Licenziato dal lavoro, Matthew Hunt, un ragazzo dell’Arizona di 21 anni, aveva deciso di vivere in barca a vela e navigare in giro per il mondo. Dopo avere acquistato un Catalina di 27 piedi su un’asta di E-Bay per soli 700 dollari è partito dal porto Montauk, ma subito dopo, causa un’avaria al motore, è stato trascinato sugli scogli.
“Al mondo non c’è coraggio e non c’è paura, ci sono solo coscienza e incoscienza. La coscienza è paura, l’incoscienza è coraggio”, così scriveva il celebre scrittore Alberto Moravia. Poi certo gli errori dell’incoscienza si pagano, le lezioni s’imparano, ma si cresce anche così nella vita. Specialmente quando si è ragazzi. Del resto l’umanità ha progredito, non quando è stata sobria, responsabile, e cauta, ma quando è stata giocosa, ribelle e immatura.
E certamente Matthew Hunt, a 21 anni, è stato incosciente e sprovveduto, ma anche coraggioso, romantico, un sognatore. Voleva vivere in barca senza sapere nulla di navigazione. La vela però, lo ha capito a sue spese, purtroppo non s’improvvisa. La s’impara un poco alla volta, studiando, informandosi, facendo pratica, anche da soli, ma prendendo le giuste precauzioni, non andando alla cieca come ha fatto lui.
Licenziato, sai che faccio? Cambio vita!
Originario di Maricopa, una cittadina dell’Arizona, Matthew lavorava in una società di microchip, ma a causa della crisi era stato licenziato. Sconfortato, il ragazzo ha preso la palla al balzo e ha deciso di cambiare vita. La sua idea era di mollare tutto, acquistare una barca a vela e cominciare a viaggiare per il mondo. Aveva pochi risparmi però. Così quando ha visto su un’asta di E-Bay l’annuncio di quel Catalina del 1982, uno sloop a vela di 27 piedi, in vendita per soli 700 euro, ha fatto la sua offerta e poi è andato a dormire. La mattina successiva ha scoperto di essersi aggiudicato la barca. Così due giorni dopo è partito alla volta di Montauk, nello stato di New York, per entrare in possesso dello scafo.
Il motore di una barca a vela conta, eccome
Quando ha incontrato il precedente proprietario, quest’ultimo illustrandogli la barca gli ha specificato che il motore dello sloop era soggetto a problemi, ma lì per lì Matthew Hunt non ha dato molto peso alla notizia. In fondo, avrà pensato, Vanna White, questo il nome della barca, è pur sempre un cabinato a vela. Il tempo di sistemarsi a bordo e ha mollato gli ormeggi dal porto di Montauk il giorno successivo con l’intento di esplorare la costa orientale degli Stati Uniti. Ma come avrebbe condotto da solo quella barca, per lo più in acque sconosciute? Contava sul fatto che aveva avuto in precedenza qualche esperienza di navigazione su un cabinato più grande.
Trascinato a riva e sbattuto sugli scogli
Il suo entusiasmo tuttavia si è scontrato con la dura realtà a poche ore dalla partenza. Mentre stava costeggiando la spiaggia di Shadmoor State Park, a Est del centro di Montauk, il propulsore della barca si è spento improvvisamente. In quel momento il vento era rafficato e cambiava spesso direzione. Inoltre la forte corrente oceanica lo spingeva a riva, verso una costa frastagliata e piena di rocce sommerse. Ha provato più volte a far ripartire il motore, ma non c’è stato verso. Il Wanna White è stato quindi trascinato e sbattuto con violenza sulla spiaggia fino ad arenarsi.
Danni allo scafo e all’ego…
Impaurito e sconvolto Matthew Hunt è riuscito a fuggire dalla barca spiaggiata con solo qualche livido e ha chiamare i soccorsi. Poi ha recuperato a bordo una sola valigia piena dei suoi averi e ha fatto qualche viaggio di ritorno sulla barca per prendere alcuni altri elementi essenziali, tra cui il suo portafoglio e una tanica di riserva di gasolio per prevenire danni ambientali.
La barca, in apparenza in buone condizioni generali, è stata quindi rimorchiata in porto ma nella notte è stata sommersa dall’acqua probabilmente a causa delle falle apertesi nella carena durante l’impatto con i fondali. E il sogno di Matthew di vivere e viaggiare in barca? Giusto e sacrosanto, ma bisogna correggere il tiro…
Un idiota, punto.