Due artisti tedeschi innamorati della fotografia, Claudius Schulze e Maciej Markowicz, hanno realizzato il progetto 2BOATS. L’idea è quella di esplorare il tema della vita urbana e della relazione con l’ambiente navigando in giro per l’Europa a bordo di due case galleggianti autocostruite che sono anche il loro studio.
Quale mezzo migliore per spostarsi, navigare ed esplorare il tema della vita urbana e della relazione con l’ambiente attraverso il mezzo fotografico? Ma una casa galleggiante naturalmente! Questo hanno pensato due artisti tedeschi Claudius Schulze e Maciej Markowicz con il loro progetto 2BOATS: due fotografi, due barche e tre città.
La casa galleggiante me la costruisco io…
Per realizzare questa idea originale i due artisti hanno costruito con le proprie mani le loro case galleggianti con compensato marino e legno riciclato. I due mezzi galleggianti, molto diversi tra loro per estetica e funzione, sono dei veri e propri studi itineranti e si muovono lungo i fiumi d’Europa per portare la loro esperienza in luoghi sempre diversi. Se la barca di Schulze, dall’aspetto ospitale e casalingo, serve per lo più come base per incontri e workshop, quella di Markowicz, compatta e specchiata, funge da camera oscura.
Navigare m’è dolce sui canali d’Europa
Insieme le due case-barche formano una piattaforma fotografica “galleggiante” con cui Claudius e Maciej girano l’Europa attraverso la sua rete di canali navigabili. Il viaggio di 2BOATS è iniziato infatti lo scorso anno partendo da Amburgo e facendo tappa ad Amsterdam (Olanda), dove era in corso la Unseen Photo Fair. Da lì, i due fotografi hanno fatto rotta su Parigi in occasione di Paris Photo e poi indietro al punto di partenza, Amburgo, per la Triennale locale di fotografia in programma il prossimo giugno.
Nel frattempo entrambi gli artisti postano ogni giorno i loro lavori fotografici attraverso cui raccontano la vita moderna e gli spazi urbani. Le esplorazioni di Schulze possono essere viste sulla sua pagina Instagram, mentre le suggestioni di Markowicz sono pubblicate su ObscuraBus.