Gli animali da spiaggia spinti dal vento del visionario Theo Jansen

Grandi creature scheletriche progettate per muoversi autonomamente, spinte unicamente dalla forza del vento. Sono le sculture cinetiche dell’artista olandese Theo Jansen, un artista che fonde insieme ingegneria e biologia.

Il mare e gli elementi naturali danno vita a suggestioni speciali in chi li osserva e li vive da dentro come gli appassionati di sport acquatici. Quando però queste ispirazioni incontrano un genio creativo, allora possono nascere nuove forme d’arte assolutamente magiche e irresistibili.

È il caso delle celebri sculture chiamate “Strandbeest”, ossia animali spinti dal vento dell’artista visionario olandese Theo Jansen. Queste grandi creature scheletriche sono infatti progettate per muoversi autonomamente, spinte unicamente dalla forza del vento.

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Theo Jansen

Sculture geniali che uniscono, arte, ingegneria e biologia

L’ultima di queste opere è “Animaris Rex”, una scultura cinetica lunga 18 metri che sembra avere una vita propria. Lo stesso Jansen la descrive come “un branco di animali da spiaggia” che si uniscono e lavorano in armonia per resistere alle potenti tempeste che spesso spazzano la costa olandese. Da sola, ogni unità potrebbe essere rovesciata dai forti venti. Ma con i suoi componenti uniti la forza collettiva aumenta notevolmente le probabilità di superare le tempeste. La visione alla base delle creazioni Strandbeest di Jansen risale agli Anni 80, quando immaginò strutture scheletriche che vagavano per le spiagge, raccogliendo sabbia.

In origine Theo Jansen sperava che queste sculture mobili potessero contribuire a innalzare le dune di sabbia, rafforzando le antiche difese dei Paesi Bassi contro l’innalzamento del livello del mare. Sebbene lo scopo principale degli “Strandbeest” si sia evoluto nel tempo, il loro movimento accattivante e il design intricato continuano a incantare gli osservatori.

 Theo Jansen
Photo Cdretis: Uros Kim.

Animali sofisticati che si adattano all’ambiente naturale

Costruite principalmente con tubi di plastica in Pv, bottiglie in Pet e altri materiali leggeri, le sculture cinetiche di Theo Jansen rappresentano una miscela magistrale di arte e ingegneria. Il ritmico battere delle zampe e lo sbattere delle vele contro il vento sono un piacere per gli occhi e per le orecchie.

Nel corso degli anni, Jansen ha perfezionato il loro design, incorporando principi evolutivi. Il suo obiettivo è stato quello di creare “animali” sempre più sofisticati, in grado di adattarsi e sopravvivere sulle spiagge. Spesso sono dotati di meccanismi che consentono loro di percepire ed evitare gli ostacoli, di immagazzinare l’energia del vento e persino di “percepire” l’acqua.

Theo Jansen, scultore cinetico e artista visionario

Nato nel 1948 a L’Aia, nei Paesi Bassi, Theo Jansen ha inizialmente studiato fisica all’Università di Delft, per poi passare all’arte. Il suo background sia artistico che scientifico ha influenzato notevolmente il suo lavoro. Spesso parla delle sue creazioni in termini di “evoluzione” e “forme di vita”, sottolineando la sua esplorazione filosofica della vita, del movimento e della sopravvivenza.

Gli “Strandbeest” hanno suscitato attenzione e ammirazione a livello internazionale, dando vita a numerose mostre, documentari e performance pubbliche. In sostanza, Theo Jansen è un artista visionario che fonde scienza e arte per sfidare la nostra percezione della vita, del movimento e delle possibilità della creatività umana.

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David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i watersports.

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