Con le barche che assomigliano sempre di più alle nostre case quanto a dispositivi elettrici di uso domestico, il diportista deve rendere compatibile la corrente fornita dalle batterie di bordo con questi dispositivi. Per questo compito ci sono gli inverter di utilizzo nautico. Vediamo come funzionano e come scegliere il modello adatto alle nostre esigenze di navigazione.
Per soddisfare il sempre crescente fabbisogno energetico a bordo delle barche i diportisti devono attrezzarsi in modo adeguato. Accanto ai classici sistemi di energia alternativa (pannelli solari, pale eoliche) oppure l’installazione di banchi di batterie complementari e generatori a scoppio, un altro interessante accessorio nautico per gestire l’elettricità sulla barca è l’inverter nautico. A cosa serve? Sugli yachts la corrente fornita dalle batterie di bordo è quella continua da 12 o 24 Volt. Il compito di un inverter è allora di rendere compatibile la corrente generata dagli accumulatori di bordo con gli apparecchi elettrici di uso domestico. Un inverter di corrente continua/alternata permette di ricaricare o alimentare uno smartphone, il pc, un micro-onde, un televisore, il frigo, una lavatrice, un lettore DVD, etc.
Vediamo quali caratteristiche presentano gli inverter per utilizzo nautico, come funzionano e come scegliere il modello adatto alle nostre esigenze di navigazione.
Inverter: come lavora?
Ci sono due categorie di inverter: quelli con segnali elettrici ad onda pseudo sinusoidale e quelli a onda sinusoidale pura. I primi sono adatti agli apparecchi elettrici che non siano a induzione o elettronici, quindi lampadine a incandescenza, ferri da stiro tradizionali, piastre elettriche, forni, radio, TV catodiche, etc.
Gli inverter a onda sinusoidale pura invece vengono utilizzati generalmente per apparecchi dalle forti potenze (a partire da 800 Watt), di notte al posto dei rumorosi gruppi elettrogeni oppure per alimentare apparecchi più assetati di energia elettrica, come lavatrici, frigoriferi, condizionatori, micro onde, lavastoviglie, etc. Si utilizzano inoltre per gli apparecchi che hanno bisogno di un segnale regolare, senza picchi di tensione, come per esempio schermi ripetitori, pc, strumenti di misura, etc.
La potenza di un inverter
Un inverter si caratterizza per due valori di potenza: la potenza nominale che corrisponde alla potenza utilizzabile con un utilizzo normale e la potenza istantanea che corrisponde alla potenza che l’inverter accetta quando messo in tensione. Per determinare la potenza di un inverter si segue una regola semplice: la somma delle potenze degli apparecchi collegati all’inverter deve essere inferiore alla potenza dell’inverter. Bisogna quindi calcolare la somma delle potenze di funzionamento degli apparecchi che si desidera collegare all’inverter. Questa potenza, espressa in Watt, è indicata sempre nel manuale di istruzioni degli apparecchi elettrici oppure sugli apparecchi stessi.
È molto importante distinguere la potenza di funzionamento dalla potenza di avvio, necessaria per attivare l’apparecchio elettrico. La potenza di avvio infatti è fino a 2- 3 volte maggiore della potenza nominale. Gli inverter di buona qualità assorbono i picchi di consumo fino a 2 volte la loro potenza nominale (su brevi periodi). In generale ciò non pone problemi, ma in caso di dubbi è meglio non sovradimensionare l’inverter. È bene inoltre scegliere un inverter capace di gestire i sovraccarichi, i cortocircuiti e le inversioni di polarità.
Collegamento inverter e batteria di bordo
Per quanto riguarda infine i collegamenti dell’inverter con la batteria, ricordiamo che la lunghezza dei cavi deve essere inferiore a 6 metri e che bisogna rispettare la sezione del cavo per evitare dispersioni. Per gli inverter di debole potenza, diciamo fino a 150 Watt il collegamento è realizzato attraverso una presa accendi sigari. Al contrario per potenze superiori il collegamento deve essere ben curato perché le richieste di corrente per l’avviamento possono essere importanti. Bisogna quindi avere un’attenzione speciale nella scelta della sezione dei cavi e nel posizionare l’inverter più vicino possibile alla batteria.
Inverter o generatore? Dipende dai consumi…
Cosa scegliere tra un inverter e un generatore? Dipende dalla tipologia di utenze: se utilizzate delle utenze a 220 Volt per lungo tempo e contemporaneamente, la vostra scelta dovrà ricadere su un generatore. Se invece il fabbisogno diventa minore, vi basterà un inverter. I vantaggi dell’inverter sono le dimensioni compatte, la facilità di installazione e l’esistenza di modelli in grado di sviluppare grande potenza. Il suo punto debole è l’utilizzo limitato alla portata del banco batterie. I vantaggi del generatore al contrario sono l’erogazione elettrica continua e stabile e la grande affidabilità. Per contro hanno dimensioni elevate e sono piuttosto rumorosi.
Victron Phoenix: potenza elevata e ingombro ridotto
Tra i modelli di Inverter di uso marino presenti sul mercato spicca l’Inverter professionale Victron Phoenix a onda sinusoidale pura con tecnologia Sinumax che garantisce elevate potenze con pesi e ingombri ridotti. A differenza degli inverter tradizionali, l’Inverter Victron Phoenix è compatibile anche con apparati che richiedono un alto spunto di potenza all’avviamento, come per esempio come frigoriferi, motori elettrici e simili. Dotato di scocca in lega leggera, ha un sistema di ventilazione forzata con sensore temperature, inoltre presenta protezioni con allarme contro il sovraccarico, il corto circuito, il voltaggio della batteria troppo alto e le temperature elevate.
Waeco Perfect Power, l’inverter a misura di barca
Qualità e alte prestazioni caratterizzano anche la gamma di inverter Waeco Perfect Power ad onda sinusoidale modificata. Si tratta di dispositivi ideali per alimentare apparati come aspirapolvere, microonde, phon, tostapane, etc. Sono compatti, leggeri, dotati di protezione contro l’inversione di polarità, fusibili intercambiabili, circuito di priorità incorporato e interruttore di accensione/spegnimento. Gli inverter Perfect Power hanno anche la funzione “Soft Start” che assicura una partenza delicata anche per apparecchiature potenti.