Il kitesurfer portoghese Francisco Lufinha vuole attraversare in solitario l’Atlantico a bordo di uno speciale trimarano spinto da un kite. La partenza di questo ambizioso e rischioso progetto è prevista per il 21 novembre 2021.
Si può attraversare l’oceano Atlantico a bordo di un trimarano spinto da un kite? L’esperto kitesurfer portoghese Francisco Lufinha ha proprio la traversata dell’Atlantico in solitario nei suoi obiettivi e per attuare il progetto ha riadattato un multiscafo che è in grado di navigare e macinare miglia utilizzando un sistema di propulsione a traino del kite. Lufinha spera di lasciare il Portogallo e di arrivare ai Caraibi in circa tre o quattro settimane al massimo, a seconda del tempo e delle condizioni meteorologiche che dovrà affrontare in Atlantico.
La missione in solitaria di Francisco Lufinha è stimata in circa 3.620 miglia nautiche ed è il suo progetto ad oggi è il più audace di sempre. La barca tirata solo dalla forza di un aquilone è attrezzata anche pannelli solari e un generatore idroelettrico, il che significa che nessun combustibile fossile sarà utilizzato durante la traversata.
Una prova di resistenza e di nervi in oceano
Il trimarano di Lufinha è il risultato di tre anni di ricerca e sviluppo. Il kitesurfer e il suo team hanno dovuto combinare le caratteristiche di un multiscafo leggero e veloce con i benefici e i vantaggi di un kite quasi standard. Il kiter portoghese testerà la barca prototipo al largo della costa del Portogallo e in alto mare con condizioni più impegnative.
Il kitesurfer si aspetta di iniziare la sua avventura nel novembre 2021. “Durante la traversata, metterò alla prova i miei limiti come mai prima d’ora”, ha rivelato il velista portoghese – Dovrò controllare il kite in aria per giorni e superare la stanchezza accumulata dormendo solo 20 minuti alla volta. “Dovrò anche farmi da solo l’acqua potabile attraverso un dissalatore e nutrirmi con pasti disidratati, tutto questo mentre cerco di attenermi alla giusta rotta e navigare attraverso i venti e le maree fino a quando non rivedrò la terra”.
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Da solo e con una tecnologia ridotta al minimo
Lufinha ha collaborato con uno specialista tedesco per sviluppare un sistema che permette alla barca di controllare il kite utilizzando la tecnologia. “Nella prima fase il sistema è elettronico spiega il kiter – Ho un joystick invece di tirare le braccia. Questo sistema, che stiamo ancora testando, porta il kite in aria a fare dei cerchi da solo, così posso dormire in movimento”, ha aggiunto Lufinha. Tutto questo è alimentato da pannelli solari da 700 Watt e un generatore idro, un’elica che genera energia con la mia velocità.
L’atleta sarà in comunicazione con la Marina Portoghese in caso di emergenza. “In caso di incidente, che può sempre accadere, come colpire un ostacolo o un container affondato – racconta Lufinha – ho una serie di apparecchiature di sicurezza che posso attivare, in modo che le navi vicine sappiano dove mi trovo”.

Francisco Lufinha, un kiter senza limiti
L’avventuriero portoghese ha cercato di superare i limiti del kiteboarding per quasi un decennio. Nel 2013, Lufinha ha stabilito un nuovo Guinness World Record per il più lungo viaggio in kiteboarding dopo aver navigato per 307,5 miglia nautiche lungo la costa portoghese.
Un anno dopo, ha cavalcato il suo kite per 12 ore tra le isole Savage (Ilhas Selvagens) e Funchal a Madeira, Portogallo, per un totale di 163 miglia nautiche. Nel 2015, il portoghese non ha potuto completare una traversata di 1.000 chilometri (539 miglia nautiche) con l’aquilone tra Lisbona e Madeira, ma ha navigato per 874 chilometri (472 miglia nautiche) migliorando il suo precedente record. Infine, nel 2017 Francisco Lufinha e la kiteboarder tedesca Anke Brandt hanno completato una traversata oceanica in kite tra le Azzorre e il Portogallo continentale.