Un incendio di vaste proporzioni lo scorso 13 gennaio ha distrutto una struttura di rimessaggio nella città spagnola di Marbella. Circa 80 imbarcazioni tra cabinati e yachts sono andati distrutti.
Un incendio di vaste proporzioni ha devastato 80 imbarcazioni che erano ospitate all’interno del porto turistico di Marbella, in Spagna. Le fiamme sono divampate intorno alle 19,30 di mercoledì 11 gennaio da un capannone di rimessaggio e hanno avvolto tutto la struttura.
Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che nel giro di poco più di 30 minuti hanno schierato diverse squadre di pompieri per un totale di 30 uomini che hanno domato le fiamme e sono riusciti a limitare i danni nonostante il forte vento. Nel marina infatti, uno dei più apprezzati della costa spagnola, soggiornano centinaia di cabinati a vela, yachts a motore, moto d’acqua e gommoni. Oltre a un gran numero di barche da pesca che con le loro reti e la loro attrezzatura sono particolarmente esposte al rischio di incendio.
Leggi anche: Formentera: in fiamme lo yacht dell’imprenditore Paolo Scudieri
Ignote le cause delle fiamme
Dell’edificio è rimasto solo un guscio, con le pareti annerite e crollate. Un vigile del fuoco è rimasto ferito mentre spegneva le fiamme, ma è stato curato sul posto dai servizi sanitari. Il capo dei vigili del fuoco di Marbella, Medardo Tudela, ha confermato che l’incendio ha avuto origine nell’area meridionale del magazzino, in particolare in un’officina incustodita del magazzino, ma le indagini sono ancora in corso. Il fuoco massiccio ha fatto crollare tutta la struttura dell’edificio, con i pannelli multipli delle pareti distrutti.
Sul posto si è recato anche il sindaco di Marbella, Ángeles Muñoz che ha dichiarato: “Nonostante l’incendio sia stato molto virulento, soprattutto per la presenza di materiali come la plastica, vetroresina e carburante, grazie alla rapida azione dei vigili del fuoco è stato possibile circondarlo e isolarlo nell’impianto stesso”.