Attraversa il Mediterraneo in solitario su un Laser a soli 18 anni

Carla Jain, una velista di 18 anni ha compiuto l’impresa di attraversare il Mediterraneo in solitaria su un Laser Radial. Dalla Costa Azzurra alla Corsica ha impiegato 28 ore e 31 minuti.

Si può attraversare il Mediterraneo in solitario a bordo di un Laser? Carla Jain, una velista di 18 anni, lo ha fatto e ha stabilito un nuovo tempo di riferimento per una traversata del Mediterraneo, dalla Costa Azzurra alla Corsica, a bordo di un Laser Radial di serie. La giovane studentessa di design dell’Esdac di Marsiglia ha raggiunto Calvi da Cap d’Ail, vicino Monaco, con il tempo di 28 ore e 31 minuti.

“Sono felice di essere riuscita a concludere questa traversata del Mediterraneo – ha scritto Carla sulla sua pagina Instagram – Mi ha permesso di fare una grande esperienza in mare aperto e di superare i miei limiti. Sono grata al team che mi ha tenuto al sicuro e si è preso cura di me. Grazie ancora a tutti i miei amici e familiari e ai miei partner per avermi sostenuto in questo progetto”.

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“Mi sono ispirata a Violette Dorange”

La giovane corsa, che ha iniziato a navigare all’età di 7 anni e ha preso Violette Dorange come modello. “L’idea mi è venuta leggendo della traversata della Manica di Violette Dorange – racconta – La sua storia mi ha ispirato molto e volevo affrontare anch’io una sfida simile. Volevo esplorare il mare aperto, per vedere com’era”.

Carla Jain è partita da Cap d’Ail, nelle Alpi Marittime, intorno alle 2 del mattino. Il percorso prevedeva una distanza di 91 miglia da coprire. Le previsioni meteo tuttavia non sono state rispettate. Di conseguenza, la sera del primo giorno aveva percorso solo 30 miglia. Una sfida gioco mentale non facile da gestire. Poi, nel cuore della notte, il vento si è alzato e ha raggiunto i 25 nodi. Condizioni che l’hanno aiutato a rimanere sveglia. La seconda parte della traversata sul Laser è stata un po’ più tranquilla, con fasi alterne di calma e termiche leggere. La ragazza ha dovuto combattere la mancanza di sonno durante la seconda notte, perché è impossibile riposare anche pochi minuti su un Laser. Verso le 6 del mattino è finalmente arrivata alla punta di Revellata, vicino a Calvi.

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Equipaggiamento “light” per il Laser

Carla Jain con il suo Laser era seguita a distanza da una barca a vela di 13 metri con a bordo allenatore e uno skipper. Erano lì per intervenire rapidamente se necessario. Ma non ce n’è stato bisogno. Non c’erano rifornimenti per tutta la traversata. A bordo del Laser l’equipaggiamento prevedeva luci portatili, una torcia, una lampada frontale, un Vhf, un Gps e un faro di emergenza. Quanto agli alimenti la velista poteva rifocillarsi con 9 litri di acqua, barrette di cereali e panini in sacchetti impermeabili.

Oltre all’aspetto sportivo la traversata del Mediterraneo aveva anche lo scopo di raccogliere fondi in un kit per le associazioni ambientaliste: Mare Vivu, un’associazione per la tutela dell’ambiente in Corsica e The Sea Cleaners, un’associazione ambientalista attiva nei mari e negli oceani e che mira a ripulire l’inquinamento.

Dopo questo exploit Carla Jain vorrebbe continuare a fare regate oceaniche e dedicarsi al circuito dei monotipi Figaro. Sempre con la voglia di prendere il largo…

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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