione da ricordare per la coppia di velisti romani.
Come in montagna così dovrebbe essere per mare. Quando è per diporto e non per necessità, in caso di richiesta di soccorso, bisogna far capire che chi viene inviato in loro aiuto rischia la vita mentre la società ha un costo che sarebbe indicato far loro carico.
senza parole!