Il gruppo francese Bénéteau, leader mondiale nella produzione di barche a vela, a luglio ha comprato la maggiore società di charter del mondo, la Dream Yacht Charter e una quota di un altro operatore del settore, Navigare, con l’obiettivo di entrare nel mondo del charter.
Con oltre un miliardo di fatturato, 7.400 dipendenti e 130 anni di storia, Groupe Bénéteau è il più importante gruppo mondiale nella produzione di barche a vela. Ne fanno parte 12 marchi: i prestigiosi Bénéteau e Jeanneau, il brand di catamarani Lagoon comprato nel 1996, Prestige, il cantiere italiano Montecarlo Yachts, Excess, Construction Navale Bordeaux (CNB), i brand statunitensi Four Winns, Glastron, Wellcraft e Scarab, e l’ultimo arrivato, il cantiere polacco Delphia Yachts, acquisito nell’estate del 2018. Da qualche anno tuttavia Groupe Bénéteau è attirato dall’idea di proporre nel mercato nautico non solo prodotti, le barche appunto, ma anche servizi affini, come per esempio quelli attinenti al turismo nautico.
Non stupisce allora che lo scorso luglio i dirigenti del gruppo francese hanno deciso di acquisire in partnership con un fondo d’investimento ceco, PPF (uno dei più grandi fondi d’investimento europei) i pacchetti di maggioranza di una delle più grandi società di charter del mondo, la Dream Yacht Charter, ma anche una quota di un altro operatore importante come Navigare. La nuova società è formata per il 59% dal fondo d’investimento ceco PPF e per il 41% da Groupe Bénéteau che ha acquisito l’87% della Dream Yacht Charter e una quota molto simile della società Navigare. Le rimanenti quote continueranno ad essere detenute dai rispettivi fondatori delle due società. Le due società di charter insieme possiedono una flotta di circa 1.200-1.400 barche, una buona parte delle quali sono catamarani dislocati in molti basi diverse nel mondo.
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Obiettivo: cambiare il settore charter in modo radicale
Con questa operazione finanziaria dunque di fatto Groupe Bénéteau entra nel settore charter con l’intenzione di consolidarvi la propria presenza, avere solidi partner commerciali e acquisire il necessario know how da operatori estremamente referenziati nel campo dei servizi turistici nautici. Ma naturalmente il gruppo francese non starà solo a guardare.
Il progetto è anche quello di di rivedere radicalmente il modo di fare charter nel mondo. Secondo i dirigenti del gruppo francese oggi una barca da charter deve essere vista come una camera di albergo, un servizio per il cliente che si deve basare sull’efficienza, efficienza che va pagata. Non dovrà più essere possibile aspettare ore perché la propria barca sia pulita e consegnata. Il check in e check out dovranno essere fatti on line in pochissimi minuti. Se è vero che ci sono molte persone disposte a pagare 4.000 euro a persona per passare una settimana in un villaggio del Club Mediterranee, sicuramente ce ne sono altrettante disposte a pagare un quarto di quella somma per passare una settimana a bordo delle barche.
Per realizzare questa visione Groupe Bénéteau è pronto nei prossimi anni a mettere in campo grandi investimenti, costruire una grande organizzazione, formare gli skipper e allestire le basi nautiche. Nel 2022 Groupe Bénéteau organizzerà un’apposita struttura interna al gruppo e coinvolgerà nell’operazione anche i propri dealer nell’offerta del charter.