I militari della Guardia di Finanza hanno scoperto una cittadina italiana che ha truffato il fisco: beneficiava del reddito di cittadinanza pur non avendone i requisiti perché armatrice di una barca a vela di 12 metri battente bandiera belga.
Armatrice furbetta denunciata. Per quasi due anni ha percepito indebitamente il reddito di cittadinanza per un totale di 16.000 euro, ma nel frattempo teneva ormeggiata nel porticciolo di Marina Dorica (An) un’imbarcazione a vela lunga 12 metri. Una situazione di illegalità che è stata scoperta dai militari della Guardia di Finanza del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, guidati dal maggiore Giuseppe Casamassima, nell’ambito dei controlli per accertare l’avvenuta comunicazione al fisco del valore delle unità da diporto immatricolate all’estero.
La donna italiana, da oltre 20 anni residente nell’anconetano, oltre a non segnalare la propria barca battente bandiera belga al fisco, ha percepito il reddito di cittadinanza per 23 mesi, presentando per ben due volte la richiesta del sussidio, dichiarando di possedere i requisiti previsti per l’erogazione. Il controllo eseguito con l’ausilio delle banche dati in uso al corpo dei finanzieri, ha consentito di riscontrare la mancata presentazione, fin dal 2017, delle dichiarazioni dei redditi con il relativo quadro RW attestanti il possesso dell’imbarcazione, un bene estero del valore di euro 38.000. L’armatrice è stata denunciata e le sono state contestate le violazioni amministrative per l’omessa dichiarazione dei redditi con le relative sanzioni. È risultato inoltre che percepiva il reddito di cittadinanza, avendo omesso di essere proprietaria della barca, il cui possesso esclude automaticamente dal beneficio.
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La proprietà della barca è incompatibile con il sussidio
“La proprietà della barca – spiega il comandante Casamassima – ovviamente, non può essere compatibile con la misura di contrasto alla povertà stanziata con decreto legge nel gennaio 2019. L’armatrice è stata quindi segnalata alla Procura della Repubblica dorica per aver indebitamente percepito erogazioni a danno dello Stato, reato che prevede fino a 6 anni di reclusione e all’Inps per il blocco dell’erogazione e il contestuale recupero della somma incassata.
“Le indagini sono ancora in corso – ha concluso Casamassima – e ulteriori accertamenti continueranno a essere svolti. Le difficoltà riscontrate in questi casi, delicati e complessi, sono quelle riguardanti un’attenta pianificazione dell’attività di monitoraggio, analisi e riscontro sul parco delle imbarcazioni da diporto, dando il minore impatto possibile a terra, data la pandemia in atto”.
La proprietà di imbarcazioni da diporto entro i 14 metri battenti bandiere UE che non producano reddito non mi risulta debbano essere indicate nel quadro RW
Mi sbaglio?