Crociere a lungo raggio: fattori che fanno davvero la differenza

Alcune crociere intorno al mondo o semplici traversate oceaniche sono un successo. Altre si trasformano in un incubo. Perché? Ecco i fattori essenziali che determinano la buona riuscita o il fallimento di un viaggio in mare a lungo raggio.

A livello globale si stima che circa 10.000 imbarcazioni a vela stiano intraprendendo un lungo viaggio in qualsiasi momento. La stragrande maggioranza di queste crociere ha un lieto fine. Alcune però vanno incontro a un fallimento.

I fattori più comuni che possono contribuire al successo o al fallimento di un lungo viaggio in barca a vela sono la barca stessa, il budget inadeguato, l’incapacità di essere autosufficienti, problemi con l’equipaggio, circostanze impreviste e un atteggiamento sbagliato nei confronti della vita in mare in generale. Si tratta di questioni davvero importanti per chi sta pianificando una lunga crociera che vanno approfondite.

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La barca giusta per un lungo viaggio: le dimensioni

Quale tipo di barca acquistare per un lungo viaggio è spesso una decisione più difficile di quella di compiere il viaggio stesso, soprattutto quando la gamma disponibile è così ampia. Una scelta sbagliata può senza dubbio compromettere seriamente la qualità e il divertimento di una lunga crociera e può portare a una riduzione sul percorso o addirittura all’abbandono del viaggio stesso.

Sono molti i fattori che possono rendere un’imbarcazione inadatta a un lungo viaggio e il più comune è la dimensione sbagliata: troppo grande per essere gestita facilmente da un equipaggio ridotto o troppo piccola per essere confortevole, con capacità di stivaggio limitate o lenta nei lunghi passaggi. Quanto alle dimensioni, la regola d’oro è: non scegliete una barca più grande di quella che vi serve solo perché potete permettervela.

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Pozzetto e design di coperta: ecco quello che serve

Il comfort a bordo è un fattore importante e influisce non solo sul benessere dell’equipaggio, ma anche sulla sicurezza. Ci sono molte imbarcazioni che sono perfettamente adatte alla navigazione del fine settimana o a brevi crociere, ma che potrebbero non essere all’altezza delle difficili condizioni d’altura. Indipendentemente dalle dimensioni, una delle caratteristiche più desiderate nelle lunghe navigazioni è una posizione di guardia comoda e riparata e un pozzetto ergonomico, se possibile con un dodger rigido che rende la navigazione più confortevole, sia in climi caldi che freddi.

Un’altra caratteristica desiderabile è il basso pescaggio, perché estende l’autonomia di crociera, sia che si tratti di un catamarano che di un monoscafo. Altre caratteristiche preziose sono un buon accesso al vano motore per la manutenzione, una cucina compatta e facile da usare, comode cuccette in mare e una cuccetta doppia per quando si è in porto.

Gli accessori più apprezzati dai giramondo

Per quanto riguarda la gestione delle vele, un sistema di terzaroli ben studiato è essenziale, con le cime che devono essere portate in pozzetto, idealmente a un verricello elettrico. Inoltre, l’accesso al gavone della catena deve essere facile, con una discesa verticale per evitare che la catena si impigli e un verricello potente e affidabile.

Le quattro attrezzature più comunemente apprezzate dai giramondo sono un potente autopilota, un dissalatore affidabile, un sistema di identificazione automatica (AIS) e un’elica di prua. Per quanto riguarda le comunicazioni, l’accesso alle previsioni meteo è altrettanto importante, così come un efficiente sistema di posta elettronica e un telefono satellitare.

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Equipaggio, elemento cruciale

Nulla può rovinare il piacere di un viaggio a vela più dei problemi con l’equipaggio. Sono molto più numerose le crociere abbandonate a causa di problemi con l’equipaggio che per la scelta sbagliata della barca, per un guasto all’attrezzatura o per problemi finanziari. Questo può spiegare perché la maggior parte delle barche che compiono un lungo viaggio sono condotte da coppie e sono portate a termine con successo. Mentre non è così per alcune barche con equipaggi di amici, conoscenti o membri occasionali, presi per integrare l’equipaggio fisso.

Chi sceglie l’equipaggio, anche solo per una traversata oceanica, deve tenere in conto non solo l’esperienza del nuovo membro, ma anche le sue condizioni fisiche, la sua affidabilità e la sua compatibilità con gli altri membri dell’equipaggio. Bisogna prepararsi fisicamente, ma anche mentalmente a quello che può essere uno stile di vita impegnativo.

L’importanza del budget

Nessun viaggio a vela dovrebbe essere intrapreso senza ricorrere a fondi adeguati, non solo per le spese quotidiane, ma anche come riserva per eventuali emergenze. La situazione è oggi molto diversa rispetto ai tempi in cui era ancora possibile navigare per il mondo con un budget limitato. La vita su una “casa galleggiante” è diventata più costosa a causa di diversi fattori: l’alto costo delle assicurazioni, l’aumento dei prezzi dei marina e dei cantieri, le formalità e i permessi di crociera. Le questioni finanziarie sono state una parte importante dei miei sondaggi sulla pianificazione dei viaggi, i cui risultati sono stati aggiornati di recente.

Le spese medie annuali delle coppie che navigano su barche di 40-45 piedi variano tra i 20.000 e le 30.000 euro. Per le coppie che navigavano su imbarcazioni di 50-55 piedi, i costi annuali erano generalmente compresi tra 35.000 e 50.000 euro. Il 40% è costituito da spese relative alla barca, come carburante, manutenzione, riparazioni, sostituzioni e assicurazione. Il restante 60% rappresenta le spese di vita e include un viaggio di ritorno a casa ogni anno.

Autosufficienza a bordo

La capacità di essere autosufficienti è stata persa da molte persone nel mondo di oggi, quando l’aiuto è spesso a portata di telefono. Non solo le competenze necessarie, ma anche l’attitudine a cercare di affrontare un problema prima di ricorrere a un aiuto esterno. In un viaggio in mare aperto sono necessarie molte abilità, come la capacità di riparare e improvvisare, di navigare senza ausili elettronici, di immergersi, di prestare il primo soccorso o di condurre la barca se il motore è fuori uso.

L’imbarcazione deve essere dotata di una serie completa di strumenti, ricambi essenziali e attrezzature di rispetto per i pezzi più importanti dell’equipaggiamento. Dovrebbe anche avere una cassetta medica ben fornita e almeno una conoscenza di base di come affrontare un’emergenza medica.

L’atteggiamento giusto per mollare gli ormeggi

C’è un altro fattore ancora più importante che può influire sul successo o meno di un lungo viaggio a vela. È il vostro atteggiamento nei confronti del mare, della navigazione e della vita di crociera in generale. Partire per una vita in mare è una decisione importante che comporta un cambiamento totale di stile di vita e di mentalità, che alcuni non hanno considerato con attenzione. Partire per un viaggio in barca a vela solo perché è un modo conveniente per vedere il mondo non è una ragione sufficiente.

Il fatto che viviamo in un’epoca in cui è molto più facile e sicuro navigare verso le parti più remote del mondo non ha cambiato in alcun modo questi requisiti. La situazione della sicurezza in alcune parti del mondo può destare preoccupazione, così come gli effetti del cambiamento climatico. Ma ci sono ancora molti luoghi tranquilli da esplorare e destinazioni esotiche da godere.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i watersports.

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