L’importante riconoscimento MarEtica ideato dallo scrittore Alessandro Baricco per “ripensare l’uomo partendo dal mare” quest’anno va al navigatore milanese Giovanni Soldini
Soldini e il Premio MarEtica. Il mondo di oggi non ci piace, ma si può cambiare. Ripartendo proprio dal mare. Con questa convinzione lo scrittore Alessandro Baricco ha ideato il Premio MARetica, un prestigioso riconoscimento a chi si adopera in prima persona in difesa dell’ambiente; e per una cultura più etica del vivere civile.
Quest’anno il premio all’etica sportiva è stato assegnato al navigatore italiano Giovanni Soldini. Il velista è stato selezionato per la sua decennale carriera di skipper oceanico; ma soprattutto per la sua capacità di individuare un approccio “comunitario” nel suo vivere il mare, senza arroccarsi nel personalismo e nell’autocelebrazione. Come quando agli esordi nel 1994-95 costruì la barca Stupefacente in una comunità di ex-tossicodipendenti a Latina; o come quando nel 1999 non esitò a rispondere alla “legge del mare” per soccorrere la velista francese Isabelle Autissier, naufragata nelle burrascose acque del Pacifico del Sud.
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Un velista sempre schierato in difesa dell’ambiente
Soldini e il Premio MarEtica. Nel corso della sua lunga carriera velica Giovanni Soldini ha continuato poi a legare il proprio nome a iniziative umanitarie e in difesa dell’ambiente. Ed è proprio l’ultimo impegno preso dal navigatore milanese nel gennaio di quest’anno che ha convinto la giuria, presieduta dallo scrittore Alessandro Baricco, ad assegnargli il premio MARetica.
Senza interrompere la sua attività agonistica, Soldini ha infatti messo il suo trimarano Maserati Multi 70 a disposizione del Decennio del Mare dell’Unesco; e lo sta trasformando in un laboratorio oceanografico per l’analisi dell’anidride carbonica presente nella superficie marina.