In rampa di lancio in California Sentinel-6, il satellite-altimetro che monitorerà l’innalzamento del livello dei mari per una stima accurata degli effetti dei cambiamenti climatici.
Si chiama Sentinel-6 Michael Freilich ed è un nuovo potente satellite-altimetro che decollerà il prossimo 21 novembre dalla base aerea di Vandenberg, in California (Usa), alla volta dell’orbita terrestre. Il suo compito sarà quello di monitorare l’innalzamento del livello dei mari del pianeta e aiutare gli scienziati a definire gli effetti dei cambiamenti climatici.
Il progetto rientra nel programma di osservazione della Terra Copernicus e nasce dalla collaborazione internazionale tra Agenzia Spaziale Europea (ESA), Commissione Europea, EUMETSAN, NASA, NOAA e Agenzia Spaziale Francese (CNES). La sonda infatti ha a bordo un radar per mappare la topografia della superficie marina, misurare l’altezza delle onde e la velocità del vento e fare previsioni meteo e marine in tempo reale.
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La salute del clima nell’altezza del mare
Il satellite-altimetro Copernicus Sentinel-6 pesa circa 1,5 tonnellate e misurerà la sua distanza dalla superficie dell’oceano con una precisione di pochi centimetri e utilizzerà questi dati per mapparlo, ripetendo il ciclo ogni 10 giorni, con la durata della missione fino a sette anni. Le osservazioni esatte dei cambiamenti nell’altezza della superficie del mare potranno fornire agli scienziati informazioni sui livelli globali del mare, lo stato del mare oceanico, la velocità del vento oceanico, la velocità e la direzione delle correnti geostrofiche oceaniche e l’accumulo di calore oceanico. Queste misurazioni sono vitali per modellare gli oceani e monitorare nonché prevedere gli aumenti del livello del mare. Inoltre, Sentinel-6 fornirà misurazioni su grandi fiumi e laghi a supporto delle applicazioni di gestione dell’acqua.
I risultati di questo monitoraggio dall’orbita terrestre consentiranno ai governi e alle istituzioni di stabilire una protezione efficace per le regioni costiere. I dati saranno preziosi non solo per le organizzazioni di soccorso in caso di calamità, ma anche per le autorità coinvolte nella pianificazione urbana, nella messa in sicurezza di edifici o nella messa in servizio di dighe. I livelli globali del mare infatti stanno attualmente aumentando in media di 3,3 millimetri l’anno a causa del riscaldamento globale; ciò potrebbe potenzialmente avere conseguenze drammatiche per i paesi con aree costiere densamente popolate.