Un giovane di Ravenna, Lorenzo Gaudenzi, ha lasciato il proprio lavoro a Bruxelles pur di partecipare alla prossima edizione della Clipper Race, un giro del mondo in equipaggio a tappe. Ha finito le selezioni e ora si sta allenando in oceano.
Lorenzo Gaudenzi prepara la prossima Clipper Race. In questa società sempre più liquida, afflitta dalla crisi economica e in cui la pandemia globale ha rimischiato le carte dei valori e delle priorità delle nostre vite, succede sempre più spesso di prendere decisioni importanti. Che mettono da parte vecchi schemi e paure per lanciarsi a capofitto in ciò in cui si crede. Può essere anche la passione per la vela e per i viaggi.
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Il lavoro a Bruxelles mi stava stretto
Così è successo a Lorenzo Gaudenzi, 32 anni e di origine ravennate, che per seguire il suo sogno di fare il giro del mondo e partecipare Clipper Race 2023-24, quando si è trattato di lasciare il lavoro non ci ha pensato due volte. “Fino alla pandemia la vela era per me era solo una passione – racconta Lorenzo – In quel momento mi trovavo a Bruxelles, dove mi ero trasferito con miei genitori. Ero front-desk executive per un albergo nella capitale belga ed il Covid mi ha spinto a dare una svolta alla mia vita. Il settore nel quale ero occupato è stato il primo a chiudere e l’ultimo a riprendere. Io avevo preso la patente nautica nel 2018 e quella per l’offshore nel 2020. Così ho fatto richiesta per la Clipper Race, e mi hanno chiamato”.
A bordo avrà il ruolo di navigatore
Attualmente Lorenzo Gaudenzi si trova in Portogallo a seguire dei training oceanici con degli amici. Presto però si sposterà in Inghilterra per raggiungere gli altri componenti degli undici equipaggi che prenderanno parte alla Clipper Race 2023-24. Nelle acque britanniche lo aspettano cinque allenamenti specifici, ognuno dei quali della durata di 7-10 giorni in mare aperto. “Ho deciso di svolgere un allenamento in più farò uno in più rispetto agli altri partecipanti – spiega ancora il 32enne romagnolo – perché all’interno dell’equipaggio in cui verrò inserito, avrò il ruolo di circumnavigatore. Questo significa che nel corso del giro del mondo che durerà circa 12 mesi non salterò alcuna tappa e sarò una delle figure centrali dell’equipaggio”.
La formazione per questa lunga impresa velica, che è soprattutto una competizione è una cosa seria. Così come la selezione per partecipare. Lorenzo ne ha dovute superare ben 5, compresi rigorosi test psico-attitudinali e prove più pratiche. Il tutto per riuscire a condurre i mitici Clipper 70, veri missili del mare in grado di planare a 15 nodi su onde dell’oceano. Nella prossima edizione la flotta della Clipper Race partirà dalle coste di Liverpool e farà tappa in Uruguay, a Città del Capo, a Perth, a Sidney, in Cina, a Seattle, a Panama e quindi New York, prima di tornare in Irlanda. Un viaggio che coprirà circa 40.000 miglia.
Un occhio alla regata e uno all’ambiente
Ora Lorenzo Gaudenzi sta aspettando di sapere su quale barca e sotto quale skipper sarà imbarcato per la regata. “Spero di finire in un equipaggio competitivo – conclude Lorenzo Gaudenzi – L’organizzazione ha selezionato componenti con differenti livelli di esperienza e abilità di diverso tipo. Ci saranno infermieri, ingegneri, pompieri e marinai provetti. Io sono entusiasta perché di qui in avanti potrò dedicarmi al mare e all’ambiente. Due grandi passioni della mia vita».
Durante la competizione Lorenzo Gaudenzi infatti abbinerà al racconto della sua regata anche un crowdfunding per finanziare un progetto di monitoraggio delle cosiddette “isole di plastica” che si formano negli oceani. “Organizzeremo cinque differenti pacchetti di adesione alla campagna che verrà lanciata – dice Lorenzo – Che andranno dalla possibilità di finanziare il mio equipaggiamento, fino al sostegno delle campagne ambientali attraverso l’acquisto di magliette e braccialetti. Tutto merchandising che, ovviamente, sarà in materiale riciclabile”.