Abbattere le barriere fisiche e mentali nel nome dei diritti delle persone con disabilità viaggiando per il mondo con una barca a vela. Questo il messaggio lanciato da Andrea Stella che a bordo del suo catamarano Spirito di Stella il 15 ottobre è sbarcato a Venezia dopo aver attraversato l’Atlantico e percorso più di 6.500 miglia.
Essere vittima di un incidente non solo cambia la propria vita, ma offre l’opportunità di vedere il mondo con nuovi occhi e magari un’incrollabile volontà di migliorarlo quel mondo. È quello che è successo 17 anni fa al velista vicentino Andrea Stella che in vacanza a Miami (Usa) è rimasto paralizzato dopo essere stato colpito da un colpo di arma da fuoco durante un tentativo di rapina. Volevano rubargli la macchina e lui ci ha rimesso le gambe. Andrea però non si è fermato, anzi ha continuato a viaggiare a vela ideando Spirito di Stella, primo catamarano al mondo completamente accessibile, soprattutto a chi come lui è costretto a muoversi su una sedia a rotelle. Una barca dunque che rappresenta un bellissimo messaggio di uguaglianza e solidarietà e che sembra dire: le barriere, di qualunque tipo, se davvero vogliamo non esistono.
I diritti dei disabili a bordo di un catamarano
Lo scorso 15 ottobre Andrea Stella è tornato da un lungo e ambizioso viaggio: una navigazione di oltre 6.500 miglia dagli Stati Uniti all’Italia. Il progetto, denominato WoW-Wheels on Waves, è partito lo scorso 26 aprile quando la barca ha lasciato gli ormeggi dal porto di Miami (Usa) alla volta di New York dove Andrea ha ricevuto dal Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres la Convenzione per i Diritti delle Persone con Disabilità, accordo ratificato da 166 Paesi nel mondo, con una missione ben precisa: consegnarla personalmente a Papa Francesco alla fine del viaggio verso l’Italia. Quindi la lunga traversata atlantica e una grande avventura umana e di navigazione.
Sono trascorsi sei mesi di navigazione dall’inizio di questa sfida. Tante storie di vita e di coraggio si sono alternate a bordo di “Spirito di Stella”, tanti incontri con oltre 50 persone di età, origine, culture e abilità differenti, insomma una grande “famiglia inclusiva” con la quale ogni membro dell’equipaggio ha imparato a valorizzare le proprie diversità.
Un’esperienza che premia la forza di volontà
Una volta rientrato in Italia, Andrea Stella è stato ricevuto dal Papa il 13 settembre scorso per poi proseguire la navigazione con il multiscafo lungo le coste adriatiche fino a Venezia che ha celebrato la sua esperienza a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci.
“WoW – ha dichiarato Andrea Stella – è la dimostrazione che con la volontà si può fare tutto, bisogna sognare e lavorare duramente ma alla fine i risultati arrivano. Grazie a chi ci ha lavorato, ai partner che lo hanno reso possibile, a chi ci ha ospitato nei vari porti, a chi con il suo impegno ha voluto dare il proprio contributo, a chi si è candidato e ha fatto un pezzo di questo lungo viaggio. “WoW sono le persone straordinarie che hanno navigato fisicamente e virtualmente, sono le persone che hanno a cuore i diritti di tutti”.