Una ragazza inglese di appena 21 anni, Jasmine Harrison, ha completato la traversata dell’oceano Atlantico in solitario a bordo di una barca a remi. Ha impiegato poco più di 70 giorni a percorre circa 2.400 miglia.
Certe imprese si hanno nel cuore, le coltiviamo a lungo e appartengono al mondo dei sogni. Ci aiutano ad andare oltre la nostra vita quotidiana, fatta di lavoro, responsabilità e doveri. Così può capitare anche a un’insegnante di sognare di attraversare l’Atlantico in barca a remi. Poi però realizzarle certe imprese non è di tutti. Lei ci è riuscita. Si chiama Jasmine Harrison, è di nazionalità britannica e a soli 21 anni ha attraversato l’Atlantico in solitario in barca a remi diventando la più giovane donna al mondo a riuscirci.
Ha navigato per 70 giorni, 3 ore e 48 minuti battendo il precedente record che apparteneva a all’americana Katie Spoz, 22enne che aveva compiuto la stessa traversata dal 3 gennaio al 14 marzo 2010. La Harrison nella vita di tutti i giorni è un’insegnante part time e barista di Thirsk, North Yorkshire, vicino Leeds. L’idea di questa impresa estrema gli è venuta nel 2019 e ha lavorato duro allenandosi tutti i giorni per portarla a termine.
Le scuffie, la stanchezza e il rischio collisioni
Il viaggio in Atlantico in barca a remi di Jasmine Harrison è iniziato lo scorso 12 dicembre. È partita da La Gomera, una delle isole più piccole delle Canarie. Il suo programma giornaliero prevedeva due ore a remare e altre due ore a riposare. Dopo più di due mesi la ragazza è arrivata ai Caraibi, compiendo così l’impresa. In totale ha navigato e remato per circa 2.400 miglia e durante il viaggio non sono mancati momenti difficili e rischiosi.
La barca a remi infatti si è capovolta in Atlantico una prima volta agli inizi del mese di febbraio e poi, ancora, due giorni dopo, quando Jasmine si è infortunata al gomito. Durante la traversata dell’oceano ha anche rischiato una collisione con una nave. Ma alla fine è arrivata a destinazione. “Portare a termine questa traversata oceanica era tutto quello che volevo – ha spiegato piena di gioia al suo arrivo – adesso voglio solo cibo, assolutamente cibo”.
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Un’impresa marinaresca a sfondo benefico
Il record ha permesso alla giovane ragazza inglese di racimolare 10.000 sterline da devolvere in beneficenza. I fondi raccolti andranno infatti alla fondazione Blue Marine che si occupa di combattere la pesca invasiva e a ShelterBox, organizzazione che aiuta le persone coinvolte nei disastri naturali. La donna del record ha voluto anche lanciare un messaggio: “Voglio ispirare le persone a fare qualcosa al di là della comfort zone e fare qualcosa per cambiare il mondo”.