È “Derecho” il fenomeno meteo che ha fatto l’inferno in Corsica

Mai prima d’ora era stato registrato da alcun servizio meteo un fenomeno atmosferico violento e distruttivo come il “Derecho” che ha spazzato la Corsica il 18 agosto scorso: forti temporali, grandine e venti oltre i 90 nodi.

“Derecho”, la tempesta che ha spazzato la Corsica. Chi c’era, in navigazione oppure ormeggiato in baia, lo ha descritto come un inferno. Lo scorso 18 agosto una forte burrasca, improvvisa e non prevista, ha colpito la Corsica con una violenza inaudita facendo molti danni e provocando lo spiaggiamento di molte barche. La zona più colpita è stata la parte settentrionale dell’isola con venti che nei momenti di punta e in alcune zone ristrette hanno raggiungo raffiche sino a 91 nodi.

Il comando centrale della Cross Med, l’organizzazione del Ministero del Mare francese dedicata al soccorso e salvataggio in mare, ha in questi giorni pubblicato un approfondito resoconto di quelle assurde 24 ore in cui stati effettuati 110 soccorsi in mare. La maggior parte di questi per salvare barche danneggiate, spiaggiate o finite a scogli, 48 in totale. In tali operazioni di soccorso, che hanno coinvolto 6 elicotteri e tutti i mezzi nautici disponibili, sono state assistite 500 persone tra gli equipaggi delle barche, tra cui 12 feriti (2 molto gravi) e 2 vittime.

Una furia del vento mai vista: diportisti terrorizzati

Dopo avere investito la Corsica la burrasca si è poi diretta verso Nord Est. E anche qui ha portato danni, maltempo, feriti e vittime dalla Liguria alla Toscana, fino all’Emilia Romagna. Sulla costa settentrionale dell’isola d’Elba si è potuto assistere a uno dei temporali più violenti della stagione con decine di fulmini scesi in mare. A Sestri Levante il porto è stato investito da una grandinata con chicchi di oltre 2 centimetri di diametro. Da citare sono poi le devastanti grandinate, con chicchi giganteschi che hanno ferito decine di persone.

“Derecho”, la tempesta che ha spazzato la Corsica. Anche il trimarano Maserati del navigatore Giovanni Soldini è stato colpito da una tromba d’aria e ha subito dei danni. Ma le avverse condizioni meteo hanno messo in difficoltà tantissimi diportisti del centro e Nord Italia che sui social hanno raccontato come sono stati costretti a passare la notte in pozzetto e contrastare le raffiche più forte con il motore.

Un fenomeno virulento e imprevedibile: il “Derecho”

Ma perché è successo tutto questo? Vari servizi meteo francesi hanno analizzato il virulento fenomeno meteo, e lo hanno classificato come “Derecho”. Si tratta di un fenomeno molto cattivo e pericoloso, ma soprattutto difficilmente prevedibile che non si era mai verificato nel Mediterraneo occidentale. Nemmeno Meteo France ne ha rilevato la gravità.

Il “Derecho” si è manifestato per la prima volta negli Stati Uniti nel giugno 2012. Formatosi nel Midwest, ha percorso circa 1.000 km in 12 ore, impattando nella capitale, zona di Washington, DC. Questo evento meteo storico ha ucciso 22 persone e causato milioni di interruzioni di corrente. Ma di cosa si tratta concretamente?

“Derecho”, la tempesta che ha spazzato la Corsica. Gustav Hinrichs, professore all’Università dello Iowa, ha analizzato i venti forti negli anni 1870 e 1880 e ha identificato che molte tempeste distruttive sono state prodotte da venti rettilinei piuttosto che da tornado, in cui i venti, invece, ruotano attorno a un ristretto asse. La parola “Tornado” ha un’origine spagnola e lo scienziato Hinrichs propose il termine “Derecho” che in spagnolo appunto sta per “dritto”.

Derecho Corsica

L’acqua calda del Mediterraneo moltiplica l’energia

Nel 1987 i meteorologi hanno definito il “Derecho” come un sistema di tempesta associata a forti temporali che produce venti di almeno 26 metri al secondo, lungo un territorio ampio decine di chilometri. Questo evento meteo estremo è il risultato dell’ingresso di aria oceanica nel Mediterraneo occidentale che ha richiamato aria caldissima dall’Africa. Nelle stesse ore Palermo segnava temperature sino a 44°C e Cagliari 37°C.

Ma la causa di questo fenomeno è la disponibilità di energia nel Mediterraneo. Il Mare Nostrum segna temperature elevatissime sino in profondità e che ci potrebbe dare seri problemi nei prossimi mesi.

Derecho Corsica

Niente allarmismi, ma prudenza massima in mare

In ambito mondiale gli scienziati studiano se i cambiamenti climatici stanno influenzando i pericoli meteorologici causati dai temporali. Sebbene alcuni aspetti dei sistemi convettivi a mesoscala, come la quantità di pioggia che producono, possano cambiare con il costante riscaldamento, non è ancora chiaro come i futuri cambiamenti climatici possano condizionare la frequenza di questi eventi e la loro intensità.

Di sicuro simili scenari devastanti si ripeteranno in futuro e il consiglio a tutti i diportisti e di avere la massima prudenza.

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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