Andar per mare è un’espressione di libertà ma non è svincolato al rispetto delle regole di navigazione che impongono tra l’altro di tenere in barca alcuni documenti indispensabili che vanno esibiti durante eventuali controlli della Guardia Costiera e altre forze dell’ordine, sia in Italia che all’estero. Vediamo quali sono.
Navigare da un senso di profonda libertà perché permette di spostarsi a proprio piacimento in mare seguendo rotte e destinazioni secondo i propri tempi e i programmi di crociera. Tale libertà in ogni caso non è esente dal rispetto delle norme di navigazione che impongono tra l’altro una serie di documenti da tenere a bordo e da esibire in caso di controlli da parte della Guardia Costiera e altre forze dell’ordine addette a ispezionare il traffico marittimo. Quali sono i documenti personali e di bordo che dobbiamo avere a disposizione?
Patente nautica: quando e perché
Tra questi il più importante è la patente nautica che abilita al comando e alla condotta delle unità da diporto. Ci sono tre categorie di patente nautica: Categoria A per il comando e la condotta di natanti e imbarcazioni da diporto; Categoria B per il comando delle navi da diporto e Categoria C per la direzione nautica di natanti e imbarcazioni da diporto. Le patenti abilitano per la navigazione entro 12 miglia dalla costa oppure la navigazione senza alcun limite dalla costa.
La patente nautica è necessaria nei seguenti casi:
– Per la navigazione oltre le sei miglia dalla costa.
– Per comandare unità a motore, a vela con motore ausiliario o motovelieri che abbiano un motore superiore a 40,8 cavalli (30 Kw) o con una cilindrata superiore a: 750 cc se a carburazione a due tempi; 1.000 cc se a carburazione a quattro tempi, fuoribordo; 1.300 cc se a carburazione a quattro tempi, entrobordo; 2.000 cc se diesel.
– Per condurre unità adibite allo sci nautico.
– Per condurre gli acquascooter e mezzi simili.
– Per condurre unità da diporto superiori ai 24 m (occorre la patente per navi da diporto).
Acque nazionali: cosa esibire
Oltre alla patente nautica, quando obbligatoria, ecco glia altri documenti da tenere a bordo per la navigazione in acque nazionali:
– Licenza di abilitazione alla navigazione.
– Certificato di assicurazione R.C.
– Dichiarazione di potenza del motore o dei motori, oppure il certificato d’uso (se rilasciato prima del 15 settembre 2005).
– Licenza di esercizio e certificato limitato di RTF, se l’unità dispone di apparato radio (il VHF è obbligatorio per navigazione oltre le 6 miglia).
– Certificato di sicurezza in corso di validità.
Ricordiamo che tutti i documenti necessari per la navigazione nazionale possono essere tenuti a bordo anche in copia autenticata e tale autenticazione può essere eseguita, oltre che da un notaio, anche da un ufficiale dell’anagrafe.
Estero: Consolato e Polizia di Frontiera
Quando si naviga in acque internazionali ed estere tutti i documenti della barca devono essere in originale. Per i natanti inoltre è consigliabile esibire la polizza assicurativa R.C. contenente il nome del proprietario dell’unità e la fattura di vendita del natante. Nel caso in cui il natante fosse utilizzato da persona diversa dal proprietario o se la polizza fosse intestata ad altro soggetto, è sufficiente esibire un’attestazione del proprietario o del titolare dell’assicurazione.
Per i paesi extra UE possono essere richiesti documenti aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla normativa italiana, quindi è bene informarsi prima presso il Consolato in Italia dello stato estero di destinazione e ottenere informazioni più precise ed aggiornate relative all’ingresso, al transito, alla permanenza e all’uscita dalle acque territoriali del paese ospite. In ogni caso quando si programma una crociera con scali in Paesi non appartenenti alla UE prima della partenza è necessario contattare la Polizia di Frontiera Marittima (Polmar) e rilasciare su apposito modello i dati dell’iscrizione della barca, le generalità dei passeggeri e dell’equipaggio e gli estremi dei loro documenti validi per l’espatrio, nonché il porto e la data di partenza e il porto di destinazione. La Polmar timbra il documento per l’uscita in ottemperanza alle disposizioni di polizia di frontiera relative all’espatrio.
Documenti a bordo: facciamo un po’ d’ordine?
Tra manuali del proprietario, certificati assicurativi, tagliandi, libretti d’uso e manutenzione e licenze varie, in barca si accumula una grande quantità di carta. Per avere ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa è necessaria una buona organizzazione di tutto questo materiale che dovrebbe essere raccolto e diviso accuratamente in modo da avere sotto mano tutto quello che serve all’occorrenza. La tentazione di tenere tutta insieme questa documentazione in un unico blocco voluminoso sotto o vicino il tavolo da carteggio come spesso si vede a bordo andrebbe evitata. Perché non valutare l’idea di utilizzar dei pratici contenitori da ufficio per avere una bella suddivisione organizzata?
Una buona regola può essere per esempio quella di raccogliere e custodire con cura i documenti di circolazione della barca separandoli dal resto per averli a portata di mano in caso di controlli in mare o all’arrivo negli approdi stranieri. Un’altro trucchetto salva ordine può essere applicato ai vari manuali di istruzione dei vari apparati e dispositivi di bordo. Spesso infatti questi testi sono forniti in molteplici lingue che li rendono eccessivamente pesanti e ingombranti. Sarebbe bene allora eliminare le parti inutili e magari tenere a bordo solo la lingua che ci interessa.