L’Ufficio Idrografico del Regno Unito (UKHO) ha dichiarato che a partire dalla fine del 2026, le carte nautiche dell’Ammiragliato nella versione cartacea non saranno più in produzione.
In tema di carte nautiche al giorno d’oggi la parola d’ordine è “digitale”. Tutti ormai a bordo abbiamo chart plotter, tablet e dispositivi palmari che consentono di tracciare la rotta e fare il punto nave semplicemente con un click. Solo chi compie lunghe navigazioni e passaggi oceanici oppure naviga in zone remote del pianeta si affida ancora alla cartografia cartacea. Ma la carta nautica tradizionale costa molto, ingombra ed è poco sostenibile. Quindi spazio ai pixel e alle immagini vettoriali.
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La carta nautica tradizionale va in pensione
Capita così che anche le celebri carte nautiche dell’Ammiragliato britannico nella versione cartacea vadano in pensione. L’Ufficio idrografico del Regno Unito (Ukho) ha appena annunciato che cesserà la produzione di carte nautiche cartacee dell’Ammiragliato entro la fine del 2026 per concentrarsi maggiormente sui prodotti e servizi di navigazione digitali. Insomma finisce un’era che ha rappresentato un capitolo importante nella storia della navigazione. Storicamente infatti sono stati gli inglesi, con la loro cultura per lo yachting e la secolare vocazione alle esplorazioni, nella seconda metà dell’800 a portare a termine l’impresa titanica di cartografare tutti i mari e le coste del mondo. E le carte nautiche dell’Ammiragliato britannico nella versione cartacea sono state in uso sulle unità militari e civili fino quasi ai nostri giorni.
“Il piano di ritiro delle carte nautiche standard (SNC) e delle carte tematiche dell’Ammiragliato su carta – dichiarano i dirigenti dell’Ukho – risponde al fatto che un numero sempre maggiore di utenti del settore marittimo, navale e del tempo libero utilizza principalmente prodotti e servizi digitali per la navigazione”.
L’editore Imray continuerà a stampare carte tradizionali
Il ritiro graduale delle carte nautiche dell’Ammiragliato cartacee dalla produzione avverrà nell’arco di alcuni anni e si prevede che si concluderà alla fine del 2026. La stessa Ukho svilupperà alternative digitali per i settori che ancora utilizzano carte cartacee, in consultazione con i clienti e le parti interessate, tra cui la Maritime and Coastguard Agency (MCA) e altri enti normativi, uffici idrografici, partner industriali e distributori.
In seguito all’annuncio della Ukho, tuttavia, l’editore di carte nautiche Imray, l’unico editore privato di carte nautiche ad essere riconosciuto dalla Maritime and Coastguard Agency, ha sottolineato che continuerà a stampare carte cartacee concentrandosi sul settore del diporto e delle piccole imbarcazioni.