Con il ClubSwan 80, il cantiere Nautor’s Swan diventa futurista

Il cantiere finlandese, ma con management italiano, lancia il nuovo 80 piedi ClubSwan 80, un modello dal look avveniristico e totalmente all’avanguardia in fatto di costruzione e prestazioni che sarà destinato alle regate del circuito Maxi.

ClubSwan 80, una piacevole sorpresa. Swan, il famoso cantiere finlandese fondato da Pekka Koskenkylä nel 1966 è conosciuto e apprezzato nel mondo per i suoi lussuosi yachts che sono da sempre un’icona di eccellenza, eleganza e stile. Ora però l’azienda nautica guidata da quell’imprenditore coraggioso, appassionato e vincente che è Leonardo Ferragamo volta pagina e intende stupire tutti. L’occasione è il lancio di un modello che rappresenta qualcosa di mai visto prima nella produzione del grande cantiere.

Si tratta del nuovo 80 piedi ClubSwan 80, attualmente in costruzione, una barca dalle linee decisamente inedite e proiettate nel futuro. “Volevamo introdurre un nuovo concetto nel mondo dei Maxi e rinvigorire la partecipazione dei proprietari a livello internazionale – racconta Enrico Chieffi, Vice Presidente del Gruppo Nautor – per questo motivo abbiamo creato un nuovo team e messo insieme le menti più brillanti del settore nautico, lavorando con l’obiettivo di fare evolvere i principi accettati nel mondo della vela”.

ClubSwan80

La storia non si rinnega, ma bisogna guarda al futuro

Il progetto del ClubSwan 80 è stato affidato al progettista Juan K, già disegnatore del ClubSwan 36. Ma c’è anche molta rappresentanza nautica italiana in questa nuova barca con gli interni concepita da Nauta Design e l’ingegneria messa a punto da Giovanni Belgrano.

Molti estimatori dei classici Swan forse troveranno il nuovo ClubSwan 80 troppo spinto o avveniristico, ma in realtà il cantiere finlandese, con management italiano, fa tutt’altro che rinnegare la propria storia. Oggi Nautor produce infatti tre linee di imbarcazioni. La Swan Yachts è quella dedicata alla tradizione del cantiere, con barche per la crociera per lunghe navigazioni con ottime prestazioni a vela. Qui gli appassionati del passato di Swan possono trovare quello che cercano. C’è poi anche la divisione Maxi, e infine c’è la divisione Club Swan che è quel settore dove il cantiere ha deciso di sviluppare progetti totalmente innovativi che hanno come obiettivo principale le prestazioni, proprio come il nuovo Club Swan 80.

ClubSwan 80

Obiettivo: regatare alla grande nel circuito Maxi

L’obiettivo alla base del ClubSwan 80 è infatti quello di dare vita a un maxi yacht per regate seguendo le richieste del momento da parte di armatori e appassionati: yachts identici, moderni, veloci e divertenti per competere con le stesse caratteristiche equivalenti, affidandosi alle capacità dell’armatore al timone. Per la costruzione del ClubSwan 80, Nautor’s Swan ha collaborato con Persico Marine, con sede a Nembro, un cantiere internazionale rinomato in tutto il mondo per la sua esperienza nella costruzione di yacht ad alte prestazioni. Persico sta mettendo a frutto il suo know-how acquisito con la produzione in serie di VO65 e di imbarcazioni monotipo avanzate ad alte prestazioni più grandi attualmente in navigazione.

Per quanto riguarda i dati tecnici del ClubSwan 80 diffusi al momento dal cantiere possiamo dire che il ClubSwan 80 è lungo 23,99 m con una lunghezza la galleggiamento di 23,89 m, mentre la larghezza è pari a 6 m. La chiglia ha un pescaggio tra 6,30 m e 4,50 m, mentre l’armo velico vanta una superficie velica che nelle andature di bolina raggiunge i 440 mq. Dai rendering diffusi dal cantiere spiccano l’elegante livrea rossa, ma soprattutto la chiglia basculante unita a un lungo foil che incrementerà le prestazioni dello scafo. Tutto da vedere in navigazione! Info: www.nautorswan.com.

Anche Nautor’s Swan cede al fascino delle barche a motore

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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