Roll-bar in barca: chi lo ama e chi lo odia

Il roll-bar è ormai una presenza fissa a bordo di molte barche, dai gommoni, alle barche da pesca fino ai cabinati a vela da crociera, ed è molto apprezzato dai diportisti. Non è sempre stato così, ma vediamo in dettaglio i pregi e i difetti di questo componente, le sue origini e se vale la pena di installarne uno a bordo quando non presente.

Il roll-bar è uno di quegli accessori nautici che negli ultimi anni ha conosciuto una grande diffusione. Sempre più diportisti lo vogliono a bordo delle proprie barche e di conseguenza progettisti e cantieri cercano di soddisfare questa nuova esigenza proponendolo su tanti modelli. Prima in effetti non era così. Fino ad alcuni anni fa il roll-bar nautico lo si poteva vedere esclusivamente su qualche gommone futuristico o a bordo di particolari motoscafi, come gli open da pesca. Anche tra le barche a vela un tempo il roll-bar era una scelta relegata per lo più ai cabinati dei giramondo, i cosiddetti “blu water cruisers”.

Oggi tuttavia una serie innumerevole di barche sfoggia il roll-bar in coperta e quando non previsto sui modelli di serie non sono pochi quei diportisti che decidono di acquistare questo optional a parte e installarselo da soli. Poi, come sempre avviene per qualsiasi componente nautico, accanto a coloro che apprezzano il roll-bar ci sono sempre i detrattori, i puristi, quelli a cui non piace, quelli che non ne apprezzano i vantaggi e che ne esaltano invece i difetti. Sono correnti di pensiero diverse, legittime ciascuna a suo modo naturalmente, perché in barca ci si va per piacere e il proprio mezzo bisogna allestirlo secondo i propri gusti estetici e le proprie esigenze pratiche.

Roll-bar

Roll-bar a bordo: sì o no?

Per coloro invece che sono ancora indecisi o hanno qualche dubbio sulle reali potenzialità del roll-bar, abbiamo deciso di approfondire in questa guida tutto quello che c’è da sapere su questo componente nautico, illustrarne i pregi e i difetti, raccontarne le origini e spiegare come può cambiare la vita a bordo di una barca, sia questa un gommone, un motoscafo o una barca a vela. Serve davvero il roll-bar su una barca? Perché vale la pena installarne uno? Ci sono controindicazioni? Cerchiamo di rispondere a tutte queste domande.

Roll-bar

Derivato dalle auto ma con funzioni diverse

Come altri componenti ormai da tempo utilizzati in barca, anche il roll-bar non nasce in campo nautico, ma in quello automobilistico. E più precisamente nel mondo delle auto da corsa, quelle da rally soprattutto, ma anche quelle da pista, che ancora oggi montano questi archi tubolari realizzati per lo più in acciaio. Il loro compito è quello di proteggere i piloti in caso di ribaltamento del veicolo o comunque durante gli incidenti ed evitare che la scocca del mezzo si accartocci su di loro schiacciandoli. Il roll-bar spesso è montato anche a bordo delle Jeep, sempre per lo stesso motivo visto che anche nei fuoristrada il rischio di ribaltarsi o prendere colpi da parte dei conducenti è tutt’altro che remoto. Questo prezioso accessorio a bordo delle autovetture è un fondamentale elemento di sicurezza e assolutamente obbligatorio nel settore sportivo.

In barca tuttavia il roll-bar non c’entra assolutamente nulla con la sicurezza e perde completamente la funzione di proteggere l’equipaggio. Questo è lampante e basta vedere le differenze sostanziali tra il roll-bar nautico e il roll-bar delle auto. A bordo delle autovetture il roll-bar è una struttura massiccia che si estende a tutto l’abitacolo e forma una specie di gabbia di sicurezza. A bordo delle barche invece il roll-bar assume la foggia di un traliccio più o meno grande ma che si limita a formare un arco in coperta. Anche i materiali utilizzati nella nautica per quanto robusti e solidi non hanno nulla di paragonabile ai moduli ad alta resistenza e piuttosto pesanti delle vetture. E giustamente. La funzione del roll-bar in barca è infatti completamente diversa.

Roll-bar

Un supporto prezioso in coperta

Il roll-bar nautico ha una funzione esclusivamente di supporto e serve principalmente a installare una serie di strumenti, accessori e componenti di bordo su una struttura appunto rialzata rispetto alla coperta, liberando in questo modo il passaggio dell’equipaggio e i movimenti dello stesso soprattutto durante le manovre. L’utilità di questo accessorio è stata sfruttata infatti all’inizio proprio su barche di piccole dimensioni, per lo più a motore, dove liberare il piano di calpestio da attrezzature e materiali si rivela estremamente comodo: si aumenta la vivibilità degli spazi esterni senza rinunciare all’installazione di strumenti preziosi. Poi con la diffusione sempre maggiore di componenti soprattutto elettroniche a bordo, il roll-bar è stato via via installato e apprezzato anche su barche più grandi, compresi i cabinati a vela.

Pensate per esempio al vantaggio in una barca a vela di avere un pozzetto dove ci sono solo le scotte e le drizze rinviate al timoniere e dove tutto quello che non serve strettamente alle manovre è installato sul roll-bar, quindi non intralcia chi manovra o disturba la visuale di chi governa la barca.

