Sull’onda del successo della serie tv “Drive To Survive” che racconta i segreti della Formula 1, gli organizzatori dell’America’s Cup vogliono far realizzare per la prossima edizione un fomat simile che racconterà i conflitti interni ai vari team, i protagonisti e le varie pressioni a cui ogni regatante deve sottostare.
La America’s Cup ci ha sempre abituato un clima di assoluta segretezza riguardo i singoli progetti delle barche di tutti i suoi partecipanti. Ogni team ci tiene a non far sapere agli altri le soluzioni tecniche adottate, almeno fino a ridosso delle regate e nelle edizioni passate non sono mancati casi di spionaggio e controversie legali a questo riguardo. Ora però nella prossima edizione del trofeo è stata annunciata una svolta clamorosa. In pratica nel protocollo di regolamento, che dovrebbe essere comunicato il prossimo 17 novembre parte del detentore della coppa, Team New Zealand, sarà presente un punto cruciale a cui tutte le squadre partecipanti dovranno sottostare: l’obbligo di aprire i propri hangar a delle troupe che realizzeranno dei filmati sul dietro le quinte, in modo da mostrare i meccanismi interni di lavoro e studio progettuale dei vari team in gara.
L’America’s Cup segreta va in Tv, come la Formula 1
L’idea è stata presa dalla Formula 1 e dalla seguitissima serie Tv “Drive To Survive” in onda su Netflix. L’America’s Cup quindi, in assoluto la competizione sportiva più antica al mondo non vuole essere da meno e per rimanere al passo con i tempi ha pensato a questo format per dare ancora più visibilità all’evento.
La Coppa America ha infatti un potenziale enorme dal punto di vista dello spettacolo che gli organizzatori vogliono sfruttare al massimo e, stando alle indiscrezioni che trapelano dalla stampa neozelandese, sarebbero già state contattate alcune case di produzione. L’obiettivo è quello di realizzare una serie intrigante, in cui si mostrino anche i conflitti interni ai vari team, i personaggi sotto ogni punto di vista, le varie pressioni a cui ogni membro dell’equipaggio deve sottostare. Grant Dalton, CEO di Team New Zealand, ha dichiarato: “Sto sollevando il coperchio della Coppa, metterò troupe cinematografiche nei posti in cui non sono mai state prima. Drive To Survive è stato un enorme successo e ogni sport vorrebbe fare qualcosa di simile“.
Si tratta di un’idea a cui anche Ineos Britannia, Challenger of Record, si è dichiarata favorevole. Chissà cosa ne pensano in casa Luna Rossa che per il momento non si sono espressi. Staremo a vedere, certamente anche in Tv.