A partire dagli Anni 90 il Polo Nord magnetico si sposta velocemente e in maniera incontrollata di almeno 50 chilometri all’anno. Un fenomeno che preoccupa gli scienziati e ha conseguenze importanti per i sistemi di navigazione di navi e aerei.
I marinai sanno bene che il Polo Nord magnetico a differenza di quello geografico, non ha una collocazione definitiva ma è in perenne movimento. La sua posizione è molto importante per la navigazione in quanto da questa dipendono le regolazioni delle bussole e i calcoli delle rotte. Ebbene sembra che negli ultimi anni il Polo Nord magnetico si sposti con movimenti sempre più veloci e sempre meno prevedibili. Monitorato costantemente dagli scienziati, il Polo Nord magnetico sta letteralmente scappando verso la Siberia, un vero disastro per i programmi militari e civili dedicati alla navigazione marittima e aerea oltre che per le sempre più utilizzate App negli smartphone di tutti i diportisti.
In pratica gli studiosi hanno stabilito che il Polo Nord magnetico dopo avere gironzolato per secoli nell’Artico canadese con piccoli spostamenti, a partire dagli Anni 90 è mosso a un ritmo senza precedenti, allontanandosi di 50 chilometri all’anno e senza dare segni di rallentamento. Nel 2019 il Nord magnetico ha attraversato il meridiano di Greenwich, dirigendosi verso la Siberia. Di contro il Polo Sud magnetico resta praticamente immobile.
Danni e problemi ai sistemi di navigazione
Quali sono le conseguenze pratiche di questi spostamenti accelerati? Intanto i ricercatori per la seconda volta in un anno sono stati costretti ad aggiornare il World Magnetic Model, un documento elaborato dall’ente statunitense National Oceanic and Atmospheric Administration e dalla British Geological Survey che insieme ai dati forniti dai satelliti controlla i sistemi di navigazione moderni.
Altri problemi pratici creati dai movimenti del Nord magnetico riguardano per esempio l’aggiornamento dei numeri sulle piste di atterraggio degli aerei, da sempre riferiti alla posizione del Nord magnetico. Ma anche i naviganti per mare vengono condizionati da questi valori. La direzione fornita dalla bussola magnetica di bordo, cioè la prora bussola, è affetta da un errore: la cosiddetta declinazione magnetica. In pratica l’ago della bussola è attratto dal Polo Nord magnetico e non da quello geografico. Il suo valore viene fornito dalla carta nautica dove compare all’interno delle rose graduate. Per correggere tale errore che con gli spostamenti attuali del Nord magnetico sarà sempre maggiore i diportisti sono costretti a ripetere più volte durante l’anno la procedura di compensazione.
E se i poli magnetici si invertissero?
Ma a inquietare gli scienziati sono anche le cause naturali di questo fenomeno, provocato dai flussi di ferro liquido che scorrono 3.000 chilometri sotto la superficie terrestre. Peraltro il nuovo modello ha anche confermato che il campo magnetico terrestre si sta indebolendo di circa il 5 per cento ogni secolo con il rischio nei prossimi anni di invertirsi, inaugurando un’era di caos magnetico con l’inversione fra polo Nord e polo Sud.
In realtà tale inversione è già successa periodicamente nella storia della Terra. L’ultima risale a 780 mila anni fa e gli scienziati ritengono che non saremmo lontani da una nuova inversione. Le conseguenze del fenomeno sarebbero disastrose per le forme di vita sul nostro pianeta perché in quel caso scomparirebbe lo schermo assicurato dal campo magnetico e fino all’affermazione del nuovo equilibrio le creature e le infrastrutture tecnologiche sarebbero esposte alle micidiali radiazioni solari e cosmiche.
“Più volte la procedura di compensazione durante l’anno?”
Non dite stupidaggini. Si aggiornano le carte nautiche e quindi si calcola la declinazione corretta, ma di certo non si rifanno le compensazioni delle bussole come scrivete voi.
Studiate prima di scrivere cose non corrette.
Signor Paolo Zeni, come lei saprà il magnetismo di bordo può discostarsi di molto da quello esistente al momento dei giri di bussola durante le operazioni di compensazione. Non a caso tale procedura di compensazione andrebbe ripetuta almeno una volta l’anno o anche più volte in caso di navigazioni particolari o situazioni ambigue. Come riportano tutti i manuali di navigazione. Studiamo come tutti, stia sereno, e non c’è alcun bisogno di offendere. A presto.
Non era mia intenzione offendere nessuno, e se le è parso così dalle mie parole, me ne scuso; comunque lei ora parla di deviazione magnetica di bordo, e nell’articolo si parla di spostamento del nord magnetico, quindi sono d’accordo con lei nel redigere una nuova tabella delle deviazioni magnetiche residue in tali situazioni, ma non per l’accelerazione dello spostamento del Nord Magnetico.
Giusto per essere più preciso, allego estratto gazzetta ufficiale:
8. La compensazione delle bussole magnetiche deve essere
ricontrollata e se del caso ripetuta ogni due anni, con la
determinazione della curva delle deviazioni residue. Tali controlli
dovranno comunque essere ripetuti nei seguenti casi:
a) dopo una notevole trasformazione che abbia alterato la massa
magnetica della nave;
b) dopo importanti lavori in cui sia stato fatto uso di saldatura
elettrica;
c) quando la nave sia stata colpita dal fulmine;
d) quando alle bussole normali o di rotta vengano comunque
rilevate deviazioni anormali;
e) dopo modifiche alla rete ed alle apparecchiature elettriche e
radioelettriche;
f) dopo un periodo di disarmo superiore a tre mesi.
2. La compensazione delle bussole magnetiche di bordo deve essere
effettuata da persone competenti, autorizzate dall’autorita’
marittima. A compensazione avvenuta, devono essere rilasciate le
tabelle delle deviazioni residue, tabelle che, dopo essere state
vistate dall’autorita’ marittima, devono essere esposte in punto ben
visibile sul ponte di comando.
Vede, sig David, la compensazione si fa in questi casi e non per il Nord Magnetico che si sposta.
Grazie