Roll-bar

Il posto ideale per antenne, pannelli solari e luci di via

Quali sono i componenti che è possibile installare sul roll-bar? La maggior parte dei diportisti sfrutta il roll-bar per montare le luci di navigazione, ma anche l’antenna del Gps o del radar. Su piccoli motoscafi e sui gommoni sul roll-bar vengono collocate anche alcune dotazioni di sicurezza obbligatorie, come per esempio il salvagente anulare completo di cima oppure dei piccoli estintori o ancora le boette luminose. Tutto spazio salvato per esempio nei gavoni dove di solito viene stivata questa attrezzatura e che è comodo avere sempre a portata di mano. Su molte barche a vela poi il roll-bar è una struttura perfetta per disporre i pannelli solari sia fissi che flessibili. Sulle piccole barche da pesca poi il roll bar può tornare molto utile come posto comodo e sicuro per tenere la propria canna da pesca.

Il roll-bar: modelli fissi e abbattibili

Nella normale vita di bordo la presenza del roll-bar è sfruttata dall’equipaggio come supporto per tenersi durante la navigazione oppure per appendere temporaneamente oggetti ed effetti personali: un telo da mare, una sacca stagna, un binocolo, una borraccia. Negli spazi angusti di un pozzetto fa sempre comodo avere un supporto e un piano di appoggio in più rispetto a quelli standard. La maggior parte dei roll-bar sono fissi, soprattutto quando questo componente è previsto come dotazione di serie delle barche. Il mercato nautico tuttavia offre anche una grande quantità di modelli abbattibili molto apprezzati dai diportisti che ne sfruttano i vantaggi quando serve ma poi li ripiegano a proprio piacimento.

Altro vantaggio del roll-bar è quello di essere complementare al tendalino perché offre in maniera naturale un sostegno in più all’allestimento a bordo di questo accessorio, prezioso per proteggere equipaggio e componenti della barca dai raggi solari. Un sostegno in più per il tendalino significa disporre di una copertura per l’ombra ancora più solida, resistente e semplice da montare. Inoltre il roll-bar rende possibile navigare con il tendalino alzato anche a una certa velocità, opzione che in genere non è possibile senza questo prezioso sostegno ad arco. Il mercato nautico propone anche dei roll-bar già dotati di tendalini o cappottine che non vanno a condizionare la funzione principale di supporto di attrezzature e strumenti di questo componente.

Difetti: estetica, aerodinamica e peso in più

Bene, fino a qui abbiamo illustrato i vantaggi del roll-bar che ne fanno un componente molto apprezzato dai diportisti. Ora passiamo ad elencare gli svantaggi o comunque alcune sue criticità sostenute dai suoi detrattori. Il primo punto critico del roll-bar è di natura estetica e questo è stato per molto tempo l’argomento spartiacque tra sostenitori e critici. Di fatto avere questo traliccio che si erge in coperta va a spezzare le linee ricercate e filanti di una barca, la sua geometria. Oggi i diportisti accettano di più qualche compromesso in ragione della funzionalità del roll-bar, ma in passato la questione era sacra e ancora oggi alcuni puristi delle forme non lo vogliono nel modo più assoluto.

Altro elemento a sfavore del roll-bar è il suo peso che quando non previsto dagli studi di progettazione o dai cantieri va a condizionare innegabilmente le prestazioni della barca, sia essa a motore che a vela. Su una barca a motore aggiunge anche costi maggiori del carburante. Per fortuna l’evoluzione dei materiali e soprattutto l’uso di fibre composite oggi può limitare il problema.

Terzo svantaggio del roll-bar è la sua resistenza aerodinamica. Anche in questo caso, è chiaro che la presenza di tubi in acciaio o comunque di una struttura in vetroresina trasversale alla linea di mezzeria dello scafo aggiunga resistenza all’avanzamento della barca. In ogni caso,  a conti fatti si tratta di differenze minime, soprattutto nel caso di cabinati a vela.

Il roll-bar ingombra in acqua e a terra

Altro elemento critico del roll-bar è il suo ingombro che in certi casi può condizionare le manovre, i movimenti dell’equipaggio e la stessa visuale del timoniere. Pensiamo per esempio a chi deve regolare le vele oppure a una manovra negli spazi affollati di un porto o ancora a chi a bordo della sua barca o gommone vuole dedicarsi alla pesca alla traina. Su certi rib inoltre non è raro vedere installati dei roll-bar troppo bassi che non solo intralciano, ma sono anche pericolosi per la testa di chi sta a bordo che rischia pericolosi urti in ogni momento.

Tra gli svantaggi del roll-bar c’è anche quello della copertura invernale della barca. Quando infatti il roll-bar è fisso e non abbattibile infatti l’armatore deve provvedere ad avere un telo di copertura, il cosiddetto “cagnaro”, sempre un po’ più grande per avvolgere l’intero arco. C’è infine chi non installa un roll-bar per paura che attragga i fulmini. Questo in realtà è un falso problema visto che anche se provvisto di antenne e altre punte metalliche il roll-bar non ha effetto di attirare i fulmini e non crea disturbi alla ricezione delle stesse purché queste siano state montate seguendo le istruzioni specifiche di ognuna.

Barca in vetroresina o gommone? Questo è il dilemma…

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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