Chef di bordo, un lavoro duro ma ben remunerato

Tra le figure professionali della nautica, una molto gettonata in questo periodo sono gli chef di bordo. In cosa consiste questo ruolo a bordo di barche e yachts, quali sono le mansioni, quanto si guadagna e come candidarsi per una posizione di lavoro.

Mai come oggi gli chef, ossia i cuochi di professione, vivono una straordinaria ribalta e popolarità. Tra loro c’è anche chi sogna la vita in mare e cucinare a bordo di barche a vela e yachts, viaggiare per il mondo e soddisfare il palato di equipaggi internazionali. Ma in cosa consiste realmente questa variante marinara della professione? Come vi si accede, come si svolge nella pratica quotidiana e quanto si guadagna a fare gli chef di bordo? Ecco alcune cose da sapere prima di iniziare questo percorso professionale e mollare gli ormeggi.

Cos’è uno chef di bordo?

Lo chef che lavora a bordo di barche a vela, yachts e superyachts ha il compito di cucinare sia per l’equipaggio che per gli ospiti del charter o gli armatori che restano a bordo. Le aspettative nei loro confronti in genere sono molto alte e sono tenuti a produrre su richiesta pietanze svariate e cibi di qualità, appetitosi e cucinati secondo i più alti standard possibili. Nei turni a bordo, soprattutto quando si tratta di barche impegnate nel charter, si può lavorare da 18 a 20 ore al giorno, tutti i giorni senza sosta.

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Quali sono le mansioni dello chef di bordo

Lo chef di bordo innanzitutto gestisce la cambusa, quindi tutto ciò che accade nella dispensa e in cucina è sotto il suo controllo. Lo chef si occupa quindi di tutta la pianificazione del menù che deve soddisfare le preferenze e le eventuali specifiche degli ospiti. È lui a gestire anche il budget per acquistare il cibo e le bevande, a curarne il relativo approvvigionamento a terra e deve stare al passo con l’inventario anche delle suppellettili della cucina, come per esempio i piatti, le tazze, le stoviglie, le pentole e tutti gli utensili per cucinare. È responsabile della pulizia della cucina e della dispensa. Deve tenere nota dei controlli di manutenzione giornalieri, settimanali e mensili della cucina di bordo e fare in modo che tutti gli ambienti restino puliti, efficienti e organizzati.

Su barche e yachts fino a 24 metri, quando non operativo in cucina potrebbe essere chiamato ad aiutare il resto dell’equipaggio se necessario, per esempio nelle manovre di coperta durante l’attracco in banchina, l’ancoraggio e persino nelle pulizie degli ambienti interni ed esterni dell’imbarcazione. Tali compiti naturalmente variano anche in base al numero di componenti dell’intero equipaggio. Su barche più grandi, invece, le cucine sono più grandi, il personale addetto è più numeroso e di solito i ruoli rimangono quelli specifici. Sugli yachts più grandi spesso ci sono più posizioni da chef, tra cui sotto chef e chef dell’equipaggio.

Le qualifiche per diventare uno chef di bordo

Oltre a una formazione culinaria e a un forte background nel settore della ristorazione, a livello di qualifiche e titoli professionali per lavorare a bordo di barche e yachts come chef è importante aver frequentato almeno il corso STCW, avere un certificato di sicurezza, un certificato medico ENG1 e magari avere anche seguito un corso di igiene alimentare di livello 2. Anche conoscere più lingue in genere è molto apprezzato. In realtà i titoli professionali richiesti agli chef variano molto a seconda delle dimensioni e della bandiera della barca, se è solo commerciale o privata e dal numero dell’equipaggio a bordo.

Molto apprezzate a bordo sono anche le esperienze professionali specifiche, come ad esempio l’aver lavorato come chef in uno chalet o in una villa e quindi avere accumulato capacità e competenze nella gestione di cucine private prima di farlo in mare. È importante anche avere esperienze in una gamma di stili di cucina diversi, così come in fatto di intolleranze alimentari e requisiti dietetici. In alcuni casi anche gli chef autodidatti possono trovare lavoro in questo settore, purché competenti e talentuosi. In fondo un gran numero di chef di grido nel mondo lo sono e lo stesso si può dire anche all’interno dell’industria dei superyachts.

Quanto guadagna lo chef di bordo di uno yacht

Lo chef di bordo risponde del suo lavoro e riferisce sempre al capitano della barca. È un lavoro duro, fatto di lunghe ore e ci si deve preparare agli imprevisti di ogni turno. Le capacità organizzative, la gestione del tempo e la comunicazione sono fondamentali. Gli spazi di lavoro inoltre sono contenuti, il ritmo è veloce e le aspettative sono molto alte. Lo chef e i suoi eventuali subordinati devono lavorare a stretto contatto, quindi è molto importante che il rapporto tra loro funzioni senza soluzione di continuità. Dall’altra parte della medaglia tuttavia ci sono i compensi che in questo settore possono essere molto gratificanti. Come chef, la paga varia a seconda del titolo da 4.000 a 12.000 euro al mese sugli yachts più grandi e prestigiosi.

Una volta che si è pronti a salire a bordo come chef, per trovare lavoro ci si può registrare nelle agenzie di collocamento per l’equipaggio, consultare piattaforme specializzate e iscriversi a gruppi e pagine Facebook. Anche in questo settore il passaparola può avere un grande effetto. Avere svolto bene il proprio ruolo a bordo sarà il vostro migliore biglietto da visita.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

1 Comment
  1. Buongiorno David e congratulazioni per la sua delucidazione in merito a come si forma il compenso retributivo in questo settore. Per chi ama il mare, la natura e la cucina come noi la vera passione è dedicarsi con amore e credere in ciò che si fa. La ringrazio sentitamente.
    Chef Vincent, Cote D’Azur.

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