Disavventura in barca a vela per una famiglia di Viareggio

Durante un’uscita nelle acque di Viareggio con una barca a vela di 9,20 metri un padre di famiglia si sente male e perde i sensi, ma i figli e la moglie riescono a far spiaggiare la barca e mettersi in salvo. Una disavventura finita bene.

Una piccola disavventura in mare che poteva trasformarsi in tragedia sia per la perdita della barca, ma soprattutto per l’incolumità delle persone a bordo. E invece a risolvere la situazione è stata una ragazzina di 14 anni che tra tutti i membri dell’equipaggio presenti a bordo non si è data per vinta e di fronte alla brutta situazione ha portato in salvo tutti. È successo lo scorso 19 luglio quando la famiglia Fabbrini ha deciso di concedersi una piccola uscita con la barca a vela, un modello di 9,20 metri, acquistata a Viareggio nel secondo anno di Covid. Usciti dal porto, l’obiettivo di Michelangelo Fabbrini, padre e skipper, era quella di navigare nelle acque di fronte alle spiagge del Parco naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Con lui c’erano la figlia Gloria Fabbrini studentessa liceale, Raffaello, il fratello più piccolo, la mamma Maria Clelia e un piccolo cagnolino.

Tutto bene filava bene, fino a quando Michelangelo non ha cominciato ad accusare un malore con un forte senso di nausea e una strana oppressione al petto. La barca in quel momento navigava con il propulsore spento e tutte le vele spiegate. Lo skipper alternava momenti di lucidità ad altri in cui perdeva i sensi. Sdraiato a poppa dell’imbarcazione ha provato a dare ai figli qualche indicazione. A fatica è riuscito a fare disarmare all’equipaggio le vele e ad avviare il motore, sicuro che l’operazione di calare l’ancora in quel momento risultava troppo complessa per la famiglia.

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Disavventura

A 14 anni da sola al timone porta la barca in spiaggia

Lui intanto continuava a sudare freddo e i sintomi facevano pensare a un principio di infarto. È così che Gloria la figlia più grande, 15 anni ancora da compiere si è messa al timone. La madre intanto ha composto il numero di emergenza della Guardia Costiera, il 1530, ed è scattata una triangolazione tra la Capitanerie di Genova, quella di Livorno e quella di Viareggio. Seguendo le loro indicazioni l’adolescente è riuscita a portare la barca vicinissimo alla spiaggia di Vecchiano. Ma in acqua c’erano i bagnanti che dopo qualche momento di smarrimento e incomprensione per quella barca che era vicina pericolosamente a riva hanno con l’aiuto dei bagnini portato tutti in salvo facendoli sbarcare.

Michelangelo è stato portato immediatamente all’ospedale di Cisanello, mentre gli altri componenti della famiglia stanchi e spaventati venivano rassicurati sulle sue condizioni. La giovane ragazza giustamente è stata lodata dalle forze dell’ordine, mentre verso sera Raffaello, il figlio più piccolo, è tornato a bordo della barca per chiudere bene tutto e recuperare gli oggetti personali. In seguito alla disavventura la barca è stata riportata al porto di Viareggio. Nulla di grave per lo skipper e i suoi familiari, solo tanta paura e la consapevolezza di essere stati uniti in un momento così difficile che può capitare a tutti quando si va per mare.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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