Grecia e Croazia, le mete più amate dai velisti ma occhio alle tasse

Quando si tratta di scegliere una destinazione per le proprie vacanze in barca molti italiani non hanno dubbi: Grecia e Croazia sono in cima alla lista delle destinazioni ideali per la crociera. Anche quest’anno tuttavia chi sceglie entrambi i Paesi deve pagare la relativa tassa di stazionamento: ecco a quanto ammonta.

Da molti anni le destinazioni veliche estere che si contendono il primato delle preferenze dei diportisti italiani in fatto di crociere estive sono sempre loro, la Croazia e la Grecia. In Mediterraneo sono queste le mete più amate da quanti scelgono la barca come mezzo privilegiato dove trascorrere le vacanze. Perché Grecia e Croazia sono sempre così gettonate?

Grecia: vento ideale, cucina e baie solitarie

A favore della Grecia ci sono certamente gli scenari unici delle sue innumerevoli isole che puntellano il Mar Egeo. Lungo le loro coste il verde non manca mai, così come le baie ridossate e tranquille. Anche la cucina greca, semplice ma appetitosa e leggera è motivo di attrazione. Si basa sul pesce naturalmente, soprattutto il polpo, accompagnato da olio d’oliva genuino e la feta, tipico formaggio greco. Poi non si può negare che il clima in Grecia è assolutamente ottimale per praticare la vela. Molto difficilmente in estate piove e nei mesi di luglio e agosto s’instaura un regime di venti regolari che si alzano nel primissimo pomeriggio per raggiungere il picco massimo intorno alle 17 (15-20 nodi) per poi scomparire al calare del sole. A causa delle numerose isole non c’è il fetch che alza mare, quindi si ha un bel vento e poca onda.

I greci infine sono molto socievoli, si sentono particolarmente affini per cultura agli italiani e la loro ospitalità è sicuramente un valore aggiunto a una vacanza in barca.

Croazia: storia, marina attrezzati e charter a volontà

Coloro che invece scelgono la Croazia sono sicuramente attratti oltre che dai paesaggi sublimi delle Kornati e del Quarnaro, anche dall’aspetto storico culturale delle isole centrali del Paese: ci sono borghi come Trogir, Hvar e Korcula che sono arrivati a noi dal Medioevo praticamente intatti. Per quanto riguarda i marina, ci sono poi numerose strutture nuove, ben protette e attrezzate proposte a prezzi molto concorrenziali. Infine non dimentichiamo che in molti noleggiano la barca e lungo le coste croate ci sono molte società di charter ben organizzate.

Tassa di stazionamento in Grecia

Al di là delle attrazioni di una e dell’altra, quello che è certo è che i diportisti che scelgono di fare una vacanza a vela in Grecia o in Croazia devono pagare la tassa di stazionamento. In Grecia si chiama Tepai e devono pagarla tutte le imbarcazioni di lunghezza superiore ai 7 metri che transitano in acque greche. Sia che si tratti di unità private o appartenenti a società di charter (indipendentemente dalla bandiera battuta).

Ecco a quanto ammonta la tassa in Grecia:

16 euro al mese per barche da 7,01 a 8 metri di lunghezza

25 euro al mese per barche da 8,01 a 10 metri di lunghezza

33 euro al mese per barche da 10,01 a 12 metri di lunghezza

Oltre i 12 metri, la quota da pagare è determinata dalla moltiplicazione della lunghezza della barca x 8: ad esempio, un Sun Odyssey 44DS, lungo 13,95 m, pagherà al mese 111,60 euro (13,95×8).

Sconti, pagamenti e multe

Per quanto riguarda gli sconti, è applicato un 10 per cento se si paga l’anno intero (1 gennaio-31 dicembre) ma si applica solo se si paga entro la fine di gennaio. C’è un’ulteriore poi un 20 per cento se si tiene ormeggiata la barca in un marina greco tutto l’anno (dovrete farvi rilasciare l’attestato dal porto). La tassa non va pagata se tenete la barca in secco, mentre se è ormeggiata ma è di fatto inutilizzata vi servirà la dichiarazione rilasciata dall’autorità portuale di competenza.

Come si paga la tassa? Bisogna pagare mensilmente facendo riferimento al mese di calendario: se si transita in acque greche, per esempio dal 15 luglio al 5 agosto, dovrete pagare la quota per i due mesi. Bisogna pagare prima dell’ingresso in acque greche e questo va fatto online, all’indirizzo https://www1.aade.gr/aadeapps2/etepai/. Bisogna effettuare una registrazione, a seguito della quale vi verrà rilasciato un codice elettronico di 20 cifre che vi consentirà di finalizzare il versamento. Se non riuscite a pagare sul sito, si può effettuare il pagamento negli uffici doganali, presso le autorità portuali, in banca o negli uffici locali predisposti. La tassa può essere pagata anche dall’estero con un classico bonifico, indicando sempre il codice elettronico che viene generato sul sito. Una volta scaduto il mese, si può restare ancora 3 giorni in acque greche prima di rischiare di essere multati.

Se subite un controllo e dovesse risultare che non avete pagato la tassa, le multe partono da 190 euro (barche fino a 8 metri), 300 euro (8,01-10 m), 400 euro (10,01-12 m), 1.100 euro (oltre i 12,01 m). A queste cifre vanno aggiunti gli importi della tassa. Ad esempio, una barca di 11 metri sanzionata dopo aver navigato senza rispettare l’obbligo di pagamento due mesi in acque greche, dovrà sborsare 400 euro di multa, più 66 euro (33 euro al mese per due mesi).

Tassa di stazionamento in Croazia

Anche per la Croazia sono appena state annunciate le nuove tariffe 2019 della tassa di soggiorno per le barche da diporto che ormeggiano nel Paese. Il cambiamento più evidente è l’istituzione di una nuova fascia per le barche che transitano solo fino a 3 giorni, (prima la tassa era per minimo 8 giorni). Un modo per arginare la fuga dei diportisti del fine settimana: a seguito dell’aumento della tassa durante la scorsa estate, nell’alto Adriatico si era infatti assistito a una scarsa presenza di barche in Croazia.

Rispetto ai prezzi del 2018 sono diminuite le tariffe per le barche da 9 metri in su, anche in modo consistente, soprattutto sulle metrature più importanti, mentre un po’ penalizzate risultano le barche più piccole, dai 5 ai 9 metri.

Ecco a quanto ammonta la tassa in Croazia:

Barche da 5-9 m

– 12 euro (fino a 3 giorni)

– 28 euro (fino a 8 giorni)

– 48 euro (fino a 15 giorni)

– 81 euro (fino a 30 giorni)

– 190 euro (fino a 90 giorni)

– 242 euro (fino a 1 anno)

Barche da 9-12 m

– 20 euro (fino a 3 giorni)

– 47 euro (fino a 8 giorni)

– 81 euro (fino a 15 giorni)

– 135 euro (fino a 30 giorni)

– 316 euro(fino a 90 giorni)

– 404 euro(fino a 1 anno)

Barche da 12-15 m

– 17 euro (fino a 3 giorni)

– 65 euro (fino a 8 giorni)

– 113 euro (fino a 15 giorni)

– 188 euro (fino a 30 giorni)

– 443 euro (fino a 90 giorni)

– 565 euro (fino a 1 anno)

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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