Come controllare e sostituire gli anodi della barca

Mantenere gli anodi in ordine previene gravi danni a bordo dovuti alla corrosione galvanica dei metalli. Ecco come organizzare un piccolo impianto di bonding e tenerlo monitorato.

Come controllare e sostituire gli anodi della barca. La corrosione galvanica è un fenomeno che colpisce la maggior parte delle imbarcazioni. Se ci sono due metalli diversi a bordo, come l’acciaio inox e il bronzo, l’acqua agisce come un elettrolita e il meno nobile dei due metalli, in questo caso il bronzo, diventa un anodo e inizia a corrodersi. Se si tratta di una presa a mare, il danno potrebbe affondare l’imbarcazione. Come risolvere il problema? Semplice. Collegando elettricamente un metallo meno nobile, come lo zinco, questo diventa l’anodo, proteggendo gli altri metalli dalla corrosione. In acque molto salate è necessario un metallo più reattivo, come il magnesio, per garantire una protezione adeguata.

Gli anodi offrono protezione solo al metallo a cui sono collegati elettricamente. Ciò significa che devono essere in contatto fisico diretto o collegati da un filo all’interno dell’imbarcazione. Basta utilizzare un multimetro in modalità continuità per verificare che gli oggetti che si vogliono proteggere abbiano un collegamento elettrico corretto con i perni anodici dello scafo.

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Anodi barca

La messa a terra del sistema di bonding

È sempre buona norma collegare elettricamente tutti i metalli immersi con un cavo conduttore da 10 millimetri quadrati, detto bonding, e poi collegare gli anodi al bonding. Senza bonding diventa necessario installare degli anodi su ogni “isola” di metalli immersi Non tuttiperò sono d’accordo sulla necessità di collegare tutti i metalli immersi dello scafo; l’oggetto collegato infatti deve essere abbastanza vicino all’anodo di protezione e c’è il rischio di introdurre la corrosione da corrente vagante dove prima il rischio era minimo. La decisione è una questione di preferenze personali.

Corrosione e anodi in barca. Il sistema di collegamento sarà anche collegato al polo negativo della batteria. In questo modo si ottiene un percorso rapido e semplice di scarico a terra per qualsiasi corrente vagante, anziché rappresentare un pericolo per le persone a bordo. Si sta inoltre diffondendo l’uso di prese a mare in plastica ad alta resistenza che ovviamente non richiedono alcun tipo di collegamento.

Anodi barca

Montaggio corretto degli anodi

Quando si tira fuori la barca dall’acqua, bisogna verificare che ci sia una buona quantità di corrosione sull’anodo, il che significa che sta funzionando. L’assenza di corrosione significa che c’è un problema di legame. Se la corrosione è superiore al 50%, invece, l’anodo non è abbastanza grande ed è necessario sostituirlo con uno più grande.

Corrosione e anodi in barca. Per togliere l’anodo, occorre rimuovere i dadi da 15 mm e far scorrere l’anodo dai perni. Quando si monta il nuovo anodo, sostituire le rondelle elastiche che bloccano l’anodo e usare una goccia di Locktite per mantenere i dadi in posizione. Bisogna anche mettere uno spessore di gomma tra l’imbarcazione e la superficie piatta dell’anodo per proteggere lo scafo quando l’anodo si corrode. L’anodo sarà presente anche sull’albero dell’elica. Anche in questo caso, deve essere sufficientemente grande da non corrodersi oltre il 50% nel periodo in cui l’imbarcazione rimarrà in acqua. Assicurarsi inoltre che le due metà degli anodi dell’albero siano avvitate a un albero pulito e che le viti siano fissate con la Locktite.

Non dimenticate infine gli altri raccordi metallici subacquei che spesso hanno i loro anodi; inoltre, alcuni motori includono anodi all’interno del sistema di raffreddamento dell’acqua di mare che devono essere sostituiti.

 

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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