Il costo del greggio aumenta? La società tedesca Skysails, fondata dall’ingegnere Stefan Wrage, sviluppa da diversi anni una serie di ali simili a quelle che utilizzano gli appassionati di kitesurf che applicate a cargo e navi commerciali sono in grado di ridurre i costi del carburante fino al 35 per cento, con vantaggi anche per l’ambiente.
Ridurre i costi del carburante e di gestione delle navi da carico e di conseguenza salvaguardare l’ambiente grazie all’uso di mezzi di propulsione “green”. Quali? Ma gli aquiloni naturalmente, anzi sarebbe meglio dire kite. Questa la nuova scommessa di un’azienda tedesca, la SkySails, che da circa venti anni sviluppa e brevetta ali molto simili a quelle utilizzate per il kitesurfing solo che di dimensioni maggiori che possono essere applicate alle navi mercantili. Sfruttando questi mega aquiloni secondo i dati forniti dalla compagnia tedesca le compagnie di navigazione commerciale otterrebbero un risparmio di carburante tra il 10 e il 35 per cento.
Per fare un esempio pratico nell’arco di un anno, a seconda delle condizioni meteo, su un mercantile da 90 metri si trasformerebbe in un risparmio annuale di 280 mila euro. Un effetto collaterale di riflesso all’uso dei kite a bordo delle navi sarebbe un considerevole decremento di sostanze inquinanti negli oceani.
L’ala vola a oltre 100 metri dal livello del mare
Ma come funziona il sistema brevettato dalla SkySails? I tecnici dell’azienda tedesca installano un gigantesco aquilone che viene fissato alla prua della nave ed è gestito da un sistema informatizzato in grado di calcolare in tempo reale le rotte più adatte in base all’intensità e alla direzione dei venti. Una volta lanciata in pochi minuti attraverso un semplice ingranaggio la vela vola a una distanza tra i 100 e i 300 metri sopra il livello del mare, dove i venti soffiano con una intensità del 50% superiore. La vela è assicurata alla prua della nave attraverso un cavo di traino e una volta in aria viene controllata tramite un pod in timoneria o in alternativa, per i più sportivi, con comandi manuali.
L’avveniristico sistema al momento ha prezzi piuttosto elevati che vanno dai 380.000 euro agli oltre 3 milioni per gli aquiloni più grandi. Dal punto di vista ambientale il propulsore eolico permette teoricamente di utilizzare del motore soltanto in fase di partenza e attracco. La Skysails ha già firmato un contratto con la compagnia di navigazione Beluga di Brema (Germania), ma prevede di vendere almeno 1.500 dei suoi aquiloni entro i prossimi dieci anni.
Un sistema applicato a cargo e catamarani commerciali
Recentemente la SkySails ha stretto un accordo con un’altra azienda tedesca, la Silent-Yachts, produttrice di multiscafi. Quest’ultima stava cercando una tecnologia in grado di migliorare i suoi multiscafi a propulsione ibrida ma le vele tradizionali già sperimentate rappresentavano un problema in quanto riducevano la produzione di energia dei pannelli solari facendo ombra sul ponte. Da qui l’idea di utilizzare una vela in stile Skysails. Il risultato finale è un catamarano avveniristico che naviga con un sensibile risparmio di carburante, senz’albero e senza le manovre tradizionali e soprattutto quando il vento lo consente a totale emissione zero.
Stefan Wrage, giovane ingegnere appassionato di aquiloni
Fondata agli inizi degli Anni 2000 da Stefan Wrage, la Skysails deve il proprio successo all’intraprendenza di questo giovane ingegnere tedesco appassionato di aquiloni. I suoi primi esperimenti nel Baltico applicando dei kite a piccole imbarcazioni furono disastrosi, tanto che nel 2002 quasi affondò sotto i debiti di oltre 100 mila euro. Ma poi il prezzo del greggio ricominciò a correre e con il barile a 60 dollari qualcuno pensò che investire nel suo ambizioso progetto poteva valere la pena. L’Oltmann Gruppe ci mise 10 milioni e Herr Wrage tirò fuori un sistema di pilota automatico computerizzato che ha dato ottimi risultati. Info: www.skysails-yacht.com.