Dal 2013 l’associazione sportiva New Sardiniasail fondata da Simone Camba si occupa di reinserire nella società minori che hanno avuto problemi con la giustizia attraverso il mare e soprattutto la vela. Esperienze formative grazie alle quali questi ragazzi possono guardare alla vita con occhi diversi e con una rinnovata speranza.
Il mare è maestro di vita. Allora forse può insegnare ad amarla di più quella vita, a migliorarla, a riscattarla anche. È questo che ha pensato Simone Camba, velista e assistente capo della Polizia di Stato, quando ha dato vita all’associazione sportiva New Sardiniasail di Cagliari con la quale aiuta i giovani entrati nel circuito penale, rilanciandoli nel mondo tramite il mare e la vela. Grazie a progetti come “La rotta della legalità”, “The Sea for the social inclusion” e “Una Vela per Amico” New Sardiniasail dal 2013 collabora con il Tribunale Ordinario di Cagliari e il Centro per la Giustizia Minorile per la Sardegna.
Il suo obiettivo è il reinserimento nella società di minori che hanno avuto problemi con la giustizia attraverso il mare e soprattutto la vela, grazie ai quali questi ragazzi possono guardare alla vita con occhi diversi e con una rinnovata speranza.
Andare a vela, un percorso di recupero
È l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni ad occuparsi di tutti i ragazzi entrati nel circuito penale che hanno commesso il reato dopo il compimento dei 14 anni e prima dei 18, ma li segue anche fino ai 25 anni qualora il reato preveda una pena fino a quell’età. Spesso il Giudice per i minori utilizza la cosiddetta “messa alla prova”, una misura per cui viene sospeso il giudizio: al ragazzo e alle famiglie viene chiesto di impegnarsi in un programma, un percorso di recupero con attività concordate. Ed è qui che entra in gioco la New Sardiniasail di Simone Camba. In questi anni sono stati circa 60 i ragazzi, tra i 15 e i 22 anni, che hanno partecipato ai corsi organizzati da New Sardiniasail. Un’avventura a terra e in mare oltre alla partecipazione a corsi teorici e pratici che hanno lo scopo di insegnare ad andare a vela.
Lavoro di squadra e sacrificio gli insegnamenti del mare
In questo 2019 al progetto stanno partecipando 5 ragazzi: Alberto, Alessandro, Alessio, Fabio e Marco. Ognuno di loro arriva da un percorso e da esperienze diverse ma tutti oggi hanno una nuova certezza: “Con il lavoro di squadra si superano tante problematiche a bordo della barca come nella vita a terra”. Alessio, 18 anni compiuti durante il percorso con New Sardiniasail, tra i veterani dell’equipaggio, ha finito la sua esperienza ma d’accordo con il capitano Simone Camba ha deciso di proseguire a veleggiare con gli altri ragazzi. “Ho imparato a rapportarmi meglio con le altre persone – racconta Alessio – della vela non sapevo nulla poi è scoppiata una passione perché mi fa sentire più calmo e sereno”.
In navigazione su una barca col pedigree
Attualmente l’equipaggio dell’associazione è impegnato nel campionato invernale zonale di altura a Marina di Capitana (Quartu Sant’Elena, Cagliari) a bordo dell’ imbarcazione Lima Fotodinamico (il monotipo G34 del Giro d’Italia acquistato dal velista Cino Ricci, icona dell’avventura italiana su Azzurra insieme a Mauro Pelaschier nella leggendaria Coppa America del 1983). Grazie alla grande passione e con la spinta del vento, per l’associazione la navigazione continua e per il presidente Simone Camba all’orizzonte l’obiettivo è sempre molto chiaro: “Riportare questi ragazzi sulla rotta della legalità, perché la barca è solo uno strumento per trasferire quello che s’impara in mare sulla terra ferma”.