Per quanto apprezzati per gli innegabili vantaggi di comfort, spazio a bordo e qualità marine, i catamarani sia a vela che a motore in Italia hanno sempre stentato a diffondersi al contrario degli altri Paesi a cultura nautica. Ma i tempi cambiano…
Il rapporto tra diportisti e catamarano da crociera è sempre più felice. Al di là della scena sportiva e delle competizioni, dalla Coppa America alle rotte oceaniche, giri del mondo compresi, in cui i multiscafi hanno da anni ormai preso la ribalta da grandi protagonisti sui campi di regata grazie alle loro straordinarie prestazioni, sono sempre di più i diportisti che apprezzano il catamarano come eccellente mezzo da crociera, sia a vela che a motore. Non a caso questa tipologia di barche ha fatto la fortuna delle società di charter che con le loro flotte di multiscafi hanno invaso le più belle destinazioni veliche del mondo: dai Caraibi, alla Thailanda, dal Sudafrica alla Polinesia. Del resto gli stessi cantieri spesso concepiscono il catamarano di serie proprio per soddisfare le esigenze dei velisti charteristi.
Leggi anche: Per la crociera cosa scelgo: catamarano o monoscafo?
Spazi, doti marine e comfort
Al di là tuttavia di questo filone turistico velico legato alle vacanze stagionali, il successo del catamarano da crociera lo si deve anche a una moltitudine di diportisti che ha scelto il multiscafo come barca definitiva, armatoriale sfruttandone le innumerevoli qualità marine e di comfort. Spazi più ampi, capacità di stivaggio maggiori, grande stabilità, ottime prestazioni, doppia motorizzazione, basso pescaggio, grande sicurezza, sono solo alcuni dei punti di forza di un catamarano.
Ecco perché dalla loro patria naturale che è la Francia, dove queste barche vantano una lunga tradizione di progettazione e costruzione, i catamarani con il tempo si sono diffusi a macchia d’olio in tutti i Paesi del mondo. E in Italia? Nel nostro Paese il catamarano per quanto apprezzato e utilizzato con soddisfazione da una fetta di amatori incalliti, ha stentato fino a oggi a crescere in termini di numeri. Certo, abbiamo anche noi dei cantieri specializzati che innestano il rinomato “made in Italy” su queste imbarcazioni, così come dei tratti di costa più favorevoli alla crociera in multiscafo. Ci sono però delle resistenze da parte dei velisti nostrani alla cultura del catamarano alimentate in parte dalla cronica penuria di posti barca e dai costi esorbitanti degli ormeggi, dall’altra da un innato scetticismo tutto italico nei confronti del doppio scafo a livello di prestazioni veliche.
Eurosail leader europeo dei catamarani Fountaine Pajot
Almeno fino ad oggi. Già, perché come riportato dalle recenti cronache c’è una notizia degli ultimi giorni che sembrerebbe dare conto di una netta inversione di tendenza. In pratica è successo che Eurosail, il dealer italiano del celebre cantiere francese Fountaine Pajot, che ha fatto la storia del catamarano da crociera, sia stato riconosciuto come miglior dealer a livello europeo. Così negli uffici della Eurosail di Lignano Sabbiadoro (Ud) ad oggi troneggia il trofeo in cristallo ricevuto come riconoscimento che attesta che a vendere il maggior numero di catamarani Fountaine Pajot nella stagione 2016-2017 in Europa è stato un dealer italiano.
Tale riconoscimento testimonia allora come il mercato dei catamarani in Italia sia in continua crescita e come negli ultimi anni abbia superato anche mercati tradizionali consistenti a livello di numeri, come per esempio l’Olanda.
Mercato italiano dominato dai grandi Brand
Tale crescita veloce, per la verità, è ancora alimentata da pochi grandi Brand: infatti, nel nostro Paese, i piccoli cantieri non trovano riscontri in queste fortunate tendenze e le barche vendute appartengono quasi esclusivamente ai 4-5 cantieri internazionali maggiori come Fountaine Pajot, appunto, ma anche Lagoon, Nautitech e Outremer per i progetti più sportivi, ai quali prossimamente dovrebbero aggiungersi anche i multiscafi firmati Dufour per la crociera.
Resta il fatto che seppure in ritardo rispetto al mercato mondiale e soprattutto nonostante la pesante crisi nautica che ha interessato l’Italia negli ultimi anni, la notizia che una tipologia di barche come i catamarani trovi finalmente fortuna anche nel nostro Paese è un bel segno di vitalità del settore. Viva il catamarano!