Sabato 4 giugno il navigatore giapponese Kenichi Horie ha completato la sua ennesima traversata transpacifica in solitario e senza scalo, guadagnando anche il titolo di navigatore più anziano di sempre ad aver portato a termine l’impresa.
“Fate sì che i vostri sogni non restino solo tali, abbiate un obiettivo e applicatevi per raggiungerlo. Non potrà che attendervi una vita meravigliosa”. Una straordinaria filosofia quella del velista giapponese Kenichi Horie che alla ragguardevole età di 83 anni ha completato la sua ennesima transpacifica in solitario e senza scalo, guadagnando anche il titolo di navigatore più anziano di sempre ad aver portato a termine l’impresa.
Partito il 27 marzo da San Francisco a bordo del Suntory Mermaid III, sloop di alluminio di appena 5,8 metri, Horie ha impiegato oltre due mesi per raggiungere Nishinomiya, alimentandosi esclusivamente di riso, cibo in scatola e pesce pescato. Nessuna particolare preparazione fisica. “Sono sempre in buona salute – aveva dichiarato al San Francisco Chronicle, prima della partenza –. Non mangio, né bevo troppo”.
Amore per la vela, voglia di avventura e stile di vita eco
Quello di Kenichi Horie è un nome che molti appassionati di avventure oceaniche ricordano. Nato nel 1938 a Osaka, Horie è divenuto un’icona nel paese del Sol Levante dopo che nel 1962, a soli 22 anni, guadagnò il titolo di primo giapponese (e secondo navigatore solitario) ad attraversare il Pacifico; per di più su una barca in compensato marino di appena 5,8 metri, il Mermaid. Horie completò la rotta da Nishinomiya a San Francisco in 94 giorni.
A quell’esordio seguirono molte altre imprese stravaganti con diversi tipi di barche, spesso costruite con materiali riciclati e dotate di sistemi di propulsione ecosostenibili. Nel 1974 completò il giro del mondo senza scalo; nel 1989 attraversò il Pacifico su una barca di soli 2,8 metri; quindi nel 1992 raggiunse Okinawa dalle Hawaii su una barca a pedali; dopodiché nel 1996 navigò dall’Ecuador al Giappone su un natante di alluminio riciclato alimentato a energia solare; poi ancora nel 2002 completò nuovamente la traversata del Pacifico su Sirenetta III, barca realizzata assemblando botti di whisky, lattine di alluminio e bottiglie di plastica; infine nel 2008, ancora, navigò dalle Hawaii alla penisola di Kii, in Giappone, su un catamarano di 9 metri, il Suntory Mermaid II, provvisto di un innovativo sistema di propulsione alimentato esclusivamente dal moto ondoso.
Insomma questo instancabile navigatore giapponese rappresenta una vera icona non solo di passione per il mare e la navigazione; ma anche un bel messaggio positivo a tutti gli abitanti del pianeta.